Sei mete per i sudafricani, tutti di Rizzi i 7 punti ducali
Rinviata subito dopo la fine delle vacanze di Natale, Zebre e Bulls si affrontano al Lanfranchi in una gara valida per la decima giornata di United Rugby Championship, con i ducali a caccia della prima vittoria stagionale ed i sudafricani – alla seconda volta in Italia dopo la sconfitta in finale di Rainbow Cup contro i leoni lo scorso giugno -, in cerca di punti preziosi per agganciare il treno playoff.
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La prima metà di frazione è costellata da innumerevoli errori gestuali, da una parte e dall’altra, con le Zebre che provano a guadagnare terreno affidandosi al piede, perdendo però in almeno un paio di casi la battaglia tattica.
All’8′, i Bulls marcherebbero la prima meta con Tambwe, abile a raccogliere un pallone schizzato all’indietro nei 22 d’attacco dopo l’intervento di Trulla per stoppare il passaggio di Papier. L’ala va oltre, ma il TMO segnala che c’è – manco a dirlo – un in avanti, nel caso di Papier.
I Bulls monopolizzano il possesso e al 18′ sfiorano nuovamente la prima marcatura pesante, con Hendricks che fa la differenza palla in mano e riporta i suoi nei 22 d’attacco, sulla trasmissione dell’ovale – sullo sviluppo dell’azione – sull’out di sinistra, per sfruttare la superiorità al largo, però, i sudafricani forzano un passaggio, con Trulla che intercetta il pallone e sventa la minaccia.
Al 23′, poi, arriva un giallo contro Coetzee, che abbatte Trulla in presa aerea. Sulla penal’touche che si genera sui 22 d’attacco ducali, possesso vinto in rimessa dalle Zebre, maul che avanza verso il centro fin quasi sui 5 metri e accelerazione vincente con Violi che distribuisce su Rizzi che attacca la linea prendendo l’interno di Tambwe e marcando sotto i pali. Lo stesso Rizzi converte per il 7-0 al 25′. Al primo vero pallone in attacco, le Zebre siglano una meta preziosa, ma a partire dalla mezzora, i padroni di casa calano sensibilmente in termini di efficacia nel placcaggio ed alzano esponenzialmente il tasso di indisciplina.
Dopo lungo periodo nei 22 ducali, Smit, così, segna il 7-3 dalla piazzola mandando a segno un penalty generato da un fuorigioco zebrato. E al 31′, arriva una penal’touche sui 5 metri (generata da un mani in ruck ducale): possesso vinto senza patemi dai sudafricani, maul avanzante e sigillo di Grobbelaar, che firma la prima meta del pomeriggio ospite. Smith converte e fissa il 7-10. Subito dopo arriva anche la seconda marcatura pesante, con Mapoe che – in situazione di vantaggio – attacca la linea sui 10 metri e trova un gran buco, trasmettendo poi sull’out di destra per Arendse che batte un uomo con uno straordinario lavoro di gambe e poi premia il sostegno interno di Papier che marca sotto i pali, prima che Smith converta per il 7-24 con cui si va alla pausa lunga, perché prima le Zebre (che sul restart recuperano il pallone, nella profondità dei 22) e poi i Bulls gestiscono male un possesso a testa sui 5 metri rivali.
Sulla prima mischia della ripresa, dopo 3′, calcio in favore delle Zebre: ne nasce una penal’touche quasi sui 5 metri d’attacco, ma il lancio non è ben gestito dai padroni di casa. Alla seconda, dentro i 22 d’attacco e con introduzione Zebre, però, calcio contro i ducali, che di contro salgono di colpi sulla rimessa laterale, soprattutto in difesa, rubando un paio di possessi nel fondamentale ai rivali.
Al 52′, però, con le Zebre in affanno difensivo, arriva la terza meta dei Bulls: due placcaggi mancati sui 22 difensivi, con Smith che trova il buco e assiste la linea di corsa di Arendse, il quale riporta i suoi sin nei 22 d’attacco. Lungo multifase dei Bulls, con una serie di cariche corrosive sino a quella decisiva sotto i pali di Coetzee, con Smith che converte per il 24-7.
Complici un paio di falli consecutivi, dei ducali il secondo nel difendere il drive, i Bulls hanno una nuova penal’touche sui 5 metri al 57′: sul lancio, però, Mbandà ruba, un compagno annulla, ma è portata dentro l’area di meta. Così, mischia sui 5 metri con introduzione Bulls: Louw riparte palla in mano ed arriva ad un passo dalla meta, serie di pick’n’go vicino al raggruppamento, quasi sotto i pali, sino alla meta del bonus con la carica vincente di Botha. Smith converte, per il 7-31.
Al 63′, calcio sensazionale di Smith, che trova dalla propria metà di campo una rimessa laterale dentro i 22, con lancio sudafricano (per la 50:22). Possesso vinto, maul che avanza un paio di metri e sulla trasmissione dell’ovale, in prima fase, troppo facile per Mapoe andare a marcare i pali sotto i pali. Smith converte per il 38-7.
Al 65′, gran pezzo di bravura individuale di Arendse che – dopo il superbo lavoro di Louw, che fissa un paio di uomini e gioca uno splendido reciclo – attiva le gambe sull’out di destra, si riporta nei 22 e con uno straordinario lavoro di gambe mette a sedere Rizzi marcando quasi sotto i pali. Smith trasforma e pone il punteggio sul 45-7, con cui si chiude anche la gara, dominata dai sudafricani, in grado di monopolizzare possesso e territorio, con le Zebre in difficoltà nell’arginare lo strapotere fisico dei rivali in difesa – soprattutto nella ripresa – e raramente in grado di imbastire multifase di qualità nella metà di campo avversaria.
Formazioni iniziali e marcatori di Zebre-Bulls – URC
Zebre: 15. Junior Laloifi, 14. Jacopo Trulla, 13. Erich Cronjé, 12. Timothy O’Malley, 11. Asaeli Tuivuaka, 10. Antonio Rizzi, 9. Marcello Violi, 8. Giovanni Licata, 7. Iacopo Bianchi, 6. Maxime Mbandà, 5. Liam Mitchell, 4. Potu Junior Leavasa, 3. Eduardo Bello, 2. Oliviero Fabiani (Cap), 1. Paolo Buonfiglio
A disposizione: 16. Luca Bigi, 17. Daniele Rimpelli, 18. Ion Neculai, 19. Gabriele Venditti, 20. Luca Andreani, 21. Guglielmo Palazzani, 22. Enrico Lucchin, 23. Giulio Bisegni
mete: Rizzi (24′)
trasformazioni: Rizzi (24′)
punizioni:
Bulls: 15 Kurt-Lee Arendse, 14 Cornal Hendricks, 13 Lionel Mapoe, 12 Harold Vorster, 11 Madosh Tambwe, 10 Chris Smith, 9 Embrose Papier; 8 Elrigh Louw, 7 Arno Botha, 6 Marcell Coetzee (Cap), 5 Ruan Nortje, 4 Walt Steenkamp, 3 Jacques van Rooyen, 2 Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp
A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Simphiwe Matanzima, 18 Robert Hunt, 19 Janko Swanepoel, 20 WJ Steenkamp; 21 Keagan Johannes, 22 Ruan Mostert, 23 Canan Moodie
mete: Grobbelaar (31′), Papier (34′), Coetzee (50′), Botha (58′), Mapoe (64′), Arendse (68′)
trasformazioni: Smith (32′, 35′, 51′, 58′, 64′, 69′)
punizioni: Smith (29′)
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