Una trattativa, in comune col calcio, e all’orizzonte una potenziale sede alternativa
L’affitto dello Stade de France costa molto e così i Bleus, nei prossimi anni, potrebbero abbandonare Parigi per trasferirsi a giocare le partite del Sei Nazioni e i più prestigiosi Test Match della sessione autunnale in altre città.
L’indiscrezione, lanciata dall’Equipe qualche giorno fa, coinvolge non sono la Federazione Francese di Rugby ma anche la Federazione Francese di Calcio: il problema? L’affitto dello Stade de France è troppo alto in relazione ai guadagni potenziali.
Il calcio per ogni singola partita della nazionale paga infatti, al consorzio che gestisce lo stadio, circa 2 milioni di euro a partita, con un contratto valido sino al 2024, mentre il rugby un po’ meno – 1 milione di euro a partita – ma con un contratto valido sino al 2025.
Per ottenere ricavi da una partita e non andare in perdita, il calcio deve riempire almeno 65.000 dei 78.000 posti disponibili, mentre il rugby può appoggiarsi su qualche sediolino pieno in meno, dal momento che le aree “hospitality” riescono a essere proficue.
Cosa vorrebbero i presidenti Noël Le Graët e Bernard Laporte? Innanzitutto una riduzione immediata dei costi di affitto per i prossimi due o tre anni e poi la ridiscussione di un contratto a lungo termine che abbatta del 50% i costi attuali: in pratica, il calcio vorrebbe pagare al massimo 1 milione di euro a partita mentre il rugby 750.000/800.000 euro a gara.
Qualora non si dovesse riuscire a trovare un accordo, rimbalzano voci di fuga da parte delle due nazionali, che ovviamente stanno valutando altri impianti, in maniera comunitaria. Fra tutti gli impianti, uno molto appetibile è il “Velodrome” di Marsiglia: stadio dove, peraltro, la nazionale Francese ha già giocato nel corso del Sei Nazioni 2018, in un match contro l’Italia, valido all’epoca per la terza giornata del torneo.
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