Il CEO del campionato tra franchigie ha detto che, nonostante una serie di ostacoli, gli organizzatori stanno esplorando le loro opzioni
Il CEO dello United Rugby Championship Martin Anayi ha aperto la porta al potenziale sviluppo di un torneo femminile omologo all’esistente competizione maschile.
Durante il periodico incontro con i media dei vertici dello URC, Anayi ha detto: “Abbiamo chiesto ai nostri dipendenti, di cui più della metà è donna, quali fossero le loro idee per il futuro e una competizione femminile è stata fra le tre risposte più votate da tutti.”
“Non si tratta di una questione di mercato, ci sembrerebbe giusto avere una competizione femminile. Noi siamo solo organizzatori, per cui abbiamo richiesto un parere alle federazioni, visto che pagano le giocatrici.”
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“Abbiamo parlato con World Rugby, che ha sviluppato una nuova competizione femminile in arrivo, e abbiamo parlato con Ben Morel, che si occupa del Sei Nazioni femminile.”
“Pensiamo che lo URC possa giocare il proprio ruolo nello sviluppo e nel rafforzamento del Torneo. Vogliamo essere parte di questo rafforzamento.”
“Certo ci sono degli ostacoli. Ma penso che dovremmo mettere in piedi il campionato il prima possibile. C’è la volontà di farlo, ma dobbiamo coinvolgere le federazioni per capire come andare avanti.”
Per quanto giusta e affascinante, l’idea di una campionato come uno URC femminile presenta in questo momento diverse sfide, tra le quali spicca la sostanziale assenza di un barlume di professionismo in ciascuna delle federazioni eventualmente coinvolte.
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