Buon primo tempo degli azzurri, poi nella ripresa i bleus cambiano marcia e portano a casa 5 punti
Non basta un’Italia orgogliosa e combattiva, contro una Francia che alla lunga ha mostrato di avere una qualità fuori dalla norma: allo Stade de France finisce 37-10. Un primo tempo di buon livello, in cui gli azzurri sono andati in vantaggio e hanno tenuto testa alla corazzata di Galthié (non presente causa positività).
Nel secondo tempo, però, i francesi hanno optato per le maniere forti, lavorando ai fianchi un’Italia che ha difeso bene finché ha potuto, salvo poi cedere nel finale, con la quarta meta concessa al 68′ e poi la quinta – eccessiva e non meritata – a tempo scaduto.
Francia che prova subito a dare ritmo e intensità alla partita, puntando su quelli che sono gli ormai noti talloni d’Achille azzurri: il punto d’incontro e le palle alte. L’Italia è costretta a mettere tanti uomini per proteggere il possesso, e quando i francesi hanno il pallone e non avanzano – anche perché la squadra di Crowley parte bene in difesa – giocano spesso la carta del pallone alto, con Fickou a cacciare.
Jaminet porta in vantaggio la Francia al 5′ con un calcio di punizione, poi l’Italia spreca la prima occasione nei 22 avversari con un in avanti. L’Italia però c’è, sa difendere, sa soffrire e poi approfittare delle situazioni. Su un pallone alto Ioane va a disturbare Jaminet, che manca il controllo: Ruzza è il più veloce ad avventarsi sul pallone e a dare vita all’azione, poi Garbisi si inventa uno stupendo cross-kick per Menoncello, che marca alla bandierina. Nel silenzio tombale dello Stade de France, Garbisi trasforma anche un calcio difficilissimo: 3-7.
Gli azzurri prendono coraggio e la partita acquista equilibrio. Per un po’ non succede nulla, perché la Francia rinuncia a piazzare ma non conclude granché, mentre l’Italia avrebbe anche qualche occasione ma spreca troppo con degli errori non forzati. Lo stesso tipo di errore, purtroppo, costa la meta del secondo vantaggio francese: rimessa laterale vinta a fatica, Varney rischia un passaggio suicida e il pallone viene intercettato da Jelonch, che vola in meta per l’8-7.
La risposta però è immediata, con la squadra di Crowley che si getta in avanti e guadagna un calcio di punizione, con Garbisi che trasforma per l’8-10. Dall’altra parte risponde Jaminet al 34′ e fa 11-10. Il finale di primo tempo è un assalto francese, che si conclude con la meta a tempo scaduto di Villiere. Da rimessa ai 5 metri, la maul avanza, poi l’asse Dupont-Ntamack_Jaminet sposta il pallone da una parte all’altra fino al numero 11 che marca alla bandierina. Jaminet, che aveva graziato gli azzurri in occasione della prima marcatura, stavolta non sbaglia la trasformazione e manda i suoi negli spogliatoi sopra il break.
Nel secondo tempo la Francia parte a tutta: Danty buca i placcaggi di Lucchesi e Varney ma arriva corto. Jelonch prova a schiacciare con un secondo movimento, ma è chiaramente aiutato dall’ostruzione del primo centro francese che rimane a terra nello pseudo-raggruppamento formatosi sulla linea di meta. L’Italia però continua a soffrire, ritornano i problemi nati inizialmente sul punto d’incontro: una controruck subita a centrocampo regala il pallone per l’avanzata di Alldritt, che poi scarica su Villiere. L’ala francese mette a sedere il diretto avversario e vola in meta: 23-10.
Crowley mette dentro Faiva, Zilocchi, Fuser e Pettinelli, poi Marin sostituisce Menoncello e va a posizionarsi estremo, con Padovani che scala all’ala. La pressione francese però è asfissiante: l’Italia non esce praticamente mai dalla propria metà campo, e alla fine è una bellissima azione iniziata e finita da Penaud – con l’aiuto del solito Dupont – a chiudere il discorso con la meta del bonus offensivo: 30-10. Nel finale arriva anche la quinta marcatura, ancora con uno scatenato Villiere, con Ntamack che fissa il punteggio finale sul 37-10.
Gli highlights della partita Francia-Italia li trovate a questo link.
Francesco Palma
Francia: 15 Melvyn Jaminet, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Gabin Vilière, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Gregory Alldritt, 7 Dylan Cretin, 6 Anthony Jelonch, 5 Paul Willemse, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Jean-Baptiste Gros, 18 Demba Bamba, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Maxime Lucu, 22 Yoram Moefana, 23 Thomas Ramos
Mete: Jelonch 25′, Villiere 40’+1, Villiere 50′, Penaud 68′, Villiere 80’+1
Trasformazioni: Jaminet 40’+1, 69′, Ntamack 80’+2
Punizioni: Jaminet 5′, 34′
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Tommaso Menoncello, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Tiziano Pasquali, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Epalahame Faiva, 17 Ivan Nemer, 18 Giosue Zilocchi, 19 Marco Fuser, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Callum Braley, 23 Leonardo Marin
Mete: Menoncello 17′
Trasformazioni: Garbisi 18′
Punizioni: Garbisi, 29′
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