Tecnica, visione, polmoni e cuore che hanno dato fiducia agli azzurri scalfendo quella del Galles
Ange Capuozzo è sicuramente l’uomo del momento. La sua galoppata e l’assist per la meta di Padovani resteranno per sempre negli occhi di tutti gli tifosi italiani (oltre che negli incubi di giocatori e supporter gallesi). La sua fiammata, con quel mix di coraggio e follia che rappresenta, è sicuramente tra le cose più belle viste in questo Sei Nazioni insieme al bellissimo gesto di Josh Adams.
Ma a nostro avviso c’è anche un’altra azione che deve rimanere impressa nella memoria di noi appassionati – e dei giocatori presenti e futuri che indosseranno la maglia azzurra – poiché rappresenta dal punto di vista tecnico e motivazionale l’essenza di quanto di meglio possa e debba fare una squadra di rugby. E forse, oltre alla meta che ha deciso l’incontro, è stata l’azione che ha realmente svoltato Galles-Italia, perché nel momento più difficile: sotto nel punteggio e sotto pressione, gli Azzurri hanno tirato fuori una risposta che raramente si è vista da una nazionale italiana negli ultimi tempi.
I protagonisti sono 4: Ange Capuozzo (neanche a dirlo), Monty Ioane, capitan Lamaro e Danilo Fischetti. Il primo, dopo un calcio insidioso di Biggar, recupera un pallone nell’area di meta italiana, sceglie la soluzione più difficile e rischiosa di non annullare, nonostante la pressione di Zammit e McNicholl, e riesce a dare il tempo a Ioane di rialzarsi per ricevere il pallone. Ioane, che aveva appena fatto 50 metri di sprint in recupero, lascia sul posto Nick Tompkins (che ha 46 minuti di gioco in meno nelle gambe) facendo più di 25 metri di corsa prima di servire alla perfezione Lamaro.
Il capitano azzurro mentre pesta sui piedi, a testa alta e con grandissima lucidità sceglie l’opzione migliore: calciare lungo nei 22 metri dove la difesa gallese è sguarnita. E a questo punto arriva il capolavoro di grinta di Danilo Fischetti che dopo 60 metri di corsa forsennata costringe Faletau al fallo che regala agli Azzurri la punizione che vale i tre punti del momentaneo vantaggio (14-15).
L’esecuzione perfetta dei gesti tecnici e atletici, la lucidità nelle momenti chiave, l’atteggiamento grintoso e al tempo stesso un po’ irriverente che come in questa azione hanno contribuito a dare fiducia e certezze ai nostri e allo stesso a toglierne agli avversari devono diventare il leitmotiv del nostro gioco se vogliamo pensare di diventare davvero competitivi.
Del resto, se davvero “non si può battere il Galles in Galles, ma al massimo fare un punto in più di loro” gli Azzurri ieri lo hanno fatto costruendo una prestazione impeccabile grazie anche a una fiducia che è cresciuta via via che passavano i minuti. Quello di Crowley è un gruppo che ha bisogno di credere in se stesso, e la sua crescita passa anche da azioni come questa.
Capuozzo, Ioane, Lamaro e Fischetti ecco l’azione capolavoro di Galles-Italia
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.