I Dragoni esultano dopo il drop di Biggar che consegna loro l’agognato riscatto
Si ferma subito la corsa della Scozia al Grande Slam: il Galles reagisce d’orgoglio alla brutta sconfitta subita nella prima giornata e costringe alla sconfitta la nazionale del Cardo grazie a una grande prestazione fisica, coronata da un drop di Dan Biggar negli ultimi 10 minuti di gioco.
Continua il digiuno a Cardiff degli scozzesi, che non vincono nella capitale gallese dal 2002.
Scozia che ha subito la fisicità del Galles e non ha saputo scardinare la difesa dei Dragoni, tentando spesso di battere la linea dei trequarti avversaria con sfide uno contro uno che raramente sono andate a buon fine, tranne all’11’ quando Darcy Graham ha battuto Louis Rees-Zammit con una forza impressionante.
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Proprio l’ala numero 14 degli ospiti è stato probabilmente il migliore in campo dei suoi, distribuendo con entusiasmo placcaggi durissimi e rendendosi sempre pericoloso in attacco. Negativa invece la prestazione dell’atteso omologo Duhan van der Merwe, autore di una prova assai opaca. Non brillante neanche Finn Russell nella gestione del gioco: sua la responsabilità di non aver cercato maggiormente la sfida diretta con gli avanti.
Dopo aver ceduto il controllo del punteggio nel primo quarto di partita il Galles si è riportato in parità grazie alla meta di Tomas Francis alla coda di una maul e al piede di un Dan Biggar che, alla centesima partita internazionale della carriera, ha dimostrato di essere un leader straordinario, dedicandosi in prima persona all’aggressione fisica e morale della partita.
La grande prestazione del pack gallese ha fatto il resto, con il man of the match Ryan Elias e l’intera terza linea sugli scudi in una prestazione intensa che ha messo sotto pressione il possesso gallese al breakdown e in rimessa laterale, oltre che non permettere l’avanzamento ai dirimpettai.
Finale tiratissimo: giallo a Finn Russell per in-avanti volontario a 13 dalla fine; drop di Biggar poco dopo per il vantaggio dei suoi; ultima disperata offensiva di tre minuti della Scozia ritornata in parità numerica.
Il Galles festeggia e si ritrova: non è la nazionale della golden generation, ma può ancora dire la sua contro qualunque avversario. La Scozia risprofonda nei dubbi di sempre.
Attenzione, però: una sola sconfitta non taglia fuori nessuno dalla vittoria finale. Il Sei Nazioni è ancora apertissimo.
Galles: 15 Liam Williams, 14 Alex Cuthbert, 13 Owen Watkin, 12 Nick Tompkins, 11 Louis Rees-Zammit, 10 Dan Biggar (c), 9 Tomos Williams, 8 Ross Moriarty, 7 Jac Morgan, 6 Taine Basham, 5 Adam Beard, 4 Will Rowlands, 3 Tomas Francis, 2 Ryan Elias, 1 Wyn Jones
A disposizione: 16 Dewi Lake, 17 Gareth Thomas, 18 Dillon Lewis, 19 Seb Davies, 20 Aaron Wainwright, 21 Gareth Davies, 22 Callum Sheedy, 23 Jonathan Davies
Marcatori Galles
Mete: Francis (31)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Biggar (4, 9, 26, 58)
Drop: Biggar (70)
Scozia: 15 Stuart Hogg (c), 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sione Tuipulotu, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Sam Skinner, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 WP Nel, 2 Stuart McInally, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16 George Turner, 17 Rory Sutherland, 18 Zander Fagerson, 19 Magnus Bradbury, 20 Rory Darge, 21 Ben White, 22 Blair Kinghorn, 23 Cameron Redpath
Marcatori Scozia
Mete: Graham (11)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Russell (16, 20, 29, 50)
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