Azzurre che dopo la prima mezz’ora cedono gradualmente il passo a una squadra che è parsa più in palla e organizzata
A Cork l’Italia dura 30 minuti, il tempo che serve all’Irlanda per prendere le misure contro una squadra che aveva iniziato bene, ma che ha ceduto alla distanza. Brave le irlandesi a trovare un piano B dopo le prime difficoltà in attacco, puntando su gioco al piede e fasi statiche: fondamentali nei quali le azzurre non sono state sufficientemente competitive. Certo, bisogna sempre ricordare le condizioni con le quali l’Italia è arrivata in Irlanda, con 4 cambi dell’ultimo minuto causa positività e una formazione già di suo piena di assenti, ma non può bastare a spiegare una sconfitta davvero pesante.
La cronaca
L’Italia parte bene: il piede di Rigoni mette sotto pressione la retroguardia irlandese, le avanti fanno strada e guadagnano il primo penalty di giornata, con la stessa numero 12 azzurra a siglare lo 0-3. La reazione è immediata, ma la difesa azzurra è solida ed efficace, le avanti non fanno strada e le ali Murphy Crowe e Parsons non trovano spazi.
I troppi falli e l’imprecisione nella trasmissione dell’ovale però consentono alle padroni di casa di restare tanto tempo in zona rossa, e alla fine lo spazio si apre. Maul avanzante che guadagna un primo vantaggio, multifase “alla irlandese” che logora la nostra difesa e poi gran palla di Cronin per Mulhall, che sale col tempo giusto e crea la superiorità numerica per la meta del 5-3.
Le azzurre però sono ben messe in campo e col pallone in mano si rendono pericolose: Ostuni Minuzzi è imprendibile, D’Incà è la solita lottatrice in attacco in difesa e in generale tutto il reparto trequarti si fa sentire. Tra le le avanti – a parte la solita immensa Sara Tounesi – manca però l’avanzamento necessario. Per fare l’euro manca solo il centesimo, che è rappresentato da un’eccessiva frenesia nei momenti chiave: che sia un offload troppo forzato o una giocata eccessivamente confidente, e gli errori permettono a un’Irlanda non brillantissima di mantenere il vantaggio.
Irlanda che però quando accelera fa male, risale il campo palla in mano e mette sotto pressione un’Italia che per la prima volta non vince la collisione. L’azione più bella delle verdi viene conclusa da Murphy Crowe, che riceve il pallone al largo, resiste al placcaggio di Furlan e poi batte Magatti per la meta, ma la direttrice di gara – Aurélie Groizeleau – considera quello dell’ala irlandese un doppio movimento, dopo il placcaggio della capitana azzurra.
L’Italia dopo una buona prima mezz’ora però soffre, e sulla successiva azione Giordano paga per tutti dopo l’ennesimo fallo. L’Irlanda insiste andando in touche, e stavolta la maul è vincente. Al 35′ arriva la meta del 10-3 con Neve Jones.
A inizio ripresa Sofia Stefan sostituisce Madia, e Di Giandomenico cambia lo scacchiere del reparto arretrato. L’Italia spreca subito una buona occasione nei 22 con una touche lanciata storta, poi sul ribaltamento di fronte Dane innesca con un calcio dalla base la corsa di Eve Higgins, che sorprende una difesa azzurra mal posizionata per la terza meta: 17-3. L’Irlanda usa spessissimo il piede, e il piano si rivela efficace e mette continuamente in crisi le azzurre: Flood con un calcio perfetto costringe Furlan a portare dentro il pallone per annullare: mischia ai 5 metri devastante, e dopo il secondo fallo consecutivo arriva la meta tecnica per il 24-3.
Al 69′ l’Irlanda rimane in 14 per un giallo a Wafer, punita per una pulizia irregolare su Veronese. Le azzurre hanno un sussulto d’orgoglio e marcano con Bettoni, dopo una bella maul nata da una rimessa portata giù da Veronese. Nonostante l’inferiorità numerica nel finale arriva anche la quinta meta irlandese: Fedrighi ruba una rimessa laterale, ma le azzurre sono poco reattive sull’ovale vagante e O’Dwyer vola in meta. A Cork finisce 29-8.
Francesco Palma
Irlanda: 15. Lucy Mulhall, 14. Beibhinn Parsons, 13. Eve Higgins, 12. Stacey Flood, 11. Amee-Leigh Murphy Crowe, 10. Nicole Cronin, 9. Kathryn Dane, 8. Hannah O’Connor, 7. Edel McMahon, 6. Dorothy Wall, 5. Sam Monaghan, 4. Nichola Fryday, 3. Christy Haney, 2. Neve Jones, 1. Linda Djougang
A disposizione: 16. Emma Hooban, 17. Chloe Pearse, 18. Katie O’Dwyer, 19. Brittany Hogan, 20. Aoife Wafer, 21. Aoibheann Reilly, 22. Enya Breen, 23. Aoife Doyle
Mete: Mulhall 21′, Jones 35′, Higgins 44′, meta tecnica 51′, O’Dwyer 78′
Trasformazioni: Cronin 44′
Punizioni:
Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Manuela Furlan (C), 13 Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 Maria Magatti, 10 Veronica Madia, 9 Sara Barattin, 8 Elisa Giordano, 7 Isabella Locatelli, 6 Beatrice Veronese, 5 Valeria Fedrighi, 4 Sara Tounesi, 3 Lucia Gai, 2 Melissa Bettoni, 1 Gaia Maris
A disposizione: 16 Vittoria Vecchini, 17 Emanuela Stecca, 18 Sara Seye, 19 Alessia Margotti, 20 Alessandra Frangipani, 21 Sofia Stefan, 22 Beatrice Capomaggi, 23 Federica Cipolla
Mete: Bettoni 72′
Trasformazioni:
Punizioni: Rigoni 4′
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