Toby Booth parla anche di George North, indicando una data del suo possibile rientro in campo dopo un lunghissimo stop
In Galles non si sono spente le polemiche dopo la sconfitta dei Dragoni con l’Italia nell’ultima sfida del Sei Nazioni 2022, e in mezzo ci è finito anche Alun Wyn Jones. Il forte seconda linea, che contro gli azzurri ha ottenuto il 150esimo caps (intesi quelli solo con il Galles) della sua carriera internazionale, è stato criticato per la prestazione offerta sabato scatenando però la reazione di Toby Booth, allenatore degli Ospreys.
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“Se le persone stanno cercando un colpevole per quanto è successo ritengo che sia la cosa sbagliata da fare” ha detto il coach della franchigia di Swansea “Sia quando si vince che quando si perde bisogna considerare l’intera squadra. Tutti potremmo trovare qualcosa che non è andato nella partita con l’Italia, ma penso che le scelte di Wayne Pivac siano state giuste per quel preciso momento. Lui ha lavorato tutti i giorni con la squadra, se ha deciso di schierare Alun Wyn Jones in campo è perché ha ritenuto che fosse pronto” per aggiungere “Non credo che quanto fatto da Alun Wyn Jones meriti più attenzione specifica rispetto alle prestazioni di altri giocatori, non si ottengono 150 presenze con il Galles per caso”.
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Toby Booth ha poi fatto il punto della situazione su un’altra stella del Galles, cioè George North. Il fortissimo trequarti è ormai fermo quasi un anno per la rottura del legamento di un ginocchio, ma “Crediamo che il suo rientro non sia così lontano, ma lo farà solo quando sarà pronto al cento per cento senza rischiare di farsi ancora male. Se dovessi pensare a una data direi quella del 23 aprile per la partita contro Cardiff, mentre non credo che North verrà con noi nella trasferta in Sudafrica”.
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