A partire dal 2022/23 nasceranno 10 poli di sviluppo U17/U18, con le le Accademie U20 legate alle due franchigie
Come anticipato anche da OnRugby, il Consiglio Federale della FIR ha approvato a maggioranza l’avvio del progetto di revisione del percorso formativo d’alto livello. Alla base del nuovo percorso un maggiore e più attivo coinvolgimento dei Club attraverso la nascita a partire dalla stagione 2022/23 di dieci poli di sviluppo U17/U18 – da identificarsi attraverso l’analisi di una serie di dati quali numero di tesserati, strutture logistiche, risorse umane, numero di Club partecipanti al singolo polo – dove i quadri tecnici di FIR opereranno attivamente per trasferire verso la base le competenze ed i processi operativi acquisiti nei quindici anni di operatività del progetto delle Accademie e dei Centri di Formazione. I poli di sviluppo si prefiggono di accrescere ed aumentare il livello di interazione tra i Club dello stesso territorio, ponendo al centro la formazione dei giocatori, garantendo un monitoraggio più ampio e capillare dei talenti del territorio.
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Si integrerà così il percorso di formazione d’elite dei i Centri di Formazione federali di Milano e Roma, che proseguiranno ad operare nel 22/23 con gli atleti U18/U19, mentre le Accademie U20 saranno direttamente collegate alla Benetton Rugby e alle Zebre Rugby Club, le due Franchigie italiane di United Rugby Championship, dove i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio sviluppo.
Queste le parole a riguardo del presidente FIR Marzio Innocenti: “Siamo consapevoli che per innalzare la qualità della nostra performance e la nostra competitività a livello internazionale dobbiamo accrescere la capacità dei nostri Club di formare i nostri giovani, interagendo attivamente con il percorso federale dell’alto livello ed offrendo agli atleti i migliori percorsi e scenari per la propria crescita.
In questi anni FIR ha avocato a sé la formazione d’alto livello e sviluppato competenze, sarebbe oggi un errore gravissimo non tenere conto di quanto conquistato, delle conoscenze sviluppate. Al tempo stesso sono e siamo convinti che i risultati migliori potranno essere ottenuti integrando il lavoro di chi ci ha preceduto con la visione che l’attuale governance federale intende rendere concreta.
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La nascita dei poli di sviluppo U17/U18 ci consentirà di coinvolgere nel progetto di formazione d’alto livello un numero più elevato di atleti, allargando la base della selezione, e di accrescere la cultura dello sviluppo d’elite attraverso l’intero sistema rugbistico nazionale rendendo i Club più coinvolti ed innalzando il livello delle professionalità al loro interno, supportandoli nel raggiungimento di standard strutturali coerenti con quelli delle Union nostre partner e nostre prime sfidanti nel Sei Nazioni.
Abbiamo ben chiare le profonde differenze che caratterizzano il nostro sistema da un capo all’altro della Penisola, in particolare per quanto riguarda il rugby di base, e nei prossimi giorni ufficializzeremo una progettualità specifica per il rugby di base che metterà i Comitati Regionali nella condizione di affiancare i Club dei propri territori, per una crescita armonica tanto della struttura FIR che di tutto il sistema-rugby nel nostro Paese”.
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