Sei Nazioni 2022, Italia: una vittoria storica arrivata prima del tempo

Nessuno si aspettava che gli Azzurri potessero vincere già ieri. Un trionfo da urlo, costruito sulla difesa

Edoardo Padovani segna la meta decisiva in Galles-Italia del Sei Nazioni 2022 – ph. Alex Livesey/Federugby/Getty Images

Quando Edoardo Padovani si scioglie dall’abbraccio entusiasta dei compagni sotto i pali del Principality Stadium di Cardiff, lancia uno sguardo al tabellone, che dice 78:50, e realizza cos’è appena accaduto. Il suo volto si fa terreo, l’emozione è gigantesca.

Un’emozione condivisa dalle decine di migliaia di appassionati e tifosi che si sono abbracciati e hanno gioito per un risultato meraviglioso e inaspettato nei propri salotti, nelle club house, nei bar, nei pub dove veniva trasmessa la partita.

Il digiuno è finito, e nessuno si aspettava che sarebbe accaduto così presto. La vigilia del Sei Nazioni tingeva l’edizione 2022 di colori foschi per il XV in maglia azzurra, orfano di tanti giocatori e al cospetto di formazioni che si erano appena guadagnate, durante l’autunno, risultati importanti contro le grandi potenze dell’emisfero australe.

Leggi anche: Video: magia di Capuozzo e sigillo di Padovani, per la meta della vittoria azzurra in Galles

L’ennesimo reset, il cambio dello staff tecnico e le prime prestazioni fra l’incoraggiante ed il complesso profilavano all’orizzonte un Torneo di vacche magre, pronostico che le scorse settimane avevano confermato. C’era, però, nell’aria, fin dall’inizio della competizione, una vibrazione positiva intorno all’Italia, dovuta soprattutto all’emergere dei nuovi talenti della formazione guidata da Kieran Crowley.

Una squadra fatta di giovani di belle speranze da crescere e nutrire con (talvolta forse precoci) esperienze al livello più alto che c’è, sviluppando una compagine capace di diventare competitiva passo dopo passo.

Quello che all’Italia si chiedeva dall’ultima partita del Sei Nazioni 2022 in Galles era di provare a essere competitivi per confermare e certificare definitivamente che una crescita, questo gruppo di giocatori, la stava effettivamente affrontando da qualche settimana a questa parte.

Leggi anche: Galles-Italia: Josh Adams ha offerto la sua medaglia del ‘Man of the Match’ ad Ange Capuozzo

Invece è arrivato molto di più: un’impresa storica, la prima vittoria di sempre in trasferta in Galles. Il futuro è diventato immediatamente presente.

Una vittoria fondata sulla difesa, nonostante le tre mete subite. L’head coach Crowley e il suo staff si sono impegnati fin dal primo momento per cercare di aggiustare questa fase di gioco, con progressi immediati ma non consolidati fino in fondo, come testimonia la pessima prestazione in tal senso della scorsa settimana in Scozia.

Sabato a Cardiff gli Azzurri hanno effettuato 199 placcaggi, con l’89% di placcaggi riusciti. Se Michele Lamaro con i suoi 16 placcaggi si guadagna anche la vetta definitiva della classifica dei giocatori che hanno fatto più placcaggi nel Torneo, è clamorosa la prestazione difensiva di Leonardo Marin, 19 anni e 3 presenze da titolare in un ruolo non suo. Lui che proprio sul lato del placcaggio aveva una delle proprie pecche, ha chiuso con 16 placcaggi e 0 errori, giocando una partita fisicamente impressionante anche per l’impegno che ha messo nei punti d’incontro offensivi.

Sequenze come quella del 6′ dell’incontro, quando il Galles ha giocato 7 fasi venendo ricacciato indietro di 20 metri, fino a essere costretto a calciare, hanno dato energia e fiducia a una squadra entrata in campo con il cipiglio giusto e che alla prestazione difensiva ha saputo aggiungere la capacità di convertire in punti le proprie occasioni.

Fino al 69′ la partita giocata dagli Azzurri non è stata perfetta, ma è stata molto vicina al massimo che questa squadra può fare in questo momento. Questo è quello che, al proprio attuale livello, l’Italia cerca di fare ogni volta: darsi una possibilità di vincere la partita. Entrare nei dieci minuti finali dell’incontro sul +1 è proprio quel darsi una possibilità, poi le cose dipendono dagli episodi, dalle singole azioni, dai colpi di classe, non più dalle tendenze macroscopiche di un incontro.

Dipende dall’unica volta in cui un ‘supereroico‘ Nacho Brex commette l’errore di lasciarsi sfuggire Josh Adams all’interno, che poi semina di pura potenza Luca Bigi e va a schiacciare in mezzo ai pali, al termine di una sequenza infinita di due minuti senza interruzioni.

Dipende da un intervento oltre la definizione di in extremis di Braam Steyn, che impedisce la marcatura a Wyn Jones al 72′ infilando un braccio fra il pallone e la linea di meta, e dalla chiamata per una volta benevola nei confronti degli Azzurri del direttore di gara Andrew Brace, che già al TMO segnala che la decisione sul campo è di non assegnare la meta, rendendo così necessaria una chiara evidenza al video della marcatura.

Leggi anche: Rugby in diretta: il palinsesto tv e streaming dal 18 al 20 marzo

Dipende, infine, dalla corsa pazza e disperata del nuovo beniamino del rugby italiano, Ange Capuozzo, che spara i suoi 70 chili e qualcosa fra Taulupe Faletau e Josh Adams, trova spazio per correre, ubriaca l’ultimo difensore con un interno-esterno e infine serve il provvidenziale Edoardo Padovani, che fin dall’inizio ci aveva creduto, tanto da spintonarsi con i diretti avversari per arrivare all’appuntamento con quel passaggio, per arrivare all’appuntamento con la storia di questo sport, per potersi buttare dove l’erba è più verde, farsi seppellire dai compagni e infine rialzarsi, accorgersi di quanto successo e farsi colpire dall’emozione che ha colpito tutti noi.

Lorenzo Calamai  

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Italia, Quesada spiega le scelte per la Scozia: “Con il 6+2 corriamo un piccolo rischio, ma questo ci consente di avere la panchina che vogliamo”

Focus sull'adattabilità dei trequarti per dare continuità ad una partita che lo staff immagina molto strategica all'inizio

30 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni 2025: la formazione dell’Italia per il debutto in Scozia

Torna estremo Tommaso Allan, come nella prima dello scorso Torneo

30 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Alessandro Izekor: “Il nostro obiettivo è lavorare giorno per giorno per qualcosa di grande”

Il terza linea azzurro ha parlato in vista dell'esordio dell'Italia nel Sei Nazioni

28 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni, Italia: un nuovo convocato per preparare la Scozia

Il CT Gonzalo Quesada ha aggiunto un trequarti nel gruppo in raduno a Roma

27 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni: prevendite a gonfie vele, oltre 150.000 biglietti venduti per le partite all’Olimpico dell’Italia

Ancora pochi tagliandi disponibili per Galles e Francia, verso il tutto esaurito con l'Irlanda

27 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Simone Gesi: “Sarà un Sei Nazioni difficile, ora tutti sanno di cosa siamo capaci. Con Brunello ho lavorato tanto in difesa”

L'ala delle Zebre: "Scozia pericolosissima in attacco, Russell può inventare qualsiasi cosa. Spero di conquistare un altro cap"

27 Gennaio 2025 Rugby Azzurro / La Nazionale