L’ex capitano azzurro e numero 8 del Tolone parla a ‘La Repubblica’ del proprio futuro da giocatore dove tutto è ancora da decidere
Sergio Parisse, è tornato a parlare del proprio futuro, quello prossimo ma non solo.
In una bella intervista su La Repubblica il 38enne ex capitano azzurro, recordman assoluto di presenze nel Sei Nazioni (sono ben 69) ha confermato che, dopo l’infortunio allo scafoide e le partite rinviate per la pandemia, sta ancora cercando la forma ottimale nei match di Top14 col club per guadagnarsi la convocazione del Ct azzurro Crowley per le prossime giornate del Torneo.
Se ciò avverrà già per il match con l’Irlanda o per le ultime due partite con Scozia e Galles dipenderà dai minutaggi e dalle prestazioni con Tolone.
E a tal proposito Parisse si è reso protagonista anche ieri sera di una prestazione solida che ha permesso al suo Tolone di imporsi per 21-18 su Bordeaux.
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Il futuro da giocatore di Sergio Parisse
Per quanto riguarda la fine della propria carriera in campo, Parisse ha ribadito come i mesi di lockdown senza placcaggi e mischie abbiano permesso al suo corpo di recuperare, specificando che: “Io non ho mai indicato nessuna data. Potrebbe succedere tra qualche mese, ma anche tra un anno. O due. Ho una gran voglia di giocare, mentalmente sono motivato. Devo ascoltare il mio corpo: per ora mi rimanda belle sensazioni, vedremo più in là”.
Insomma che questa possa essere la sua ultima stagione non è affatto deciso.
Il percorso da allenatore
Con uno sguardo ancor più sul lungo periodo, Sergio Parisse ha raccontato di aver iniziato il percorso da allenatore lo scorso giugno e che a inzio 2023 avrà l’esame per il patentino, oltre al fatto che nel Tolone riveste già un ruolo decisionale come responsabile delle rimesse e degli avanti.
E alla domanda su un suo futuro sulla panchina azzurra Parisse afferma che prima anche solo di pensare di prendersi un ruolo di tale responsabilità ”credo si debba fare prima un percorso. Senza bruciare le tappe.”
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