Gli uomini di Crowley rompono la maledizione e tornano a vincere nel torneo. Decisiva la meta di Padovani all’ultimo respiro
Al Principality Stadium la partita inizia con un’Italia molto organizzata e attenta. Gli azzurri propongono e difendono con grande lucidità, tanto che a cavallo del quarto d’ora, grazie a un piazzato di Garbisi e a uno di Padovani (quest’ultimo dalla lunga distanza) vanno in vantaggio per 0-6.
Il Galles colpito prova a reagire. Qualche minuto dopo aver subito la seconda punizione a referto, i Dragoni traslocano nei ventidue avversari, ma l’Italia, pur messa alla prova con vari tentati di drive avanzati e multifase alla mano, tiene perfettamente il punto provocando un paio di in-avanti da parte dei ragazzi di Wayne Pivac.
Lamaro e compagni rinfrancati dalla bella azione difensiva risalgono il campo. Sembra possa generarsi una nuova sequenza, ma a un certo punto un calcio d’avanzamento intercettato dalla rete gallese apre spazi aperti nel quale i trequarti dei “rossi” si esaltano sino a quando Watkin non riceve l’ovale, in un intervallo scoperto, dove, per uno come lui, è facile arrivare sino in fondo. Biggar converte: si va sul 7-6.
La squadra di Crowley va in svantaggio, ma non si fa spaventare. Superata la mezz’ora, l’attacco italiano torna a provocare problemi ai rivali, tanto che fra il trentaduesimo e il trentaquattresimo si ripete il copione dell’inizio del match. Due punizioni conquistate e due trasformazioni con Garbisi e Padovani. Punti a referto per il 7-12.
L’Italia è in grande fiducia. Nel finale di frazione Ioane crea un break palla in mano che porta a un’ultima potenziale azione da meta per gli azzurri. Il Galles ricorre a un fallo per interrompere le operazioni di avanzamento e sulla successiva touche riesce a salvarsi fermando la maul e riconquistando l’ovale. Il primo tempo di questa partita del Sei Nazioni 2022: Galles-Italia 7-12.
La ripresa, dopo qualche minuto di assestamento, vede ancora Ioane protagonista. L’ala scarica a terra tutta la sua forza inventandosi, con un calcetto per sé stesso, un’azione che lo fa involare verso l’area di meta. Sul più bello però, il trequarti non si avvede del sostegno all’interno di Pettinelli proseguendo invece nella sua corsa che va a sbattere contro il placcaggio di un Josh Adams provvidenziale per i suoi.
Si arriva al cinquantesimo. Pivac, scampato il pericolo, opera i primi cambi. Rimescolare le carte, dà i suoi frutti per i Dragoni. Una mischia al limite dei ventidue italiani viene vinta nettamente dal pack gallese. Poi arriva una touche nei cinque metri: drive avanzante, il tallonatore Lake esce dal raggruppamento con la palla in mano andando in meta. Biggar, con l’aiuto del palo, converte per il 14-12.
L’Italia sembra andare in sofferenza, ma al cinquantasettesimo su un’azione difensiva di annullamento all’interno della propria area di meta Capuozzo e Ioane, con grande coraggio, si inventano una sequenza di risalita del campo che coinvolgendo anche il sostegno di un Lamaro, il quale decide di calciare per spostare ulteriormente il fronte di gioco, e trovando un Fischetti prontissimo a causare il “tenuto” di Faletau consegna a Garbisi un comodo calcio da piazzare praticamente sotto i pali del Galles. Ci sono i tre punti, che si traducono nel 14-15,
Poi scocca l’ora di gioco: il Principality Stadium si alza tutto in piedi per applaudire il monumento Alun Wyn Jones.
Ultimo quarto di gara. Padovani prova a piazzare ancora dalla lunghissima distanza: c’è la potenza, non la precisione. Le squadre iniziano ad accusare la stanchezza. La clessidra del tempo scorre mangiandosi altri minuti. Si arriva al sessantanovesimo. Il Galles riesce in una controruck in mezzo al campo facendo arrivare la palla al largo per Josh Adams, che si inventa letteralmente la meta con un’azione personale: l’ala deborda verso l’interno eludendo tutti i placcaggi e le guardie della difesa italiana. Si va sul 21-15.
Ultimi dieci minuti. I Dragoni, anche spinti dall’entusiasmo del pubblico, provano a chiudere la gara. Wyn Jones in un’azione di forza sotto ai pali dell’Italia va vicino al bersaglio grosso, ma Steyn salva tutto mettendo una mano sotto all’ovale prima che il pilone possa schiacciare il pallone a terra.
L’Italia sembra al gancio eppure a qualcuno è rimasto ancora un barlume di benzina. Quel qualcuno è Ange Capuozzo che all’ultimo minuto riceve un ovale in mezzo al campo si mette in moto, salta la prima linea difensiva, guadagna un intervallo totalmente sguarnito e, quando gli si fa incontro l’ultimo avversario, trova il sostegno di Padovani che controlla al meglio l’ovale e corre in mezzo ai pali.
E’ meta. C’è la conversione di Garbisi: il tempo diventa rosso. L’Italia sbanca il Principality Stadium di Cardiff imponendosi 21-22 in trasferta.
Sei Nazioni 2022: Galles-Italia 21-22
Galles: 15 Johnny McNicholl, 14 Louis Rees-Zammit, 13 Owen Watkin, 12 Uilisi Halaholo, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar (c), 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Seb Davies, 5 Alun Wyn Jones, 4 Adam Beard, 3 Dillon Lewis, 2 Dewi Lake, 1 Gareth Thomas.
A disposizione: 16 Bradley Roberts, 17 Wyn Jones, 18 Leon Brown, 19 Will Rowlands, 20 Ross Moriarty, 21 Kieran Hardy, 22 Callum Sheedy, 23 Nick Tompkins
Marcatori Galles
Mete: Owen Watkin (28′), Dewi Lake (52′), Josh Adams (69′)
Punizioni: Dan Biggar (29′, 53′, 70′)
Conversioni:
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Callum Braley, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Giovanni Pettinelli, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Fuser, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traoré, 18 Filippo Alongi, 19 David Sisi, 20 Niccolò Cannone, 21 Braam Steyn, 22 Alessandro Fusco, 23 Marco Zanon
Marcatori Italia
Mete: Edoardo Padovani (80′)
Punizioni: Paolo Garbisi (13′, 32′, 57′), Edoardo Padovani (16′, 34′)
Conversioni: Paolo Garbisi (81′)
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