Delusione enorme per due elementi della rosa iberica, che per la seconda volta consecutiva si sono visti privati della partecipazione alla RWC
La notizia della settimana è sicuramente l’esclusione dalla Coppa del Mondo 2023 della Spagna, penalizzata per aver schierato un giocatore che non era pienamente eleggibile nel suo roster. Per la seconda volta consecutiva, dopo quella del 2018, gli iberici si vedono dunque “cancellati” dal loro posto nei gironi della Rugby World Cup per motivazioni legate all’eleggibilità di qualche elemento impiegato.
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Sicuramente i più delusi sono i giocatori che, con tanta fatica, si erano conquistati la possibilità di partecipare al Mondiale. Tra quelli che nelle ultime ore si sono espressi alla stampa francese c’è Guillame Rouet, nato a Bayonne e internazionale iberico dal 2014: “Siamo sconvolti e abbattuti. La Federazione non ha fatto il suo lavoro, è irritante perché non siamo noi giocatori a poter controllare certe cose e ne subiamo le conseguenze. C’è molta rabbia”.
Rouet parla poi del fatto che van der Berg (il giocatore che ha causato il disastro) abbia giocato solo due partite contro i Paesi Bassi, tra l’altro le più semplici: “Questo aumenta la sensazione di essere stati fregati. Fosse stato un elemento fondamentale della squadra ok, ma ha fatto solo pochi minuti in campo. Comunque non ho parlato con lui, che a quanto sembra era a conoscenza del problema. Ormai servirebbe a poco, il danno è fatto”.
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Il mediano di mischia del Bayonne sottolinea poi come questo sia un colpo durissimo alla crescita del rugby spagnolo, con le nuove generazioni che difficilmente si avvicineranno a uno sport beffato due volte in questa maniera. “Per tanti come me che giocano in Francia non era semplice liberarsi dai club per tutte le partite della Spagna. Ci siamo guadagnati il rispetto dei dirigenti e ora facciamo questa figura da pagliacci, è molto triste. Siamo arrabbiati con la Federazione, che ci aveva detto di stare tranquilli quando queste voci erano iniziate a circolare, e invece…”
Un altro che non ci è andato morbido è Mathieu Bélie, apertura originaria di Tolosa (vincitore del Top14 nel 2008) che anche lui gioca nella Spagna: “Già durante i tornei del Rugby Europe Championship hanno iniziato a girare strane voci e infatti van der Berg a un certo punto non è più stato convocato. Più le settimane passavano e più sentivamo puzza di bruciato, e ora abbiamo la sensazione di essere stati trattati da clown. Siamo stati gestiti da una federazione amatoriale”.
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