Champions Cup: la preview del ritorno degli ottavi di finale

Grande spettacolo in arrivo tra partite ipotecate, speranze e risultati apertissimi

Champions Cup: rinviato l'ingresso delle squadre sudafricane

Champions Cup: la preview degli ottavi di finale – ph. FRANCK FIFE / AFP

Un weekend di Pasqua condito dal grande rugby europeo. La Champions Cup ritorna nel fine settimana per la fase di ritorno degli ottavi di finale giocati lo scorso fine settimana.

Sui campi otto gare che si possono dividere in tre piccoli gruppi: le ipotecate, dove una delle pretendenti ha praticamente in tasca la qualificazione ai quarti; gli spiragli, dove una squadra sembra aver portato il pronostico dalla propria parte, ma c’è ancora un barlume di speranza per gli avversari; le spalancate, gare totalmente aperte a qualsiasi tipo d’esito.

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Le ipotecate

La Rochelle v Bordeaux (31-13)
Dopo aver vinto di misura in Top 14, La Rochelle è riuscita ad espugnare di nuovo lo Chaban-Delmas di Bordeaux nell’ottavo di finale di andata, stavolta con un punteggio che difficilmente ammetterà spazio a repliche.
L’inizio di stagione dei gialloneri era stato stentato e zoppicante, ma la squadra sembra poter toccare il picco della forma nel momento giusto della stagione. Considerando coppa e campionato, La Rochelle è in serie positiva dal 6 febbraio scorso e sembra difficile che si fermi proprio in casa.
Vista la rivalità che si è andata sviluppando fra queste due squadre, Bordeaux non vorrà certo terminare la propria stagione europea con una brutta sconfitta, ma la possibilità che la squadra di Christophe Urios rimonti 18 punti di svantaggio è praticamente un miraggio. Atteso moderato turnover dalle parti degli ospiti.

Leicester Tigers v Clermont (29-10)
Sono finiti i tempi in cui il Marcelin Michelin era un fortino inespugnabile. Oggi la squadra gialloblu, che in Top 14 ancora insegue la qualificazione ai playoff, è una squadra di livello medio, che non può permettersi di rivaleggiare contro le più forti corazzate europee. Arrivare agli ottavi di finale è obiettivamente il massimo a cui Fritz Lee e compagni potessero aspirare, anche se il pesante passivo subito all’andata lascia l’amaro in bocca. A Leicester nessuno ha ancora vinto in stagione, improbabile che sia questa la volta buona.

Racing 92 v Stade Français (22-9)
Già alla vigilia quello di Parigi era un derby di coppa destinato ad essere affascinante solo sulla carta. Domenica 3 aprile il Racing aveva messo in chiaro i rapporti di forza con un sonoro 53-20 nel posticipo del Top 14, che come per La Rochelle e Bordeaux anticipava la partita di coppa.
Nella partita di andata la squadra di Finn Russell ha giochicchiato, fra superficialità e presunzione, consapevole che in un modo o nell’altro il divario sarebbe comunque emerso. Il ritorno fra le mura de La Defense è una sostanziale sentenza per le residue speranze di uno Stade Français che senza questa formula della coppa regina non avrebbe mai avuto accesso alle fasi finali.

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Gli spiragli

Leinster v Connacht (26-21)
Uno spiraglio c’è, ma è sottilissimo per il Connacht di Andy Friend. Un peccato non riuscire a conservare un risultato positivo nella gara d’andata, giocata alla grandissima sul prato dello Sportsground di Galway. A Dublino, però, le cose sono diverse: andare a stanare il Leinster nel proprio nido è un’impresa riuscita a pochissimi.
Fra quei pochissimi, però, c’è proprio il Connacht, che si impose 35-24 sul campo della RDS Arena nella scorsa stagione.
Per evitare che si possa ripetere il patatrac, il Leinster schiera una formazione stracolma di internazionali irlandesi (12 su 15 hanno giocato il Sei Nazioni 2022). Connacht si aggrappa alla classe di Mack Hansen e Bundee Aki, alla regia lucida di Jack Carty e ai muscoli del rampante Cian Prendergast. Buona fortuna.

Harlequins v Montpellier (26-40)
Lo ha detto chiaro e tondo anche Paolo Garbisi al termine della gara di andata: contro gli Harlequins un margine di 14 punti potrebbe non essere sufficiente. Lo spettacolare Montpellier dell’andata dovrà stare attento a non finire dalla parte sbagliata della storia, come a tanti è già successo facendosi clamorosamente rimontare da una squadra che non molla mai e che ha un serbatoio di talento impressionante al fianco delle stelle Alex Dombrandt e Marcus Smith.

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Le spalancate

Bristol v Sale Sharks (10-9)
Sale ha un problema con la vittoria. Nonostante una stagione di tutto rispetto, che probabilmente si chiuderà con la qualificazione alla Champions Cup del prossimo anno, gli ultimi risultati della squadra sono stati piuttosto ondivaghi, con una sola vittoria nelle ultime sei partite (compresi due pareggi con Bath e London Irish). La volta buona per ribaltare la situazione potrebbe essere venerdì sera a Bristol, squadra fra le delusioni della stagione, vittima tra l’altro di qualche infortunio di troppo.
Gli Sharks mettono in campo tutto il loro potenziale sudafricano, con Faf de Klerk e Rob du Preez in regia, Lood de Jager nella stanza dei motori e Jean-Luc du Preez in terza linea. Occhio a Manu Tuilagi sulla linea dei trequarti.
Per i Bears invece mediana effervescente composta da Harry Randall e Callum Sheedy, Kyle Sinckler in prima linea e Semi Radradra pronto a entrare dalla panchina.

Munster v Exeter Chiefs (8-13)
Mezza impresa, quella del Munster, nel mantenere così basso il gap da colmare al Sandy Park di Exeter, dove si è presentato con una squadra ampiamente rimaneggiata a causa dei diversi infortuni che hanno colpito la rosa irlandese nel momento chiave della stagione.
Cinque punti sono un margine davvero risicato al Thomond Park di Limerick, ma i Chiefs non sono certo una squadra facile da mettere al tappeto, nonostante non abbiano la stessa brillantezza di un paio di stagioni fa.
Red Army favorita, gara che sarà senza dubbio ruvidissima e fisica, ma risultato too close to call.

Ulster v Tolosa (26-20)
Il risultato della gara d’andata è stato la sorpresa del weekend scorso, la partita un manifesto allo spettacolo offerto da questo sport anche quando una squadra gioca in 14 per 70′. Ora ai campioni in carica tocca il dovere di fare l’impresa ed espugnare Belfast, dove l’Ulster sogna un passaggio ai quarti che alla vigilia sembrava proibitivo.
Dice Romain Ntamack: “Non credo che siamo i favoriti, andiamo là a fare la nostra partita, giocare il nostro rugby e divertirci al massimo.”
Le due squadre giocano due stili di rugby ad alto contenuto di ritmo e spettacolo, sarà sicuramente la gara da non perdere di questo fine settimana.

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