Un caso molto simile a quello Van den Berg potrebbe riaprire i giochi per la Federazione iberica
Dopo la squalifica della Spagna in seguito al caso Van den Berg, il quotidiano spagnolo El Mundo ha fatto esplodere un’altra polemica, accusando la Romania di avere a sua volta schierato un giocatore non eleggibile durante il Rugby Europe Championship, e scrivendo che la Federazione Spagnola starebbe preparando un procedimento legale in relazione a questa possibile irregolarità.
Insomma, la corsa al Mondiale non è ancora finita, pur essendosi spostata dal campo alle aule dei tribunali. Nell’occhio del ciclone c’è Jason Tomane, giocatore di origini neozelandesi che ha disputato 4 con la maglia della Romania nel torneo tra il 2021 e il 2022. Il caso è molto simile a quello di Van den Berg: l’accusa, infatti, è di aver vissuto fuori dal territorio romeno per più di 60 giorni nel corso dei 3 anni validi per acquisire l’equiparazione. Precisamente, la Spagna accusa Tomane di essere stato per 3 mesi in Ungheria nell’estate del 2019, prendendo come prova alcune foto pubblicate sul profilo Instagram della moglie del giocatore.
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Anche in questo caso, così come in quello di Van den Berg, galeotta è stata la foto di Instagram. La moglie di Tomane, infatti, nel febbraio di quest’anno ha condiviso una foto col marito in Ungheria, con questa didascalia: “Szegez Synagogue, Ungheria 2021, la seconda più grande dell’Ungheria, la quarta più grande del mondo. Non posso credere che abbiamo vissuto qui per tre mesi nel 2019“. Praticamente, in questo post si palesa una violazione dell’ormai celebre regola 8, la quale prevede che per essere equiparato, un giocatore deve essere residente nella Nazione in questione per 3 anni consecutivi, e non può assentarvisi per oltre 60 giorni consecutivi.
Se la Spagna dovesse ufficializzare il ricorso, la Romania potrebbe perdere a tavolino le 4 partite in cui Tomane è sceso in campo, venendo superata dagli iberici che sarebbero terzi in graduatoria e giocherebbero i playoff, con il Portogallo che si qualificherebbe come secondo e sarebbe quindi direttamente al Mondiale.
La Federazione romena ha risposto così: “A seguito di notizie errate provenienti dalla stampa internazionale, la Federazione Rumena di Rugby chiarisce che in relazione all’idoneità di Jason Tomane tutti i passaggi necessari sono stati seguiti correttamente. Come per tutte le questioni di ammissibilità, il caso è stato esaminato dalla World Rugby Rules Commission, che ha notato e sostenuto le circostanze eccezionali che hanno portato il giocatore a rimanere fuori dal paese più del tempo consentito”.
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