Benetton Rugby, Simone Ferrari: “Dobbiamo migliorare il drive e il gioco di noi avanti”

Il pilone parla del suo rientro in campo e degli obiettivi per l’ultima parte di stagione

Benetton Rugby: Simone Ferrari

Benetton Rugby: Simone Ferrari, purtroppo per lui si prospetta un lungo stop – ph. Sebastiano Pessina

Con la testa proiettata già verso il Munster. E’ un Benetton Rugby al lavoro sotto tutti i punti di vista quello che in questi giorni alla Ghirada sta cercando di mettere benzina nel serbatoio per affrontare l’ultima parte della stagione dello United Rugby Championship.

In casa veneta a fare il punto della situazione su quanto sta accadendo ci ha pensato, ai microfoni del sito ufficiale della società, Simone Ferrari. Il pilone ha toccato diversi punti nella sua analisi.

“Grazie allo stop dovuto alla finestra del Sei Nazioni, stiamo approfittando – ha detto l’avanti – di questa settimana per lavorare da un punto di vista più fisico. La scorsa settimana alcuni giocatori hanno riposato, in particolare quelli che hanno giocato di più, mentre altri hanno lavorato maggiormente dal punto di vista fisico perché ne avevano più bisogno; allo stesso modo accadrà in questa settimana. Inoltre faremo pure lavori specifici di reparto con l’Italia Under 20 e quindi sarà un’occasione di lavoro per tutti”.

Sulla sfida in casa di Munster: “Andare in trasferta a Munster è una delle partite più difficili. Ci attenderà una grande prova come gruppo, un gruppo che contro Sharks e Leinster è stato privato di molti giocatori. Sarà una sfida per noi con Munster, molto simile a quella con Leinster sotto certi punti di vista, però stiamo avendo un paio di settimane per lavorarci e arriveremo pronti”.

Analisi e focus tecnici: “Sono state settimane di grande revisione tecnica dopo la partita non positiva contro Leinster. Stiamo lavorando molto sui dettagli e su noi stessi. Sappiamo che dobbiamo migliorare il drive e il gioco di noi avanti. Con Munster sarà una partita simile a quella con Leinster, dovremo quindi porre più attenzione sugli aspetti da migliorare”.

Emozioni personali, al rientro in campo, dopo 13, nella sfida con gli Sharks: “Rientrare in campo dopo 13 mesi è stata una grande gioia, quasi una liberazione, anche se per pochi minuti contro gli Sharks. Mi sono sentito come rinascere, è stato un percorso molto lungo, fatto da tanti alti e bassi che hanno segnato la mia carriera anche in positivo, perché penso che le prove difficili aiutino ad andare avanti. Sono molto contento, mi sento bene tuttavia manchi ancora tanto lavoro da fare, ma sono pronto”.

Gli obiettivi personali da qui a fine stagione: “Voglio sicuramente cercare di migliorare la mia condizione fisica, perché dopo un anno mi manca il ritmo partita. Sto facendo un lavoro extra tutti i giorni, anche con i preparatori, per portare il mio livello a quello degli altri dopo un anno di stop. Sono molto contento di farlo ed è una gioia per me poter rientrare in gruppo“.

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