L’ex tallonatore degli azzurri parla dell’evento speciale che precederà il match dell’Olimpico ripensando a un precedente illustre
Il match del Sei Nazioni 2022 tra Italia e Scozia rappresenterà un’occasione speciale per celebrare i centurioni della Nazionale azzurra e Sara Barattin, unica atleta dell’Italdonne ad aver tagliato il prestigioso traguardo dei 100 caps. A livello maschile invece saranno premiati i capitani della Nazionale Martin Castrogiovanni (119 caps), Marco Bortolami (112 caps), Leonardo Ghiraldini (107 caps), Andrea Lo Cicero (103 caps) ed Alessandro Troncon (102 caps), il flanker e seconda linea Alessandro Zanni protagonista di una serie di oltre cinquanta apparizioni ininterrotte per l’Italia (119 caps) e Mauro Bergamasco (106 caps).
Mancherà il recordman Sergio Parisse (142 caps) che è rimasto in Francia per giocare con Tolone.
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Uno di questi, il tallonatore Leonardo Ghiraldini, è intervenuto sul sito ufficiale del Sei Nazioni per raccontare le sue sensazioni a poche ore dall’evento: “Sono molto felice di essere coinvolto in questa premiazione, quando si parla di rugby questa è l’eredità che ogni giocatore vuole lasciare. Nello spogliatoio azzurro dell’Olimpico chi ha giocato con l’Italia viene ricordato e questo ti fa sentire parte di una piccola grande famiglia”.
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L’ex giocatore patavino spera che la premiazione dei centurioni possa ispirare gli Azzurri che giocheranno contro la Scozia nel quarto match del Sei Nazioni 2022: “Ricordo ancora il giorno di Italia-Francia del 2013, con la consegna dei caps ad altri importanti azzurri che cantarono l’inno con noi. Riuscimmo poi a vincere quella partita 23-18, spinti anche dall’emozione di un momento così importante.
Questi sono momenti importanti, perché fanno capire di essere parte di un sistema in continua evoluzione. Bisogna sentirsi fortunati e onorati di poter dare un contributo a tutto questo, portando avanti la palla che altri grandi giocatori hanno portato prima di te”.
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