Gli azzurrini sono pronti per 160 minuti e due partite da provare a vincere per chiudere alla grande il Sei Nazioni Under 20 2022
Ancora due partite e poi l’Italia Under 20 archivierà il Sei Nazioni 2022, un torneo sinora segnato dalla storica vittoria sull’Inghilterra ma che ha ancora tanto da dire. Gli azzurrini infatti disputeranno contro Scozia e Galles le gare rimanenti, e proprio contro gli Highlanders ripartiranno per cercare di tornare al successo dopo lo stop subito in Irlanda.
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Il gruppo, guidato da Massimo Brunello, è pronto per chiudere su note alte il torneo, come dichiarato dal capitano Giacomo Ferrari, terza linea romano che ha detto: “Puntiamo a due vittorie, contro la Scozia e contro il Galles sappiamo di potercela giocare, e venerdì sera a Treviso non vogliamo deludere né noi stessi, né il pubblico”.
La partita con la Scozia si giocherà a Monigo, con il 75% del pubblico che sarà ammesso all’evento nello stesso stadio del successo sull’Inghilterra. Sempre Ferrari: “L’emozione di quella sera ce l’abbiamo ancora tutti ben stampata nel cuore, contro l’Inghilterra il pubblico di Treviso ci ha sostenuto dal primo all’ultimo minuto, e sappiamo che anche contro la Scozia sarà un po’ come averli in campo con noi. Venendo da due anni di pandemia, per tutto questo gruppo si è trattato della prima partita in Italia con la maglia Azzurra addosso, e sinceramente non vediamo l’ora di tornare a cantare il nostro Inno di fronte alle tribune piene di nostri tifosi. È uno stimolo a dare il massimo, e forse anche di più”.
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Di fronte, una Scozia che non avrà nulla da perdere e che andrà affrontata con la massima attenzione: “Forse dal punto di vista fisico, dopo aver giocato contro Francia, Inghilterra e Irlanda, andremo a giocare contro un avversario che ha qualcosa in meno, ma lo spirito scozzese ed il loro gioco solidamente lineare sono elementi che dovremo gestire al nostro meglio, senza mai mollare fino all’ottantesimo”.
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A Cork ha pesato non poco lo scarso adattamento al metro arbitrale: “È indubbio che abbiamo fatto fatica a comprendere alcune decisioni, avevamo impostato il match su alcuni punti-chiave del nostro gioco soprattutto davanti, in difesa e nelle fasi di conquista, ma purtroppo soprattutto sul breakdown con quel metro ci siamo un po’ persi. Contro la Scozia non ripeteremo gli stessi errori, siamo consapevoli che la differenza tra le grandi squadre e le buone squadre è quella di saper leggere tutti i fattori della partita, sapendosi poi adattare a questa lettura: di sicuro vogliamo ancora crescere, anche da questo punto di vista”.
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