Festa grande allo Stade de France, interrotto un digiuno di 12 anni con un torneo memorabile
La Francia ce l’ha fatta: interrompe un digiuno di 12 anni, e dopo due vittorie sfumate sul più bello vince il Sei Nazioni 2022, al terzo tentativo dell’era Galthié. I bleus conquistano un torneo dominato per la prima metà, poi tenuto stretto nelle ultime due partite, tenendo duro nonostante le difficoltà e la tensione sempre crescente di una vittoria che più si avvicinava e più spaventava. L’Inghilterra, pur non brillando, ha provato a mettere sabbia negli ingranaggi di Galthié e compagnia, approfittando anche di una squadra scesa in campo abbastanza impaurita. Poi però sono saliti in cattedra i punti fermi di questo gruppo: Fickou, Alldritt, Villiere, Dupont, e alla fine la vittoria è arrivata. Allo Stade de France i padroni di casa passano 25-13.
La cronaca
Il boato di uno Stade de France gremito in ogni ordine di posto accompagna l’avvio della gara, che vede i francesi partire in sordina, bloccati dalla tensione di una partita di un’importanza incredibile. I ragazzi di Galthié sbagliano cose che solitamente fanno ad occhi chiusi, mentre l’Inghilterra prova a metterla giù sul ritmo e sulla fisicità: gli avanti provano a fare strada mentre Marcus Smith esplora al piede la difesa transalpina.
La scossa la da Uini Atonio, che vince la prima sfida in mischia contro Genge e permette a Jaminet di portare la Francia in vantaggio dalla piazzola. Poi ci pensa Alldritt, che per due volte sradica il pallone dalle mani degli inglesi. Piano piano i bleus ingranano: Jaminet innesca Villiere che arriva fino ai 5 metri, Voki insiste nell’azione, poi Ntamack trova il passaggio al largo per Fickou, che vola in meta per l’8-0.
Smith accorcia le distanze dalla piazzola, ma Jaminet risponde subito per l’11-3. La partita è combattuta, la Francia tutto sommato tiene il controllo della partita, ma nella propria metà campo è troppo indisciplinata e consente a Smith di segnare nuovamente per l’11-6 alla mezz’ora. Ancora una volta la boccata d’ossigeno arriva dalla mischia ordinata e dal breakdown, con 5 palloni recuperati dai francesi nel punto d’incontro.
Nel finale di frazione la Francia trova il break. L’azione è avviata dall’asse Fickou-Villiere, gli avanti – pur faticando – mantengono il possesso e si stabiliscono nei 22 avversari. La fiammata decisiva la dà Ntamack che attacca la linea e viene placcato a due metri dalla linea di meta, poi arriva Cros che completa il lavoro, con Jaminet a siglare i 2 punti supplementari.
Al via del secondo tempo gli inglesi tentano il tutto per tutto: il buco di Marchant apre una voragine nella difesa francese, la manovra si sviluppa poi al largo con Smith che allarga su Freddie Steward, che batte di forza il diretto avversario e marca la meta, con l’apertura inglese che trova anche la trasformazione: 18-13. Eddie Jones inserisce Sinckler, mentre Galthié mette dentro Bamba, Mauvaka, Cros e Taofifenua.
Nel momento più difficile, la Francia tira fuori il coniglio dal cilindro: prima Penaud semina il panico nella difesa inglese, poi Alldritt parte dalla base della ruck e trova un’intervallo perfetto per l’accorrente Dupont, che come una scheggia vola a marcare la meta del 25-13. Dopo 20 minuti di silenzio e paura, lo Stade de France torna a cantare la Marsigliese.
I cambi in prima linea (è entrato anche Marler) cambiano l’inerzia della mischia ordinata, che permette all’Inghilterra di tornare all’attacco: Villiere salva su Stewart, anticipandolo per un soffio su un bel calcio di Smith, poi l’apertura sbaglia il passaggio decisivo su un Daly ben lanciato sull’out di sinistra. Gli ultimi minuti sono di festa sugli spalti: si canta e si gioisce, mentre i giocatori riversano sul terreno di gioco le ultime energie rimaste dopo un torneo di altissima intensità.
Al fischio finale arriva il boato. La Francia vince il Sei Nazioni 2022, il quarto da quando il torneo è a 6 squadre, con tanto di Grande Slam. Un altro tassello sulla strada verso il mondiale, dopo la costruzione di un gruppo sempre più forte e la splendida vittoria contro gli All Blacks a novembre. Onore ai campioni: chapeau, come direbbero loro.
Francesco Palma
Francia: 15. Melvyn Jaminet, 14. Damian Penaud, 13. Gaël Fickou, 12. Jonathan Danty, 11. Gabin Villière, 10. Romain Ntamack. 9. Antoine Dupont (c), 1. Cyril Baille, 2. Julien Marchand, 3. Uini Atonio, 4. Cameron Woki, 5. Paul Willemse, 6. François Cros, 7. Anthony Jelonch, 8. Grégory Alldritt.
A disposizione: 16. Peato Mauvaka, 17. Jean-Baptiste Gros, 18. Mohamed Haouas, 19. Romain Taofifenua, 20. Thibaud Flament, 21. Dylan Cretin, 22. Maxime Lucu, 23. Thomas Ramos
Mete: Fickou 15′, Cros 40′, Dupont 61′
Trasformazioni: Jaminet 40′, 61′
Punizioni: Jaminet 9′, 24′
Inghilterra: 15. George Furbank, 14. Freddie Steward, 13. Joe Marchant, 12. Henry Slade 11. Jack Nowell, 10. Marcus Smith, 9. Ben Youngs; 1. Ellis Genge, 2. Jamie George, 3. Will Stuart, 4. Maro Itoje, 5. Nick Isiekwe, 6. Courtney Lawes, 7. Sam Underhill, 8. Sam Simmonds
A disposizione: 16. Nic Dolly, 17. Joe Marler, 18. Kyle Sinckler, 19. Ollie Chessum, 20. Alex Dombrandt, 21. Harry Randall, 22. George Ford, 23. Elliot Daly
Mete: Steward 49′
Trasformazioni: Smith 49′
Punizioni: Smith 17′, 30′
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