L’estremo si è reso autore di due mete, ma questo non è l’unico dato emerso dalla sua gara
Un impatto incredibile. L’ingresso di Ange Capuozzo al quarantacinquesimo di Italia-Scozia di sabato scorso, match valido per il quarto turno del Sei Nazioni 2022, ha destato fra gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica questo sentimento.
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Ma traducendo l’impressione visiva in numeri e statistiche come è si è realmente svolta la partita del trequarti azzurro?
I minuti giocati sono stati 35′ e le mete realizzate sono state 2, per un totale di 10 punti. Un discorso questo che ci porta a ragionare, almeno all’inizio, su tutto quello che Capuozzo ha portato all’attacco italiano.
I passaggi completati sono stati 12, mentre le corse 11, che hanno portato di 57 metri compiuti con la palla in mano. Ma non è tutto, perchè da rilevare ci sono stati anche 1 clean break, 5 difensori battuti (meglio di lui solo Ioane con 8, ndr) e 1 offload.
E in difesa? La mezz’ora abbondante giocata da Capuozzo, in questo caso, è stata più “sofferente”. In totale sono stati 5 i placcaggi tentati dall’estremo, di cui 3 mancati; anche perché la prima parte del suo ingresso è coincisa – dal 45′ al 60′ – col momento di maggiore fatica della squadra azzurra.
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