Importanti novità in casa della Nazionale dopo la prossima edizione del torneo iridato. Si valutano diverse figure per la successione del neozelandese
In casa Italia ci saranno importanti novità dopo la Rugby World Cup 2023: come riportato dall’edizione odierna del “Gazzettino” e come risulta anche a OnRugby Kieran Crowley, di comune accordo con la FIR lascerà la guida tecnica della Nazionale azzurra, indipendentemente da come andrà l’avventura iridata del gruppo.
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Ingaggiato come tecnico dell’Italia nel 2021, Crowley quindi guiderà ancora gli azzurri per un altro anno salvo poi fermarsi dopo il Mondiale francese, ma passando prima per gli importanti test match estivi e autunnali di quest’anno e dal Sei Nazioni 2023, dove si cercheranno altri successi dopo quello riportato con il Galles lo scorso 19 marzo. Al pari di tutte le altre grandi federazioni anche la FIR inizia quindi a programmare il prossimo quadriennio, che condurrà alla Rugby World Cup 2027 in Australia dove ci sarà un nuovo head coach.
Per la successione del tecnico neozelandese sono aperte molte piste, estremamente diverse tra loro. C’è sicuramente la possibilità di ingaggiare un tecnico straniero con esperienza, dando così continuità con una linea “estera” che dura dal millennio scorso (1999 l’ultimo italiano alla guida della Nazionale, Massimo Mascioletti) oppure virare su un allenatore nostrano.
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In particolare, secondo il Gazzettino, sono tre i profili attenzionati. C’è quello di Massimo Brunello, attuale allenatore dell’Italia Under20 che nel Sei Nazioni da poco concluso è riuscito a vincere tre partite (Inghilterra, Scozia e Galles). Si parla anche dell’attuale allenatore del Benetton, Marco Bortolami, che proprio di Crowley è stato a lungo assistente nelle file biancoverdi. Infine ci sarebbe l’ipotesi Fabio Roselli, attuale allenatore delle Zebre che ha maturato molta esperienza con le Nazionali giovanili.
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