Prova del nove per gli azzurri: serve una prestazione di livello
Comincia l’ultima fase del Sei Nazioni, decisiva per chi dovrà giocarsi il torneo (Francia, Inghilterra e Irlanda) ma anche per chi ha bisogno di trovare ancora soddisfazioni da questa edizione. La Scozia è partita in quarta, con la vittoria sull’Inghilterra a dare seguito ai proclami della vigilia che la volevano in lotta per il titolo, poi si è via via persa per strada, come spesso le capita. Prima una sconfitta contro un Galles che sembrava ampiamente alla portata, poi l’imbarcata del secondo tempo contro la Francia hanno radicalmente cambiato le prospettive del torneo scozzese.
L’obiettivo principale per il gruppo di Townsend resta il confermare le tre vittorie stagionali ottenute nel 2021: per farlo, la Scozia dovrà battere prima l’Italia, per poi andare a Dublino in una partita che potrebbe risultare anche decisiva per il torneo, nel caso i verdi dovessero essere ancora in corsa.
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E noi? L’Italia ha avuto una prima parte di Sei Nazioni caratterizzata da tre sfide altamente probanti, contro avversarie che chiaramente non sono ancora alla sua portata. Alla discreta prestazione di Parigi, in cui la Francia ha patito più di quanto ci si aspettasse, è seguita la brutta prova dell’Olimpico contro l’Inghilterra. La sfida di Dublino non è giudicabile, se non per i primi 20 minuti in cui tutto sommato gli azzurri sono parsi pienamente in partita.
Adesso c’è la prova del nove: la Scozia è superiore, ma a Roma ha spesso giocato male e contro di noi in qualche modo fa sempre fatica. Oggi bisogna dimostrare di essere realmente competitivi, contro l’avversario che storicamente è più vicino a noi. Batterli sarà difficilissimo (fermo restando che sperarci è un dovere) ma una prestazione di livello è necessaria per dimostrare i passi avanti fatti da questo gruppo.
Crowley, in emergenza tallonatori, lancia dal primo minuto Giacomo Nicotera, con il rientrante Luca Bigi pronto a subentrare. L’infortunio di Varney apre la strada a Braley, alla seconda da titolare in questa stagione dopo Italia-Uruguay. Per il resto confermata la formazione di Dublino, con Bruno che avrà un’altra occasione dall’inizio dopo la sfortunata apparizione irlandese e Leonardo Marin ancora primo centro.
Cambiano invece le carte in tavola in panchina: si passa al 5+3, con Ange Capuozzo pronto ad esordire, Zanon e Fusco a completare il reparto trequarti. Fra gli Pasquali completa la prima linea di riserva insieme a Nemer e al già citato Bigi. A completare la panchina ci sono Sisi e Steyn, che ha sostituito Zuliani all’ultimo minuto.
Le formazioni ufficiali di Italia-Scozia, quarta giornata del Sei Nazioni 2022:
Italia: 15 Edoardo Padovani; 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Callum Braley; 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (Cap.), 6 Giovanni Pettinelli; 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone; 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Ivan Nemer, 18 Tiziano Pasquali, 19 David Sisi, 20 Abraham Steyn, 21 Alessandro Fusco, 22 Marco Zanon, 23 Ange Capuozzo.
Scozia: 15 Stuart Hogg (Cap.); 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sam Johnson, 11 Kyle Steyn; 10 Finn Russell, 9 Ali Price; 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Rory Darge; 5 Grant Gilchrist, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman.
A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Allan Dell, 18 WP Nel, 19 Jamie Hodgson, 20 Magnus Bradbury, 21 Ben Vellacott, 22 Adam Hastings, 23 Sione Tuipulotu.
Francesco Palma
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