La squadra di Eddie Jones domina il primo tempo e poi trova il bonus nella ripresa, azzurri a secco in attacco
Si chiedeva un passo avanti, o almeno una conferma di quanto fatto vedere con la Francia. Anche stavolta, purtroppo, l’Italia non riesce a dare continuità alle proprie prestazioni. All’Olimpico l’Inghilterra domina il primo tempo, raggiunge il bonus all’inizio della ripresa e nella parte finale gestisce il vantaggio. Il 33-0 pesa: certo, gli azzurri hanno retto fino all’80’ dal punto di vista fisico e gliene va dato grande merito, ma ancora una volta è mancata lucidità e concretezza in attacco.
La cronaca
Il match parte a ritmi contenuti, con l’Inghilterra che lascia fare e aspetta il momento buono per contrattaccare. Gli azzurri concedono due calci di punizione in 30 secondi, e permettono alla squadra di Jones di entrare nella prima volta nei 22 al 7′. La difesa però si riscatta e difende alla grande sia sulla maul che nel gioco aperto.
Tre minuti dopo però un altro fallo ingenuo (Ruzza non rotola via) concede agli inglesi una seconda occasione. Smith allarga su Malins che brucia un Mori colpevolmente in ritardo e serve di nuovo l’apertura inglese, che marca la meta e poi la trasforma: 0-7.
L’Italia risponde, ma non c’è la precisione che servirebbe: chip di Garbisi a scavalcare la linea, Brex raccoglie il pallone e lo serve benissimo a Zanon. Poi arriva Steyn che sbaglia l’ultimo passaggio. L’Inghilterra attende, sorniona, e poi colpisce di nuovo: multifase devastante, pick&go ripetuto fin quando Georgia non schiaccia in mezzo ai pali con la difesa azzurra alle corde.
Errori e indisciplina rendono facile il compito alla squadra di Eddie Jones, che gestisce senza problemi i tentativi – abbastanza velleitari – degli azzurri. Alla mezz’ora arriva anche la terza meta: ancora un fallo, ancora una penaltouche e ancora un multifase, Itoje salta letteralmente sopra gli avversari e schiaccia. L’arbitro però annulla per un ostruzione di Isiekwe in maul.
Halafihi lascia spazio a Negri per via di una concussion. In attacco, nei pochi possessi utili, manca l’avanzamento e il sostegno necessario, e il match diventa un assalto: l’Italia regge finché può, poi nel finale di frazione arriva la solita meta che taglia le gambe. Intercetto subito da Varney, azione inglese fulminea nel gioco rotto e Georgia marca alla bandierina. Smith mette dentro anche i due punti supplementari e si torna negli spogliatoi sullo 0-21.
Nel secondo tempo Pasquali sostituisce Ceccarelli, mentre Sinckler rileva Stuart. Il pilone destro azzurro, appena entrato, viene subito penalizzato dall’arbitro per un ginocchio a terra in mischia. Si arriva nei 22 azzurri, l’Italia guadagna una mischia a favore ma il pacchetto viene letteralmente arato. Gli inglesi chiamano di nuovo mischia, la vincono, allargano con un passaggio stupendo di Smith per Daly che è nettamente in vantaggio su Mori e marca la meta del bonus: 0-26.
La reazione dell’Italia c’è: giocata stratosferica di Ruzza che con una finta manda al bar 3 inglesi e poi serve Ioane, che fa 30 metri di campo e poi guadagna un fallo. Si va nei 22, ma al momento buono l’Inghilterra piazza il turnover e risolve la situazione. Al 54′ Negri resta a terra dopo un placcaggio subito, ed è costretto ad uscire in barella: al suo posto Pettinelli. Entra anche Marin per Mori, con Padovani che si sposta all’ala.
Gli inglesi decidono di gestire il vantaggio e di difendere sull’offensiva volenterosa ma sterile dell’Italia: qualche bella giocata di Ruzza (il migliore degli azzurri), qualche intuizione di Garbisi e Ioane, ma il punteggio non cambia. Nel finale di partita Marin non controlla un calcio, e sul pallone recuperato dagli inglesi Sinckler marca in mezzo ai pali per lo 0-33. Nel finale la squadra di Crowley prova ancora a farsi vedere in avanti, ma senza trovare la meta della bandiera. Finisce così, 5 mete a 0 con l’Inghilterra che ritrova ossigeno dopo la sconfitta contro la Scozia.
Francesco Palma
Il tabellino di Italia-Inghilterra, partita che chiude la seconda giornata del Sei Nazioni 2022
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Federico Mori, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Braam Steyn, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolo Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Epalahame Faiva, 17 Cherif Traoré, 18 Tiziano Pasquali, 19 Andrea Zambonin, 20 Sebastian Negri, 21 Giovanni Pettinelli, 22 Alessandro Fusco, 23 Leonardo Marin
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni:
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Max Malins, 13 Joe Marchant, 12 Henry Slade, 11 Jack Nowell, 10 Marcus Smith, 9 Harry Randall, 8 Alex Dombrandt, 7 Tom Curry (c), 6 Maro Itoje, 5 Nick Isiekwe, 4 Charlie Ewels, 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 Ollie Chessum, 20 Sam Simmonds, 21 Ben Youngs, 22 George Ford, 23 Elliot Daly
Mete: Smith 10′, George 20′, 40′, Daly 45′, Sinckler 74′
Trasformazioni: Smith 11′, 21′, 40′
Punizioni:
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.