Un match che si preannunciava già difficile alla vigilia si è trasformato in un vero e proprio Everest per i Leoni, che hanno dato tutto quello che potevano
Battaglia vera in Scozia, con un Benetton pieno di giovani che ha dato per larghi tratti filo da torcere a una squadra sulla carta molto più esperta ed attrezzata. La squadra di Bortolami ha terminato la partita con due tallonatori e due mediani di mischia in campo, causa infortuni, è stata in 14 per 10 minuti e ha addirittura sfiorato il punto di bonus nel finale. La sconfitta brucia, così come brucia dover tornare a Treviso con 0 punti, ma se a questi ragazzi era stata chiesta una prova di maturità che compensasse i pochi caps, questa è arrivata.
La cronaca
Glasgow la butta, come preventivabile, sulla battaglia fisica. Cariche centrali, intensità nel punto d’incontro e avanzamento continuo. Il Benetton regge, pur concedendo qualche penalty di troppo. Miotti ne approfitta e porta la franchigia scozzese avanti al 4′, ma Albornoz risponde subito dopo per il 3-3. Nel mentre, Herbst è costretto ad uscire dopo un colpo alla testa: al suo posto Lazzaroni.
I Leoni perdono troppo spesso la collisione in mezzo al campo, ma rispondono con un gioco al piede molto ben portato dall’argentino e da Bell. Il rischio frittata però è dietro l’angolo, e al 15′ Rufus McLean intercetta un pallone vagante e con il piede lo indirizza verso l’area di meta: è un pallone solo da schiacciare, ma l’ala scozzese manca incredibilmente l’aggancio e grazia il Benetton.
Glasgow però resta ancora in avanti, beneficia di tanti calci di punizione concessi da una squadra aggressiva ma troppo fallosa e decide di non andare per i pali. Il primo tentativo non riesce, ma frutta un altro penalty. Stessa cosa per il secondo, ma alla terza occasione consecutiva Ollie Smith sfugge a due placcaggi e marca l’8-3.
La squadra di Bortolami reagisce, si presenta più volte nei 22 scozzesi senza però riuscire a colpire: troppi gli errori di handling (dovuti anche alla pioggia battente) di fronte a una difesa che pur soffrendo difende con tanta solidità. Rhyno Smith tenta una soluzione alternativa e sfiora un clamoroso drop da metà campo, fuori di poco. Rispetto all’inizio del primo tempo Glasgow cerca spesso la larghezza del campo, ma dopo una prima fase di adattamento i Leoni trovano la quadra e difendono alla grande. Al 37′ anche Lazzaroni, entrato per l’infortunato Herbst, è costretto ad uscire e lasciare il posto a Meggiato.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: intensità nel punto d’incontro (con l’arbitro Murphy non sempre convincente nella gestione della battaglia), Glasgow in gestione e Benetton che vanifica tutto con troppi errori di handling. La fisicità del match fa un’altra vittima, perché al 47′ George Horne è costretto a lasciare il campo per infortunio: al suo posto Dobie. Esce anche un Miotti sotto tono per far spazio a Thompson. Tra i Leoni esordio per Izekor, che prende il posto di Fantini.
Al 51′ arriva però l’episodio che cambia la partita: rimessa laterale per il Benetton sui propri 5 metri, l’arbitro fischia un calcio libero per i Leoni, ma intanto Cannone placca – ribaltandolo – un avversario, che per fortuna non atterra su testa o collo. Il numero 8 del Benetton se la cava con un giallo. Glasgow decide di giocare il penalty alla mano e perde il pallone dopo il primo contatto: la squadra di Bortolami viene però arata in mischia e restituisce nuovamente il pallone agli scozzesi.
È pura trincea, il Benetton difende con intensità e solidità (gran placcaggio di Izekor su Dempsey, con l’aiuto di Garbisi, a un metro dalla propria linea di meta) continuando però a concedere troppi calci di punizione. La situazione peggiora quando Wegner prende un colpo ed è costretto ad uscire, ma i Leoni non hanno più seconde e terze e devono quindi inserire Els, con Nicotera che va a fare la terza linea. La difesa del Benetton – eroica – cade però al 58′ con la meta di uno scatenato Dempsey, sempre avanzante in attacco.
Al 60′ Bortolami cambia i due piloni: dentro Drudi, all’esordio, e Alongi. E subito una mischia a introduzione scozzese da difendere: purtroppo il pacchetto di Glasgow conferma la propria superiorità e guadagna un altro calcio di punizione. Si fa male anche Riera, e siccome anche Ratuva era già entrato Bortolami è costretto a mettere dentro Petrozzi con Garbisi che va a fare l’ala: il Benetton finisce la partita con in campo due tallonatori e due mediani di mischia.
Glasgow tenta l’assalto per chiudere la partita e magari portare a casa anche il bonus, ma la difesa dei trevigiani continua a reggere stoicamente nonostante le difficoltà. Al 73′ Nicotera, finito a fare la terza linea, guadagna un grandissimo tenuto e riporta addirittura il Benetton in avanti. Un errore di Alongi vanifica l’assalto finale, e il match termina 13-3. Benetton che avrebbe ampiamente meritato almeno il punto di bonus, ma che torna a casa – seppur con 0 punti – con la consapevolezza di avere una profondità mai vista prima. I risultati arriveranno.
Francesco Palma
Il tabellino di Glasgow-Benetton
Glasgow: 15. Ollie Smith, 14. Walter Fifita, 13. Kyle Steyn, 12. Sam Johnson, 11. Rufus McLean, 10. Domingo Miotti, 9. George Horne, 8. Jack Dempsey, 7. Thomas Gordon, 6. Ryan Wilson, 5. Richie Gray, 4. Kiran McDonald, 3. Simon Berghan, 2. Fraser Brown (c), 1. Oli Kebble
A disposizione: 16. Johnny Matthews, 17. Nathan McBeth, 18. Enrique Pieretto, 19. Lewis Bean, 20. Ally Miller, 21. Jamie Dobie, 22. Ross Thompson, 23. Stafford McDowall
Mete: Ollie Smith 23′, Dempsey 58′
Trasformazioni:
Punizioni: Miotti 4′
Benetton: 15 Tommy Bell, 14 Lorenzo Pani, 13 Joaquin Riera, 12 Filippo Drago, 11 Rhyno Smith, 10 Tomas Albornoz, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Yaree Fantini, 6 Manuel Zuliani, 5 Carl Wegner, 4 Irné Herbst (c), 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Giacomo Nicotera, 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Corniel Els, 17 Matteo Drudi, 18 Filippo Alongi, 19 Marco Lazzaroni, 20 Matteo Meggiato, 21 Alessandro Izekor, 22 Luca Petrozzi, 23 Ratuva Tavuyara
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Albornoz 7′
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