Diversi nodi ancora da sciogliere, tra le querelle con le Fiamme Oro, i tanti mediani di mischia, le poche scelte in mezzo al campo
L’avvento dei playoff dello United Rugby Championship significa che la stagione 2022/2023 è ancora piuttosto lontana.
La polvere si è posata da poco sull’annata delle Zebre, ma si sa: i piani per il futuro non si fanno mai troppo presto e a Parma sembra muoversi qualcosa. C’è aria di novità, con 12 giocatori che lasceranno il club ufficialmente solo alla fine di questo mese ma che, in pratica, lo hanno già fatto e diversi nuovi arrivi, improntati soprattutto a portare in franchigia alcuni fra i profili più interessanti del Top10 e iniettare un po’ di esperienza tramite il reclutamento di giocatori stranieri non di primo piano, ma con una carriera variegata alle spalle.
La rivoluzione dello staff tecnico non è ancora completa: Fabio Roselli ed Emiliano Bergamaschi rimarranno a bordo nei ruoli con i quali hanno concluso la stagione e Aldo Birchall, entrato a far parte del gruppo di allenatori nella parte finale dell’annata sportiva, dovrebbe essere confermato. Al trio, si dice, si aggiungerà un quarto allenatore che dovrebbe prendersi maggior cura dell’attacco e del reparto dei trequarti.
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In questo momento la rosa 2022/23 delle Zebre conta 44 elementi, contro i 48 che vi erano all’inizio della stagione scorsa, integrati poi dall’arrivo di Taina Fox-Matamua, di Liam Mitchell, di alcuni permit player dal Top10 e dalla coppia di transfughi del Benetton formata da Franco Smith jr. e da Lorenzo Pani.
Da un punto di vista numerico la rosa sembra corta in particolare sul lato di destra della prima linea, dove il trio di giovanissimi formato da Matteo Nocera, Ion Neculai e Muhamed Hasa avrebbe bisogno di essere rinfoltito, anche se è pur vero che il pilone della nazionale under 20 Riccardo Genovese è stato aggregato alla franchigia come membro dell’Accademia. Nocera, inoltre, è uno degli 8 giocatori coinvolti nella querelle tra Zebre e Fiamme Oro, sulla quale per il momento tutto tace.
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Il reparto dei trequarti, mediana esclusa, conta attualmente 10 giocatori. Dodici se si fa conto sulla permanenza di Smith jr. e Pani, ma con le incognite legate ai destini dei due poliziotti, D’Onofrio e Biondelli. All’inizio della scorsa stagione centri, ali ed estremi erano 14.
In particolare in mezzo al campo l’aggiunta del solo Damiano Mazza non sembra sufficiente. L’arrivo di Matteo Moscardi, vociferato in settimana, porterebbe un numero 13 giovane e di qualità in rosa per dare qualche alternativa in più rispetto al solo Cronjé, l’unico secondo centro vero e proprio in gruppo. Ci si attendeva che Moscardi, classe 2000 che a livello under 20 era considerato una vera e propria stella (fu portato al Sei Nazioni di categoria quando era ancora un under 18), potesse salire prima alla ribalta delle franchigie, magari in direzione Treviso, ma 40 presenze e 2338 minuti di Top10 più tardi il momento sembra maturo.
Sul fronte esuberi, invece, il numero dei mediani di mischia sembra destinato ad essere ritoccato. Il contratto di Chris Cook scade il 30 giugno. Per ora non ci sono novità sul suo rinnovo, ma l’inglese non è neanche nella lista dei partenti. Se sembra improbabile un ritorno alle Fiamme Oro dell’Azzurro Alessandro Fusco, sui social è emerso il rumor di un possibile arrivo a Parma di Gonzalo Garcia, il numero 9 del Valorugby convocato da Michael Cheika per i test estivi dell’Argentina. Con Marcello Violi sotto contratto fino al 2023, Ratko Jelic appena salito a bordo e Nicolò Casilio da poco rinnovato, l’aggiunta di un ulteriore profilo sembra difficile, a meno che non si debba fare a meno di qualcuno.
Il destino dei giocatori delle Fiamme Oro sembra cruciale anche in seconda e terza linea. Se Stoian, Bianchi e Licata rimanessero in franchigia, allora la rosa delle Zebre sarebbe ben coperta in entrambi i ruoli, con 6 seconde e 10 terze all’attivo. Altrimenti, si dovrà tornare a lavorare per rinfoltire il pacchetto.
Infine, oltre alla questione numerica c’è quella, forse più grande e cogente, che è quella qualitativa. Assumendo che Fabio Roselli riesca a proseguire nel migliore dei modi il buon lavoro fatto intravedere nel finale di stagione, dove può arrivare una rosa come quella attuale delle Zebre? I 44 di oggi sono migliori dei 48 di 10 mesi fa, date le partenze di Fischetti, Giammarioli, Zilocchi e gli addii dei senatori? In fondo, anche un anno fa si parlava di una rosa giovane e mai così italiana. Diciassette sconfitte più tardi sappiamo che non basta per arrivare a qualche risultato.
Le Zebre 2022/23
Piloni sinistri
Daniele Rimpelli (’97)
Alessio Sanavia (’96)
Paolo Buonfiglio (’95)
Juan Pitinari (’95)
Tallonatori
Jacques du Toit (’93)
Luca Bigi (’91)
Giampietro Ribaldi (’97)
Marco Manfredi (’97)
Pilone destro
Matteo Nocera (’99)
Ion Neculai (’01)
Muhamed Hasa (’01)
Seconde linee
Cristian Stoian (’99)
Dennis Visser (’93)
Leonard Krumov (’96)
Gabriele Venditti (’97)
Andrea Zambonin (’00)
David Sisi (’93)
Terze linee
Taina Fox-Matamua (’97)
Iacopo Bianchi (’98)
Giovanni Licata (’97)
MJ Pelser (’98)
Liam Mitchell (’95)
Johan Meyer (’93)
Luca Andreani (’01)
Junior Potu Leavasa (’95)
Guido Volpi (’95)
Davide Ruggeri (’99)
Mediani di mischia
Alessandro Fusco (’99)
Ratko Jelic (’00)
Nicolò Casilio (’98)
Marcello Violi (’93)
Mediani di apertura
Carlo Canna (’92)
Antonio Rizzi (’98)
Tim O’Malley (94)
Centri
Damiano Mazza (’99)
Enrico Lucchin (’95)
Erich Cronjé (’97)
Tommaso Boni (’93)
Triangolo allargato
Jacopo Trulla (’00)
Michelangelo Biondelli (’98)
Giovanni D’Onofrio (’98)
Junior Laloifi (’94)
Pierre Bruno (’96)
Simone Gesi (’01)
Lorenzo Calamai
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