Il mondo del rugby piange Phil Bennett leggendaria apertura del Galles e British and Irish Lions

Si è spento a 73 anni dopo una lunga malattia uno dei numeri 10 più iconici dell’era pre-professionismo

phil bennet

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Il mondo del rugby ha perso una delle sue stelle più brillanti. Si è spento a 73 anni dopo una lunga malattia Phil Bennett uno dei numeri 10 più iconici dell’era pre-professionismo.

Nato (anche rugbisticamente) a Felinfoel, piccolo paese del Galles, ha indossato per tutta la sua carriera la maglia del Llanelli esordendo con la nazionale gallese a 22 anni e rappresentandola per 29 volte dal 1969 al 1978 mettendo a segno ben 166 punti. Famoso e adorato dal pubblico per i suoi famosi “sidestep” Phil Bennett è stato un componente chiave di quella grande nazionale che vinse due Grandi Slam dell’allora Cinque Nazioni.

Non solo, prese parte anche a due tour dei British and Irish Lions, vincendo la serie con gli Springboks. Nel primo, in Sudafrica nel 1974, fu il miglior realizzatore delle 4 sfide con 26 punti, nel secondo, in Nuova Zelanda nel 1977, fu addirittura il capitano della spedizione britannica.

Indimenticabile il suo contributo con la maglia dei Barbarians nella meta più famosa e, a detta di molti, più bella della storia della storia del rugby, nota come “that try”. Fu proprio Phil Bennet a recuperare nei propri 22 il pallone calciato dagli All Blacks e a dare il via, con una serie di finte ubriacanti, all’azione che portò Gareth Edward al mitico tuffo oltre la linea bianca.

The Greatest Try of All Time, 1973 All Blacks – Barbarians: “that try”

Ad entrare nella leggenda del rugby, oltre alle sue imprese con il pallone, resterà anche il famoso discorso motivazionale che fece nello spogliatoio del Galles nel 1977 prima di affrontare l’Inghilterra quando disse ai suoi compagni: “Guardate cosa hanno fatto questi bastardi al Galles. Hanno preso il nostro carbone, la nostra acqua, il nostro acciaio. Comprano le nostre case e ci abitano per due settimane all’anno. Cosa ci hanno dato? Assolutamente niente. Siamo stati sfruttati, violentati, controllati e puniti dagli inglesi – ed ecco con chi giocheremo questo pomeriggio.” Per la cronaca quel Galles vinse 14-9 con mete di Gareth Edwards e J. P. R. Williams.

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