Il terza linea argentino ha commesso un bruttissimo fallo su Petaia ma non è stato punito con il rosso
Non riesce a stare molto lontano dai guai Pablo Matera, ex capitano dell’Argentina che aveva vissuto giorni molto convulsi dopo che si erano scoperti suoi tweet di stampo razzista nel 2020. L’ultimo episodio a finire in negativo sul curriculum ovale del terza linea argentino arriva dal match che i Crusaders hanno vinto venerdì mattina contro i Reds, prendendosi la seconda posizione della classifica in vista dei quarti di finale.
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Partita che sostanzialmente non è mai stata in discussione, con i rossoneri a segno tre volte nel primo tempo e avanti 21 a 3 all’intervallo. Pura gestione quella da fare nei secondi 40 minuti, se non fosse che al 54esimo Pablo Matera ha la brillante intuizione di “trasformare” in uno straccio per pavimenti in secondo centro australiano Jordan Petaia (non certo l’ultimo arrivato). In chiusura di raggruppamento Matera arriva, solleva Petaia e lo sbatte a terra in maniera molto pericolosa, anche perché l’avversario cade con la testa sotto. Petaia ha dovuto lasciare il campo per qualche minuto, ma soprattutto Matera è stato punito dall’arbitro con un cartellino giallo.
In un mondo del rugby sempre più attento alla sicurezza dei giocatori e al castigare interventi del genere, solo un cartellino giallo?
No está siendo el día de Matera#ElConceto Mitigation? pic.twitter.com/m0uzdmaJfm
— 🏉C.R.A.T. A Coruña 🇺🇦 (@CRAT1976) May 27, 2022
Il match sarebbe poi finito 28 a 15 per i Crusaders, ma resta questa brutta macchia.
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