I Leoni restano a lungo in partita contro i forti sudafricani. Due mete per Menoncello, in una sfida dal gap allargato nel finale
Prima del match di Pretoria viene osservato un minuto di silenzio molto sentito dal pubblico di fede Bulls per ricordare Pedrie Wannenburg, ex seconda linea scomparso nella notte a causa di un incidente stradale. La prima fiammata è del Benetton al 2’, con un buco colto da Ioane che serve Bellini al largo ma l’ex zebra viene portato in rimessa laterale a pochi metri dalla linea di meta. Nei primi giri d’orologio comunque i Leoni se la giocano assolutamente alla pari, dimostrandosi solidi dal punto di vista fisico e trovando al 6’ il fallo che permette a Smith di piazzare lo 0-3 sul tabellone. I Bulls reagiscono furiosamente con una lunga azione nei 22 veneti, ma la perfetta difesa porta al tenuto guadagnato da Lorenzo Cannone nei propri 5 metri, sottolineando la volontà al sacrificio del team di Bortolami. Al 10’, dopo una “veloce” di Smith che vola da un 22 all’altro arriva anche la meta per i biancoverdi, con Menoncello che calcia un pallone ballerino e infila la difesa Bulls dopo un’azione confusa ma comunque trasformata in punti: 0-10 con Smith. Cinque minuti più tardi ancora sudafricani nei 22 italiani, ancora tenuto: questa volta è Zuliani a ribaltare il possesso. Benetton a dir poco infuocato: dalla seguente rimessa a centrocampo Zuliani lancia Cannone che fa il buco arrivando nei 22 avversari e costringendo la difesa al fallo: ancora Smith dalla piazzola, ancora bandierine alte per lo 0-13 al 18’. Il match continua su binari favorevoli ai Leoni, capaci di rispondere colpo su colpo a dei Bulls che non lesinano certo sulla volontà di sfondare fisicamente. I padroni di casa vengono tenuti a 0 punti segnati fino al 24’ quando dopo l’ennesimo lungo lavoro abrasivo viene liberato Brink sull’estremo sinistro: la carica del terza linea sudafricano è inarrestabile, Chris Smith sulla trasformazione trova il palo e viene confermato il 5-13 al 26’. Giusto due minuti dopo un piazzato da centro campo vede ancora Chris Smith non trovare i pali, quindi alla mezz’ora gioco a lungo fermo per un infortunio a Els, rimasto a terra dopo un colpo alla testa subito nel tentativo di placcare Louw. Il tallonatore sudafricano viene immobilizzato e portato fuori in barella, e arriva quindi il momento del triestino Nicotera. Quest’ultimo è subito coinvolto assieme ai compagni del pack in una mischia, dalla quale la grande spinta della prima linea trevigiana porta al calcio piazzato che Smith converte dalla linea dei 10 metri per il 5-16 del 32’. Nei minuti seguenti si lotta in ogni zona del campo, con un Benetton concentrato e pronto ad affondare dei Bulls decisi a giocare ogni pallone per accorciare nel punteggio. A 60 secondi dalla sirena padroni di casa che vanno in touche sui 5 dopo un fuorigioco di Brex: rimessa vinta e, dopo una lunga pressione intorno al raggruppamento, la sventagliata di Chris Smith trova Arendse libera al largo per la più facile delle mete. 12-16 alla pausa al Loftus Versfeld.
La ripresa si apre con il Benetton proiettato nei 22 avversari ma respinto dalla difesa di casa, poi al 42’ Smith prova un clamoroso drop da centro campo che esce di un soffio. I Leoni restano avanti e al 44’ arriva un calcio di punizione da posizione comoda, automatica la conversione dell’estremo Smith per il +7 ospite. Arriva però già tre minuti dopo la risposta dei Bulls con un piazzato facile di Chris Smith che vale il 15-19, e si resta così a tiro di break. Break che viene trovato poco dopo, nel doppio senso del termine: una palla pasticciata nell’attacco Benetton viene rubata da Arendse che vola poi a schiacciare bruciando il disperato tentativo di rimonta di Ioane. Il mediano di casa converte per il 22 a 19 Bulls, il primo vantaggio dei sudafricani a mezz’ora dalla fine. Un minuto dopo Chris Smith sbaglia un piazzato relativamente facile, ma sembra che la tendenza match cambi con i Bulls che aumentano la qualità del loro lavoro, anche in mischia. I Leoni faticano a risalire il campo contro le cariche sempre montanti dei Bulls, i quali al 58’ scelgono di giocare una punizione dai 5 metri: è Marcel Coetzee ad allungarsi quanto basta per la meta dell’allungo, certificato poi dalla trasformazione del 29-19. Un banale fuorigioco di Mapoe (partito davanti al calciatore nei propri 22) offre a Smith la possibilità di trovare dalla piazzola i punti del -7 (29-22) che ridanno speranza in un momento di gara non certo semplice. I sudafricani riprendono a fare il loro e sono presto a ridosso della linea di meta trevigiana, costretta a spendere due falli. Da uno di questo Chris Smith ri-toglie il punto di bonus con il calcio del +10 al 68’, ma un altro fallo in attacco permette ai Leoni di trovare una penaltouche nei 22 avversari a dieci dalla fine: la serie di cariche è interrotta dal gran lavoro di Mapoe che strappa il possesso e fa sfumare l’occasione. Nella stessa azione il TMO, dopo un lungo lavoro, vede un colpo di Niccolò Cannone al volto di Botha e l’avanti fiorentino viene sanzionato con un cartellino rosso diretto. Ultimi nove minuti da giocare con l’uomo in meno per il Benetton, che pochi minuti dopo subisce la rapida meta di Moodie. Direttamente dai propri 22 Arendse in ripartenza fa il buco, facile per lui navigare negli spazi e creare una superiorità chiusa da Moodie per il 39 a 22 che blinda il successo dei sudafricani a sette dalla fine. I Leoni però ancora una volta dimostrando di non volersi arrendere, creando da una touche nei 22 avversari lo spazio per il calcetto a seguire di Drago che Menoncello ancora una volta raccoglie schiacciando in meta. Smith fa -10 al 77’, ma i Bulls chiudono ancora una volta in attacco nel loro grande secondo tempo. Il lancio sui 5 viene vinto e dopo tante cariche Matanzima riesce a sfondare portando alla meta finale. 46 a 29 il punteggio a Pretoria.
Il tabellino di Bulls-Benetton 46–29:
Bulls: 15 Kurt-Lee Arendse, 14 Canan Moodie, 13 Lionel Mapoe, 12 Cornal Hendricks, 11 Madosh Tambwe, 10 Chris Smith, 9 Embrose Papier, 8 Elrigh Louw, 7 Cyle Brink, 6 Marcell Coetzee (c), 5 Ruan Nortje, 4 Walt Steenkamp, 3 Mornay Smith, 2Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp
A disposizione: 16 Jan-Hendrik Wessels, 17 Simphiwe Matanzima, 18 Dylan Smith, 19 Janko Swanepoel, 20 Arno Botha, 21 Zak Burger, 22 Morne Steyn, 23 Stedman Gans
Marcatori Bulls
Mete: Brink (24’), Arendse (40’, 49’), Coetzee (59’), Moodie (73’), Matanzima (79’)
Trasformazioni: Smith (42’, 50’, 60’, 68’), Steyn (74’, 80’)
Calci piazzati: Smith (47’)
Benetton: 15 Rhyno Smith, 14 Mattia Bellini, 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Tomas Albornoz, 9 Dewaldt Duvenage (c), 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Giovanni Pettinelli, 5 Carl Wegner, 4 Irné Herbst, 3 Simone Ferrari, 2 Corniel Els, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Federico Zani, 18 Tiziano Pasquali, 19 Niccolò Cannone, 20 Michele Lamaro, 21 Alessandro Garbisi, 22 Filippo Drago, 23 Edoardo Padovani
Marcatori Benetton
Mete: Menoncello (10’, 76’)
Trasformazioni: Smith (12’, 77’)
Calci piazzati: Smith (6’, 18’, 32’, 44’, 64’)
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