La straordinaria storia del club di Ginevra rinato nel 2014 e che da allora ha solo vinto
La squadra dei record della stagione 2021/2022 non è la Francia capace di fare il Grande Slam nel Sei Nazioni 2022 dopo dieci anni di digiuno dal titolo nel Torneo, non è l’Inghilterra femminile imbattuta da 23 partite consecutive, ma un piccolo club del più improbabile dei paesi ovale: il Servette, la squadra di Ginevra, in Svizzera.
Il quartiere de La Servette di Ginevra è sempre stato uno dei più vitali ed effervescenti della capitale svizzera, una zona popolare con un certo melting pot culturale, tanto che nel 1890 un gruppo di abitanti decide di fondare il Football Club de la Servette, dopo che uno dei giovani del quartiere aveva ricevuto in dono un pallone ovale dal padre, che glielo porta dall’Inghilterra.
Dieci anni dopo nascerà l’omologo calcistico, destinato a diventare preponderante e ad appassionare i giovani della città ben più della palla ovale. Del rugby a Ginevra e della squadra della Servette rimangono solo alcune tracce nei primi anni del Novecento, e nessuna dopo la Seconda guerra mondiale.
Genève était déjà sur la carte de France du rugby avant 14-18 : des matchs réguliers avec Lyon, Grenoble et les équipes régionales 🇫🇷🇨🇭
En mars 1913, le Stade Toulousain a joué à Genève le 1er match à l’étranger de son histoire.
Et le ST y est retourné en avril 1914 😉 https://t.co/vyHaIvvJDZ
— Frederic Humbert (@Frederic) May 16, 2022
Nel 2014, però, il rugby si risveglia: rinasce il Servette Rugby Club de Geneve, che si iscrive ai campionati della federazione francese. Si parte dalla Sèrie 4, la tredicesima divisione, e in 8 stagioni consecutive il club è capace di ottenere 8 promozioni: nel 2022/23 giocherà in Federale 1, la quarta divisione e la più importante fra quelle del rugby non professionistico d’Oltralpe.
La Svizzera è trentaduesima nel ranking mondiale, gioca nel Rugby Europe Trophy, ma quello del Servette è decisamente il progetto rugbistico più ambizioso mai messo in piedi, che va oltre alla forza del movimento nazionale. Basti pensare che a gennaio Lukhanyo Am e Siya Kolisi erano ospiti del club a Ginevra per suggellare un asse fra Ginevra e Durban, con gli Sharks che utilizzano le strutture del Servette come quartier generale nei tour europei dello United Rugby Championship e le due squadre che dovrebbero sviluppare una accademia in comune.
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La squadra è formata in larga parte da nazionali svizzeri, con qualche raro innesto dall’estero, fra cui quello del capitano della squadra, il 37enne uruguaiano Mario Sagario, 76 caps con i Teros, di cui è stato capitano nel 2016, 15 presenze nel Munster nel 2015/16 e una carriera fra Spagna, Francia, Irlanda e Uruguay.
In questa prima stagione di Federale 2, il Servette è arrivato terzo nel girone 3, dietro a Annecy e Villefranche sur Saône. Il posizionamento gli è valso la qualificazione ai barrages per la promozione, poi vinto contro Gran Dole lo scorso 24 aprile. Qualificati agli ottavi di finale, gli svizzeri hanno sfidato Orleans per entrare nel novero delle migliori 8 della stagione, promosse di diritto in Federale 1.
🔥 𝐅𝐄́𝐃𝐄́𝐑𝐀𝐋𝐄 𝟏, 𝐍𝐎𝐔𝐒 𝐕𝐎𝐈𝐋𝐀̀ !
𝐋𝐞 𝐂𝐥𝐮𝐛 𝐬’𝐨𝐟𝐟𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐞 𝟖𝐞̀𝐦𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐨𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐞𝐧 𝟖 𝐬𝐚𝐢𝐬𝐨𝐧𝐬 🇱🇻
Les Grenat s’emparent de la victoire sur le score de 47 à 40 face à Orléans et sont propulsés en Fédérale 1💥
📃 https://t.co/287TF6YSDJ pic.twitter.com/7pCRH1APaj
— Servette Rugby Genève (@ServetteRugbyGE) May 15, 2022
Contro Orleans, grande impresa nelle due gare di andata e ritorno: sul campo di casa, il Servette si è imposto 36-6, ipotecando il passaggio del turno. Lo scorso fine settimana la seconda vittoria, per 47-40 a Orleans, ha certificato definitivamente l’ottavo salto di categoria.
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Il presidente Alain Studer ha detto: “Sono fieri della squadra, che ha saputo essere pronta nel momento giusto per centrare la promozione. E’ il compimento di 10 anni di lavoro che oggi ci dà nuove prospettive sul futuro. Sta a noi ora rendere stabile e perenne la permanenza del club ad alto livello attraverso una formazione dei giocatori forte in quantità e qualità. La sfida di divenire uno sport maggiore nella regione è sempre più attuale. Che Ginevra divenga terra di rugby è il nostro desiderio più grande.”
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