Il trequarti è pronto a sfruttare la “nuova” regola sull’eleggibilità internazionale
Israel Folau si è prefissato un nuovo obiettivo: essere alla Rugby World Cup 2023 facendo parte del roster di Tonga.
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Il trequarti che ha collezionato 73 caps con l’Australia, ma che ormai dal novembre 2018 non fa più parte del giro dei Wallabies potrebbe, sfruttando le nuove regole sull’eleggibilità internazionale, che prevedono che dopo un periodo di assenza tre anni dalla scena internazionale un giocatore possa switchare verso un’altra squadra che risponda ai criteri di propria nazione di nascita o di origine familiare, entrare nel roster della selezione isolana.
In un’intervista rilasciata ad AFP, Folau, stuzzicato sul tema ha affermato: “Avere questa opportunità sarebbe bellissimo. Poter rappresentare la terra da dove vengono i miei famigliari? Un’occasione e un onore incredibile”.
Poi ha aggiunto, in merito alla sua lunga inattività internazionale: “Al momento non ho rimpianti, ora mi trovo in Giappone e mi sento grato e contento di essere qui. E’ un rugby certamente diverso rispetto a quello a cui ero abituato in Australia, ma mi sto divertendo lo stesso (fa parte degli Shining Arcs, ndr)”.
Infine ha concluso con un suo commento sulla regola e sulle opportunità che offre: “Credo che alzerà lo standard del rugby mondiale, in particolare di quelle del Tier2. Tonga, Fiji e Samoa troveranno molti ragazzi disponibili a giocare per loro”.
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