Il mediano di mischia colpevole di un calcio ai danni di Sbrocco, flanker del Valorugby
Un mese di squalifica per Alberto Chillon del Rovigo: il mediano di mischia salterà la finale Scudetto del Top10 contro il Petrarca.
Arrivata nella giornata di mercoledì, la sentenza del giudice sportivo ha comminato la minima pena possibile per il fallo in questione. Secondo quanto segnalato dal citing commissioner, presente per la prima volta nelle fasi finali del massimo campionato italiano, al 62′ Chillon avrebbe colpito il flanker del Valorugby Sbrocco con una scalciata da terra, dove era finito proprio per lo spintone di quest’ultimo.
Il tutto era originato dalla volontà di Chillon di battere veloce un calcio di punizione assegnato dall’arbitro al Rovigo. Gonzalo Garcia, sua omologo del Valorugby, non voleva però saperne di lasciargli facilmente l’ovale. Ne è nato il classico bisticcio a base di spintarelle, con Chillon che finisce a terra dopo l’intervento di Sbrocco e poi lo colpisce in maniera pericolosa.
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Il fallo rientra nelle violazioni della regola 9.12 sull’antigioco, che recita: “Un giocatore non deve esercitare alcun abuso fisico o verbale nei confronti di nessuno. L’abuso fisico comprende, tra le altre cose, le azioni di mordere, dare pugni, il contatto con gli occhi o con l’area degli occhi, colpire un avversario con qualsiasi parte del braccio (compreso il placcaggio a braccio rigido), spalla, testa o ginocchio/a, pestare con i piedi, calpestare, fare inciampare o dare calci.”
La squalifica parte dal 16 maggio e durerà fino al 15 giugno, ma nella pratica impedirà a Chillon di partecipare alla sola finale del 28 maggio.
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Il Rovigo, che ha già prodotto una memoria difensiva corredata da clip video, potrà comunque fare appello alla Corte Sportiva di Appello FIR.
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