Sei Nazioni 2022: le analisi di allenatori e capitani dopo Irlanda-Galles

Farrell e Sexton pensano già alla Francia. Biggar: “Sovrastati fisicamente”

Sei Nazioni: Irlanda Galles post partita

Sei Nazioni: Irlanda Galles post partita (Ph. Sebastiano Pessina)

DUBLINO – Euforia irlandese e testa già a Parigi, frustrazione totale invece per il Galles. Questi prevedibili sentimenti sono espressi da rispettivi capitani e allenatori nelle conferenze stampa di fine gara.

“Siamo andati in meta subito e loro dopo hanno cercato di metterci sotto pressione, ma vedevo che rimanevamo calmi, anche in quelle condizioni.  Complimenti ai giocatori per aver avuto il coraggio di continuare nel gioco che volevamo fare. Non siamo stati perfetti, non poteva esserlo in quelle condizioni (pioggia forte e vento, ndr), ma ho pensato che alcune delle esecuzioni fossero ottime. Per quanto riguarda il bottino, è stato perfetto per noi. Alcuni dei nostri ragazzi non hanno giocato una grande partita. Ora abbiamo un sette giorni, quindi dobbiamo assicurarci di recuperare bene e essere pronti per la prossima”.

Poi una tirata d’orecchie alla difesa per la meta concessa nel finale: “Non avevamo l’intensità come tenuta fino a quel momento, perché la nostra difesa è molto buona, qualcosa di cui siamo davvero orgogliosi. La gente sta parlando molto del modo in cui stiamo attaccando, ma la parte migliore del nostro gioco è la nostra difesa”.

Sexton per descrivere la propria soddisfazione pensa al debutto del 6 Nazioni di un anno fa, perso proprio contro il Galles. “Non so dirvi quanto sia demoralizzante… l’anno scorso alla fine della prima partita eravamo seduti nello spogliatoio con niente in mano dopo tutti gli sforzi fatti. Triple crown andato, Grande Slam andato, stessa cosa per la possibilità di vincere il titolo. Oggi invece abbiamo ottenuto vittoria e bonus point, questo è quello di cui siamo più contenti. Certo, sentiamo che c’è un sacco di roba da migliorare per la prossima settimana perché la Francia in trasferta è probabilmente uno dei più grandi test del rugby mondiale. Dobbiamo essere al nostro meglio e imparare le lezioni da oggi, anche nella vittoria”.

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“C’è sempre stata fiducia nel gruppo, anche nei momenti bui dopo le prime due partite del Sei Nazioni l’anno scorso”, ha detto ancora il capitano. “Non eravamo troppo lontani dal farcela, e per fortuna le cose sono cambiate in termini di risultati. Tuttavia questo non basta, non sei mai sicuro quando vai a Parigi perché è un posto difficilissimo dove giocare. Io ho fiducia nel gruppo e so che se giochiamo al meglio, possiamo vincere. Questo è ciò che abbiamo bisogno di tirare fuori questa settimana durante la preparazione, recuperare e fare la nostra migliore performance in Francia, per vedere cosa ci permette di ottenere”.

La partita del Galles invece è descritta senza mezzi termini da Biggar: “Passando così tanto tempo senza la palla si perde il ritmo perché si è passato troppo tempo a difendere. Non avevamo la giusta disciplina o fisicità. L’Irlanda ha vinto troppe collisioni ed è quello che dobbiamo guardare prima della prossima partita. Se non vinci le collisioni contro l’Irlanda, è difficile. Dobbiamo lavorare su questo. Abbiamo avuto un paio di mezze occasioni nel primo tempo, è stato un pomeriggio frustrante e non abbiamo dominato abbastanza le collisioni e non abbiamo avuto abbastanza possesso per avere una vera possibilità”.

Stesso focus sull’aspetto fisico anche per coach Pivac: “Avevamo  parlato dell’inizio che volevamo, avevamo bisogno di eguagliarli fisicamente ed essere disciplinati. Non siamo stati in grado di farlo, il che è stato evidente dal conteggio delle punizioni (nel primo tempo cinque falli gallesi e nessuno irlandese, ndr). Difendere per lunghi periodi, 100 placcaggi o più nel primo tempo poi rende le cose difficili anche voi quando si ottiene il possesso. La stanchezza arriva prima, accadrebbe a qualsiasi squadra”.

Damiano Vezzosi

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