Dopo 5 anni la franchigia di Dublino rimarrà senza trofei in questa stagione
Dovevano essere le vittime sacrificali del fine settimana, invece sono in finale dello United Rugby Championship: con una grande prova i Bulls hanno battuto il Leinster 26-27 a Dublino nella prima semifinale, eliminando i grandi favoriti per la vittoria finale.
Un piccolo capolavoro sportivo quello degli uomini di Jake White, che condannano la franchigia irlandese alla prima stagione senza trofei da 5 anni a questa parte. Per capire la portata dell’impresa e del lavoro compiuto dalla squadra sudafricana durante l’anno, basti pensare che le due squadre si erano incontrare nella prima giornata di questo URC. Era finita 31-3 per il Leinster. I Bulls hanno ripresentato all’RDS 12/15 di quella formazione, finendo stavolta sul lato vittorioso del tabellino. Non solo: lo hanno fatto con lo svantaggio di appena 6 giorni di riposo dopo il tostissimo quarto di finale che gli ha visti battere gli Sharks all’83’.
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La prima meta del match l’hanno marcata i padroni di casa con Dan Sheehan. Il tallonatore ha raccolto un pallone vagante dopo un grubber in profondità di Ross Byrne non controllato né dall’attacco né dalla difesa.
La risposta sudafricana è arrivata intorno al 20′: prima Canan Moodie ha perso il controllo schiacciando una meta sicura, ma sul calcio di punizione a 5 metri che ne è conseguito i Bulls hanno rispolverato una giocata da touch and go come non si vedeva dagli anni Novanta, con Johan Grobbelaar a schiacciare oltre la linea; poco dopo, i Bulls hanno avuto la forza di riportarsi sui 5 avversari a suon di cariche degli avanti, chiudendo l’azione con il solito, immarcescibile Marcell Coetzee.
Sul 17-7, il Leinster non si è scomposto, ed ha trovato la via per rimettersi in partita con Robbie Henshaw, a segno prima della pausa.
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Al 52′ l’evento che cambia il match: i Bulls costruiscono un drive devastante da rimessa laterale, Leinster è costretto a fermarlo con il fallo, ma questo costa una meta di penalità agli irlandesi e un cartellino giallo per il capitano James Ryan. I Bulls tornano a +10 e giocano con l’uomo in più.
Quando si arriva nell’ultimo quarto di gara, il Leinster spara tutto quello che ha per ricucire lo strappo: una spettacolare combinazione della linea arretrata, con il pallone toccato da tutti i trequarti, manda Rory O’Loughlin in meta alla bandierina. Johnny Sexton fallisce la difficile, ma importante trasformazione dall’angolo, consentendo ai Bulls di rimanere davanti di 5.
Cinque punti che si trasformano in 8 quando il solito Morné Steyn, come una sentenza, centra i pali al 76′: un calcio facile su un tenuto a terra degli irlandesi che provavano a risalire il campo per cercare la meta del sorpasso.
Andati oltre il break, i sudafricani hanno ottenuto la vittoria nonostante la meta allo scadere di Cian Healy.
Leinster: 15 Jimmy O’Brien, 14 Jordan Larmour, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Rory O’Loughlin, 10 Ross Byrne, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Caelan Doris, 5 James Ryan (c), 4 Joe McCarthy, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Seán Cronin, 17 Cian Healy, 18 Michael Ala’alatoa, 19 Ross Molony, 20 Ryan Baird, 21 Luke McGrath, 22 Johnny Sexton, 23 Ciarán Frawley
Marcatori Leinster
Mete: Sheehan (9), Henshaw (32), O’Loughlin (70), Healy (80)
Trasformazioni: Byrne (9, 32), Sexton (80)
Calci di punizione:
Bulls: 15 Canan Moodie, 14 David Kriel, 13 Cornal Hendricks, 12 Harold Vorster, 11 Madosh Tambwe, 10 Chris Smith, 9 Zak Burger, 8 Elrigh Louw, 7 Arno Botha, 6 Marcell Coetzee (c), 5 Ruan Nortje, 4 Walt Steenkamp, 3 Mornay Smith, 2 Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp
A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Simphiwe Matanzima, 18 Robert Hunt, 19 Janko Swanepoel, 20 WJ Steenkamp, 21 Embrose Papier, 22 Morne Steyn, 23 Kurt-Lee Arendse
Marcatori Bulls
Mete: Grobbelaar (19), Coetzee (24), penalty try (52)
Trasformazioni: Smith (19, 24)
Calci di punizione: Smith (13), Steyn (76)
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