Ian Foster esprime preoccupazione in vista dei prossimi Test Match di luglio
L’espulsione, nel mondo del rugby, sta diventando un incubo da cui cercare di liberarsi in tutti i modi. Il rimanere permanentemente in inferiorità numerica durante una partita è uno spettro contro cui gli allenatori non vorrebbero mai trovarsi a lottare, tanto che alcuni hanno già detto che sono alla ricerca di strategie per evitare che una cosa del genere si verifichi a loro carico.
Fra questi c’è anche l’allenatore degli All Blacks, Ian Foster, che, intervenuto nella trasmissione televisiva The Breakdown, ha affermato: “Nel Super Rugby Pacific c’è stato un aumento di cartellini rossi che definirei esponenziale. Una volta l’espulsione era un evento raro, ora, in quasi tutte le giornate c’è almeno un rosso”.
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“Questo perché dalla Rugby World Cup 2019 le cose sono cambiate, in particolare negli aspetti relativi ai placcaggi. Sarà necessario adattarsi, anche perché penso che questa area di gioco influirà anche sui Test Match a livello internazionale”.
“Dobbiamo imparare tutti a cercare di rientrare nelle regole. Quale penso che sia il problema in questo momento? Tanti cartellini rossi arrivano non per l’altezza del placcaggio del placcatore sul placcato, ma dal fatto che il difensore in aiuto spesso ecceda sbagliando angolo di entrata nell’impatto o mettendoci troppa vigoria”.
“Se stiamo facendo delle riflessioni? Certo, con i tecnici della difesa siamo al lavoro: bisognerà capire se valga la pena applicare in certi casi dei raddoppi di placcaggio o se convenga giocare degli uno contro uno, in situazione placcato e placcatore”.
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