Il tecnico sudafricano e il capitano rossoblù dopo la sconfitta del Lanfranchi
Deluso sì, ma consapevole del grande percorso fatto dai suoi ragazzi. Così Allister Coetzee in conferenza stampa: “Non ho parlato molto ai ragazzi dopo la partita. Ovviamente non sono contento del risultato, perché Rovigo merita qualcosa di diverso. Il primo obiettivo era quello di arrivare ai playoff. All’inizio non conoscevo i giocatori, ho dovuto imparare tante cose nuove e sono felice di come siamo arrivati a questa finale come gruppo. Dobbiamo costruire per l’anno prossimo. Sono mancati alcuni dettagli, come il Petrarca l’anno scorso ha imparato dai suoi errori, noi dobbiamo farlo per l’anno prossimo”.
Rincara la dose capitan Ferro: “Congratulazioni al Petrarca, a Marcato, al capitano Trotta e al presidente. Hanno allestito una squadra per vincere e hanno vinto. L’anno prossimo cercheremo di arrivare più freschi alla fine, ma a fine partita ho ringraziato i ragazzi perché a novembre nessuno credeva in noi, nemmeno la stampa, e adesso siamo arrivati qui. Rovigo muove le masse e i tifosi: se la finale non fosse stata Rovigo-Padova forse ci sarebbero state 500 persone. Siamo l’unico club che crea audience e muove i tifosi”.
Riprende il discorso poi Coetzee: “Le mischie sono state abbastanza equilibrate, abbiamo speso tante energie a difendere nei primi 20 minuti, e quando siamo stati nella metà campo del Petrarca non abbiamo concretizzato le occasioni. Sono stati migliori di noi in questo”. Infine, il tecnico sudafricano parla dell’aumento di livello del torneo: “Rispetto all’anno scorso, in cui 4 squadre avevano i playoff in mano già da inizio stagione, questa stagione ha visto anche altre squadre in lotta come Colorno e Fiamme Oro, e questo è un bene per il rugby italiano. Bisogna lavorare per inserire i ragazzi dell’under 20, il percorso è quello giusto e il rugby a livello fisico sta migliorando. A volte le società vanno a cercare i top player, ma in realtà la base sono i ragazzi all’interno del club.”.
Francesco Palma
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