Sei Nazioni 2022: la Scozia si conferma grande. Inghilterra sconfitta 20-17

Non cambia così il padrone della Calcutta Cup, che rimane tra le mani dei ragazzi di Townsend

Sei Nazioni 2022: Scozia-Inghilterra

Sei Nazioni 2022: Scozia-Inghilterra (Photo by ANDY BUCHANAN / AFP)

In un Murrayfield gremito di gente, in quel di Edimburgo, l’attesissima sfida tra Scozia ed Inghilterra (con in palio anche la Calcutta Cup, nelle mani scozzesi dopo il successo del 2021 a Twickenham) chiude il primo sabato di Sei Nazioni 2022 (aperto dal perentorio trionfo dell’Irlanda sul Galles 29-7, a Dublino).

L’Inghilterra monopolizza il pallone nei primi 4′, stazionando tra metà di campo e linea dei 22 scozzese (soglia varcata però raramente nei primi 40′) con multifase che consolidano il possesso ma non consentono al team di Jones di sfondare il muro ospite, che raramente contende sul punto d’incontro, ma quando lo fa forza un gran tenuto con Matt Fagerson.

Al 7′, sulla prima mischia dell’incontro, dopo due calci liberi contro la Scozia, Ben O’Keefe – al terzo giro – fischia un calcio di punizione in favore dell’Inghilterra, che può così disporre di una ‘penal’touche’ a ridosso dei 22 d’attacco. I bianchi, tuttavia, dopo aver vinto il possesso, vanificano tutto perdendo l’ovale in avanti.

L’Inghilterra torna immediatamente in attacco (dominerà possesso 63% e territorio nel primo tempo, con la Scozia però eccellente al placcaggio 83 a segno, solo 4 mancati, e super organizzata in difesa), e lavora con un multifase, stavolta corrosivo, sin dentro i 22: splendido passaggio di Daly per Malins sull’out di destra. L’ala accelera e arriva ad un passo dalla bandierina, ma viene portata fuori proprio in extremis.

Poco dopo, fallo di Ritchie in aria, al 15′, che prende il braccio di un rivale in volo generando una penal’touche inglese sui 10 di attacco. Posseso vinto: fallo nel breakdown degli scozzesi in zona centrale poco fuori dai 22 e Smith centra i pali – seppur con il brivido – per lo 0-3 al 17′.

Sul restart la Scozia centra immediatamente il bersaglio grosso: super buco preso da Graham – mandato dentro da Hogg che ricicla -, che batte due uomini con gambe strepitose e premia il sostegno interno di White (dentro per Price, momentaneamente fuori  per protocollo concussion). Russell converte per il 7-3 al 18′.

Al 22′, dopo l’ennesimo multifase inglese nella metà di campo, altro gran tenuto forzato da Fagerson su Isiekwe che si isola. Gli inglesi poi lavorano al meglio al piede, con un paio di splendidi grubber negli angoli, forzando a due rimesse sui 5 gli scozzesi. I locali, però, ne escono senza patemi, gestendo al meglio entrambe le rimesse laterali, ed approfittando anche di un fallo inglese.

Al 30′, magia di Youngs che attacca in prima persona vicino al raggruppamento all’altezza della metà di campo e fa il buco, sullo sviluppo del multifase, poi, Smith prova il cross kick sul vantaggio, ma il pallone viene arpionato dagli scozzesi. Allora, si torna sul vantaggio ed altra penal’touche inglese a ridosso dei 5 metri. Maul poderosa, che sembra andare oltre, ma Cowan-Dickie viene tenuto alto.

L’Inghilterra, ad ogni modo, accorcia al 34′ dalla piazzola. Fallo nel breakdown degli scozzesi e Smith fa 7-6 al 34′.

Altro fallo sul breakdown – poco dopo -, stavolta di Itoje, e Russell centra i pali dai 10 metri per il 10-6 con cui si va alla pausa lunga.

Leggi anche: Sei Nazioni 2022: l’Irlanda passeggia su un Galles pieno di infortunati, 29-7

In avvio di ripresa, sotto una pioggia copiosa, al 2′, su una insidiosa presa aerea, Steward perde il pallone in avanti, con una mischia ad introduzione scozzese sui 10 d’attacco della selezione del Cardo. Palla che esce per Russell, che lavora al meglio al piede con un grubber che esce oltre la linea dei 22 in attacco. Gli inglesi, tuttavia, vincono il possesso in touche ed escono dalla zona di pericolo con il piede di Youngs.

L’Inghilterra, al 6′, approfitta del velo scozzese in attacco – punito con il penalty -, per andare a battere una rimessa laterale sulla linea dei 22. Maul, fermato con fallo professionale, poi sull’abbrivio, tambureggiante multifase dei bianchi – con le belle mani degli avanti -, che si portano sin sui 5 metri e costringono la difesa scozzese in affanno a spendere un altro fallo professionale (sul Breakdown). Da pochi metri, Smith fa 10-9 al 48′.

Al 52′, dopo i cambi in prima linea per gli scozzesi, calcio contro i locali in mischia e nuova penal’touche inglese sui 22 d’attacco. Maul che avanza, e sul vantaggio, Youngs corre quello che basta per bruciare la prima guardia e poi manda Smith nel buco decisivo per marcare la prima meta inglese del pomeriggio al 54′. Lo stesso Smith manca i pali per la conversione, lasciando così il parziale sul 10-14.

Inghilterra che fa la voce grossa con la maul ed è disciplinatissima nella ripresa, a differenza della Scozia che concede 5 penalità nei primi 22′ della ripresa. Se Smith al 60′ forza il calcio e non trova la touche, poco dopo firma invece il 10-17 dalla piazzola, portando i suoi sul break di vantaggio.

La Scozia sembra alle corde, ma al 66′, al primo possesso nella metà di campo rivale, Russell lavora al meglio con due cross-kick, prima da destra a sinistra appena oltre i 10 metri, con la presa di Duhan van der Merwe, che arpiona l’ovale e guadagna qualche metro, mettendo la palla a disposizione del suo attacco. White dà ritmo e Russell calcia ancora all’ala, stavolta per Graham. Cowan-Dickie anticipa l’ala scozzese nella presa aerea ma smanaccia volontariamente la palla fuori dal campo (all’altezza dei 5 m). Dopo un consulto con il TMO, O’Keefe assegna meta tecnica e cartellino giallo al tallonatore inglese.

La Scozia, caricata anche dal pubblico incandescente, riprende in mano la situazione, ed un superbo grubber di Russell costringe gli inglesi a una rimessa laterale poco oltre i 5 metri in difesa. Lancia Marler, in contumacia di Cowan-Dickie: storta e mischia con introduzione scozzese ancora sui 5 metri, sul lato destro d’attacco. Calcio contro l’Inghilterra, Russell sembra intenzionato a chiamare un’altra mischia, ma poi riflettendo gli scozzesi vanno per i pali, da posizione molto invitante. Russell centra i pali e fissa il 20-17 al 72′.

Grazie soprattutto ad un paio di cariche poderose di Watson e Skinner, ed alla superba distribuzione di Russell, la Scozia si riporta subito nei 22, e dopo un paio di fasi, con l’accelerazione impressionante di Graham in mezzo al campo, un uomo inglese non rotola via per tempo dal punto d’incontro e O’Keefe da vantaggio. Con il TMO, però, si torna indietro e viene punita la pulizia irregolare di Watson su Curry.

Al 78′, Dombrandt – quando la partita sembra ormai segnata – dà una speranza ai suoi, forzando un tenuto poco oltre la metà di campo. Ford non sceglie i pali (per il pareggio); ma va in touche dentro i 22. Rubata di Skinner, ma gli inglesi hanno un’ultima chance, con una mischia nella metà di campo avversaria. Dopo tre reset, gli inglesi mantengono il possesso, ma sullo sviluppo dell’attacco, Watson piazza lo scippo decisivo sul punto d’incontro e manda i titoli di coda, con Hogg che calcia fuori sul definitivo 20-17.

La Scozia vince e mantiene così anche la Calcutta Cup.

Formazioni inziali e marcatori di Scozia-Inghilterra  –  Sei Nazioni 2022

Scozia: 15 Stuart Hogg (c), 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sam Johnson, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Rory Sutherland
A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Pierre Schoeman, 18 WP Nel, 19 Sam Skinner, 20 Magnus Bradbury, 21 Ben White, 22 Blair Kinghorn, 23 Sione Tuipulotu

Marcatori
mete: White (18′), meta tecnica (66′)
trasformazioni: Russell (18′)
punizioni: Russell (41′ pt, 72′)

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Max Malins, 13 Elliot Daly, 12 Henry Slade, 11 Joe Marchant, 10 Marcus Smith, 9 Ben Youngs, 8 Sam Simmonds, 7 Tom Curry (c), 6 Lewis Ludlam, 5 Nick Isiekwe, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 Will Stuart, 19 Charlie Ewels, 20 Alex Dombrandt, 21 Harry Randall, 22 George Ford, 23 Jack Nowell

Marcatori
mete: Smith (54′)
trasformazioni:
punizioni: Smith (17′, 34′, 48′, 62′)

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