Comunicato ufficiale del Torneo dopo che la notizia di un possibile avvento del Sudafrica ha fatto il giro del mondo ovale
Dopo 36 ore di caos, arriva l’intervento del Sei Nazioni: il Torneo non si tocca.
Con un comunicato ufficiale, infatti, Six Nations Rugby ha voluto, a nome di tutte le federazioni e di CVC, smentire di star lavorando e intrattenendo trattative per la rimozione e l’aggiunta di altre squadre alla competizione.
“Tutte le nostre energie – si legge nella nota – sono rivolte attualmente alle trattative strategiche che riguardano le finestre internazionali di luglio e novembre e sulla struttura della stagione globale, al fine di assicurare un esito positivo allo sviluppo del gioco.”
La presa di posizione da parte degli organizzatori del principale evento del panorama ovale dopo la Rugby World Cup si è resa necessaria dopo la pubblicazione di un’esclusiva del Daily Mail che paventava una sostituzione dell’Italia con il Sudafrica all’interno del Sei Nazioni a partire dal 2025.
A message to all rugby fans from Six Nations Rugby 👇 pic.twitter.com/l88vAw7ZqB
— Guinness Six Nations (@SixNationsRugby) February 18, 2022
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Sebbene l’interesse degli Springboks a far parte della competizione sia innegabile, è oggettivamente molto difficile che la nazionale sudafricana possa sostituire l’Italia. La FIR, infatti, possiede una delle sette quote del Sei Nazioni ed ha potere di veto sulla rimozione di una delle squadre partecipanti. Se la questione si dovesse presentare, l’Italia dovrebbe insomma votare a favore della propria esclusione.
Il comunicato ufficiale mette fine alle speculazioni che, com’è ormai tradizione, si erano sollevate negli ultimi giorni e punta a affermare il mantenimento dello status quo. Significativo il riferimento alle finestre internazionali e alla struttura del calendario globale, due temi molto caldi strettamente connessi al principale.
Secondo quanto riporta il Times, infatti, il fondo d’investimento CVC, in procinto di acquisire delle quote della federazione sudafricana pur senza la volontà di portarla all’interno del Sei Nazioni, starebbe premendo per riportare in vita il progetto di un Nations Championship, una sorta di parallelo della Nations League calcistica che fu bocciato nel 2019.
“Il Nations Championship – scrive il quotidiano inglese – sarebbe una competizione di dodici squadre e due divisioni al massimo livello mondiale che combinerebbe i risultati del Sei Nazioni, del Rugby Championship e dei test di luglio e novembre.”
“L’idea morì nel 2019 dopo alcune pressioni esercitate dalle associazioni dei giocatori e dai club, lasciati fuori dalle trattative. La International Rugby Player Association – attraverso capitani come Owen Farrell e Kieran Read – sollevò problematiche per il welfare dei giocatori, ma a quanto è dato sapere oggi pare che adesso siano seduti al tavolo delle trattative. Una riunione a Londra il mese prossimo con dirigenti di entrambi gli emisferi dovrebbe mettere a punto i piani per far partire la competizione, che vorrebbero attiva dal 2024.”
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