La mossa segue le raccomandazioni del CIO, mentre Rugby Europe si era già mossa nel corso della settimana precedente
World Rugby, la federazione internazionale rugby, ha preso la decisione di sospendere dalle competizioni Russia e Bielorussia a causa dell’invasione dell’Ucraina.
La mossa dell’organismo centrale della palla ovale, certificata da una comunicazione ufficiale di lunedì 28 febbraio, arriva sulla scia delle raccomandazioni del CIO, il comitato olimpico internazionale, che nei giorni precedenti aveva invitato tutte le federazioni afferenti a operare in tal senso. La federazione rugby ucraina aveva a sua volta inviato a World Rugby una comunicazione in cui chiedeva fortemente l’espulsione della Russia dalle competizioni.
La decisione di World Rugby prevede che a Russia e Bielorussia sia impedito di partecipare a competizioni internazionali sia a livello di rappresentativa nazionale che a livello di club. Inoltre è stata sospesa a tempo indeterminato l’appartenenza della federazione russa alla federazione internazionale.
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La settimana scorsa Rugby Europe aveva precorso i tempi, annunciando di aver sospeso con effetto immediato l’organizzazione di propri eventi su territorio russo a tempo indeterminato.
Sul piano eminentemente sportivo, queste decisioni avranno un inevitabile effetto sui tornei nei quali sono coinvolte squadre russe e in particolare sul Rugby Europe Championship 2022 e sulla qualificazione alla Rugby World Cup 2023.
Già in questo fine settimana non si è giocata la partita in programma a Tbilisi fra Georgia e Russia, nonostante non fosse ancora in vigore nessuna sanzione. L’estrema tensione che esiste tra i due paesi, opposti da una guerra nel 2008, si era già espressa quando l’account Twitter della federazione georgiana aveva pubblicizzato la vendita dei biglietti per la partita in lingua ucraina in un post poi cancellato.
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Si attende a breve una comunicazione da parte di Rugby Europe, di concerto con World Rugby, per capire come saranno considerate le partite della Russia giocate fin qui e quelle che avrebbe dovuto giocare nelle prossime settimane. La domanda ulteriore è come considerare i risultati del 2021, valevoli per la qualificazione alla RWC: saranno ritenuti regolari o verrà tutto appiattito come se la Russia non avesse mai partecipato alla competizione?
Quel che è certo è che gli Orsi non parteciperanno alla prossima edizione del mondiale.
Nel fine settimana anche il Sei Nazioni ha espresso la propria vicinanza all’Ucraina. Su tutti i campi è apparso un messaggio di condanna dell’invasione prima del fischio d’inizio degli incontri. All’Aviva Stadium di Dublino, in particolare, un momento molto emozionante nell’applauso tributato dai 50mila spettatori prima del fischio d’inizio della gara tra Irlanda ed Italia, nella quale diversi giocatori hanno indossato al braccio bande giallo-azzurre, colori della bandiera nazionale ucraina.
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