Sei Nazioni 2022: Scozia superiore, l’Italia si sveglia tardi, finisce 33-22

Due mete degli azzurri nel finale, dopo una partita caratterizzata da tanti errori che hanno permesso agli scozzesi di prendere il largo

Sei Nazioni 2022: Scozia superiore, l'Italia si sveglia tardi, finisce 33-22 (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni 2022: Scozia superiore, l’Italia si sveglia tardi, finisce 33-22 (ph. Sebastiano Pessina)

Cinismo, capacità di sfruttare le occasioni e lucidità: si può riassumere così il motivo per cui la Scozia è passata 33-22 all’Olimpico contro un’Italia che – a tratti – non è stata nemmeno malaccio, ma che ancora una volta ha sprecato troppo rispetto a quello che ha prodotto e poteva produrre. In particolare, da matita rossa il solito errore gratuito che regala 7 punti agli avversari (la seconda meta Scozzese, con l’intercetto di Price e la marcatura di Harris) e i placcaggi sbagliati contro gente come Hogg e Russell. Tra le note positive il solito Monty Ioane e l’esordio di Ange Capuozzo, che dopo i primi 10 minuti di disorientamento ha trovato il bandolo della matassa e ha marcato due mete di pregevole fattura. Certo, per giocarsela col Galles (a Cardiff) servirà molto di più.

La cronaca

L’Italia parte bene, è avanzante in difesa e alla prima occasione sfrutta il piede di Garbisi, che con un calcio da 40 metri mette a segno i primi punti del match. Tanti palloni giocabili per gli azzurri nei primi 10 minuti, ma la troppa foga vanifica delle buone occasioni. Gli Scozzesi non trovano grande avanzamento, giocano spesso al piede e provano ad aprire gli spazi al largo: è quello che succede al 18′, quando Turner buca il placcaggio di Braley a metà campo e apre la strada alla meta di Sam Johnson, con 5 scozzesi al largo per una superiorità numerica indifendibile.

L’Italia reagisce, Halafihi intercetta un passaggio troppo pretenzioso di Russell e fa ripartire l’azione: si arriva ai 5 metri, ma Price intercetta un passaggio non perfetto di Braley e riparte a sua volta. Padovani e Bruno non riescono a placcarlo, il pallone arriva a Kyle Steyn che calcia bene all’interno per l’accorrente Harris, che deve solo schiacciare in mezzo ai pali: 3-12.

Nel giro di 4 minuti l’Italia manda all’aria quanto di buono costruito nella prima parte di frazione, ma superato lo shock ritorna all’attacco e accorcia le distanze. Bella giocata impostata tra Braley e Bruno, con l’ala delle Zebre che vola verso la bandierina, tiene sul placcaggio di Hogg e con un gran riciclo ridà il pallone al mediano di mischia che marca la meta, poi trasformata da Garbisi.

Nel finale di frazione la Scozia trova una fiammata delle sue, piazza l’ancora nei 22 azzurri e inizia a macinare metri: l’Italia concede un calcio di punizione in mischia, gli scozzesi ritentano la piattaforma e stavolta non sfondano, poi però il solito Price gioca su Russell, che con un gran passaggio manda Harris in meta per la doppietta personale: 10-19.

La Scozia inizia la ripresa calciando tutto il calciabile, cercando di mettere più pressione possibile agli azzurri che però – pur con qualche errore – reggono bene. Capuozzo fa il suo esordio al posto di Bruno e va a giocare estremo, con Padovani che si sposta all’ala. La Scozia però continua a spingere al primo multifase colpisce: Hogg salta 3 avversari di fila, Russell inventa e con un grande incrocio all’interno manda in meta Darcy Graham: 10-26.

Crowley cambia tutta la prima linea, inserisce Sisi per Cannone e Fusco per Braley. Garbisi prova ad andare per i pali da metà campo, nonostante lo svantaggio, ma il pallone finisce fuori. Price continua ad essere una spina nel fianco per la difesa azzurra, e all’ora di gioco trova il break (alimentato da un clamoroso errore difensivo) per un coast-to-coast, palla perfetta per Hogg che va in meta con la margherita in bocca: 10-33.

La reazione d’orgoglio arriva, anche perché la Scozia cala un po’ di ritmo. Buon multifase azzurro, poi Padovani incrocia bene per Capuozzo che salta due avversari e dà la stoccata finale per la meta del 17-33. Gli azzurri provano a ridurre il passivo quanto più possibile, e a tempo scaduto arriva ancora un’altra marcatura, ancora firmata da Ange Capuozzo che dopo un multifase un po’ confuso ma efficace (e nel quale Ioane fa ancora una volta da padrone) salta altri due avversari e segna il definitivo 22-33.

Francesco Palma

Il tabellino di Italia-Scozia, quarta giornata del Sei Nazioni 2022

Italia: 15 Edoardo Padovani; 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Callum Braley; 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (Cap.), 6 Giovanni Pettinelli; 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone; 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.

A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Ivan Nemer, 18 Giosuè Zilocchi, 19 David Sisi, 20 Abraham Steyn, 21 Alessandro Fusco, 22 Marco Zanon, 23 Ange Capuozzo.

Mete: Braley 30′, Capuozzo 67′, 80’+1
Trasformazioni: Garbisi 31′, 67′
Punizioni: Garbisi 4′

Scozia: 15 Stuart Hogg (Cap.); 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sam Johnson, 11 Kyle Steyn; 10 Finn Russell, 9 Ali Price; 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Rory Darge; 5 Grant Gilchrist, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman.

A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Allan Dell, 18 WP Nel, 19 Jamie Hodgson, 20 Magnus Bradbury, 21 Ben Vellacott, 22 Adam Hastings, 23 Sione Tuipulotu.

Mete: Johnson 18′, Harris 22′, 38′, Graham 49′, Hogg 61′
Trasformazioni: Russell 23′, 38′, 49′, 61′
Punizioni:

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