I perché delle selezioni di Allan, Albanese e Garbisi e delle assenze di Varney e Ioane
A margine dell’annuncio dei convocati dell’Italia in vista del tour estivo 2022 per le partite contro Portogallo, Romania e Georgia, Kieran Crowley ha spiegato le proprie scelte.
Nella lista dei 33 che a giugno saranno in raduno a Pergine Valsugana ci sarà anche Tommaso Allan, un ritorno importante dopo un periodo di assenza in cui il numero 10 aveva privilegiato il proprio club, gli Harlequins.
“Tommaso Allan si è ora reso disponibile, sta giocando bene con il proprio club da quando è tornato dall’infortunio e ci porta un importante bagaglio di esperienza in gruppo – ha detto il capo allenatore dell’Italia – Inoltre se il Montpellier dovesse arrivare in finale in Top14 non avremo Paolo Garbisi per la prima partita del tour con il Portogallo e arriverebbe a soli 6 giorni dalla partita con la Romania. Abbiamo poi un lotto di mediani di mischia con due esordienti e un giocatore con 6 caps, tutti dalla panchina, quindi ci sarà molto utile aggiungere esperienza in mediana.”
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“A proposito delle scelte sui numeri 9, Stephen Varney non ha giocato partite dopo aver superato l’infortunio patito durante il Sei Nazioni. Ci ho parlato e gli ho detto di concentrarsi sulla sua pre-season a Gloucester per cercare di meritarsi il proprio spazio nel club. Data questa situazione e con il ritiro di Callum Braley, portiamo in gruppo due ottimi giovani profili che avranno un’opportunità di mettersi in mostra.”
Oltre all’assenza di Varney, l’altra grande assenza nel gruppo azzurro è quella di Monty Ioane, un punto fermo della nazionale nelle ultime stagioni.
“Monty Ioane non ci sarà per via del suo grosso carico di lavoro negli ultimi 2/3 anni. Ha giocato da titolare ogni gara con l’Italia. Non è mai potuto tornare a casa dalla sua famiglia. Ci siamo confrontati con lui e abbiamo deciso di accordargli un’opportunità di recupero quest’estate. Abbiamo scelto di dare un’opportunità a Jacopo Trulla e Pierre Bruno, con quest’ultimo che ritorna dopo un infortunio. Il loro compito sarà sfruttare le opportunità date loro e mettere pressione allo stesso Ioane per competere per la maglia in futuro.”
Continuerà a collaborare con lo staff della nazionale italiana anche il consulente neozelandese Neil Barnes, ex assistente di Crowley con il Canada, assistente dei Chiefs fino alla stagione scorsa e attualmente capo allenatore di Taranaki in NPC, che ha già dato una mano al drive degli Azzurri nei mesi scorsi.
Dopo aver parlato delle assenze e dei ritorni, Crowley si è soffermato sul ruolo di Leonardo Marin (“Rimarrà un 12 per la nazionale. Ci ho parlato, so che si sta allenando bene e sono convinto che farà bene. Ne ho parlato anche con Bortolami e vediamo le cose in maniera un po’ differente, com’è anche normale che sia, circa il suo ruolo)” e sulla necessità di mantenere un approccio basato sulle prestazioni e non sui risultati.
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“La performance per noi è tutto, dobbiamo concentrarci su quella anche se giochiamo contro squadre come Portogallo, Romania e Georgia. Una volta che c’è la prestazione, il risultato sarà la semplice conseguenza di quella. Non possiamo permetterci di mettere il focus sul risultato, sarebbe un messaggio sbagliato che ci farebbe mettere in secondo piano la performance sul campo.”
“Questa estate tutti i giocatori coinvolti avranno verosimilmente la loro opportunità in campo, ci saranno più possibilità di vedere tutti rispetto al Sei Nazioni, ad esempio. Detto questo, qui parliamo di rugby internazionale: ogni partita che giochiamo, la giochiamo per vincere. Questo non lo nego e capisco anche che i risultati sono ciò che porta sponsor, attenzione, visibilità, pubblico. Ma come squadra non possiamo far altro che accettare la pressione che deriva dalle esigenze di risultato e concentrarci sulla nostra performance. D’altra parte giocheremo con la Georgia, che è davanti a noi nel ranking, e con la Romania, che è subito dietro: saranno partite complicate, non possiamo pensare solo al risultato.”
In conclusione, nota a margine: per le tre gare del tour estivo dell’Italia non è stato ancora trovato un accordo per la trasmissione televisiva. La FIR ha annunciato di star lavorando in tal senso, ma che ancora non c’è niente di definito.
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