A Twickenham finisce 15-12, dopo 80 minuti tiratissimi
Una finale tiratissima, tesa, e alla fine decisa da un drop di Freddie Burns, che a tempo quasi scaduto si è preso tutta la responsabilità di questa partita sulle spalle, e ha scaricato l’ovale in mezzo ai pali per il 15-12 che riporta il titolo inglese a Leicester dopo 9 anni di assenza. I Saracens hanno giocato la loro partita: solida, sporca quando necessario, ma non è bastato. La Premiership 2021-22 è vinta dei Leicester Tigers.
In un Twickenham strapieno, Farrell mostra subito di avere il piede caldo e al 4′ mette dentro i primi 3 punti della finale Il gioco al piede, come preventivabile, è il vero protagonista della prima parte del match.
Dopo il 3-0 la partita per un po’ non si smuove, con tanta lotta in mezzo al campo: al 20′ Ford ha l’opportunità di cogliere il pali dalla piazzola, ma manca il bersaglio e pochi minuti dopo si infortuna, ed è costretto a lasciare il campo in lacrime e tra gli applausi di Twickenham. Al suo posto Burns.
Al 25′ però si ripropone quello che è stato il vero tallone d’Achille della stagione dei Saracens: l’indisciplina. Davies va a placcare Montoya solo di spalla e viene ammonito. La risposta dei Tigers è immediata: break di Steward che trova il sostegno di Ashton, si arriva a un passo alla linea di meta e gli avanti fanno il resto, con Liebenberg. Burns trasforma per il 7-3.
Ad accorciare, e a far respirare un po’ i Saracens in questo momento di difficoltà, ci pensa Daly col suo classico piazzato da metà campo. Poi al 32′ Farrell rischia la frittata, facendosi ribattere un calcio di liberazione, ma i Tigers non riescono ad approfittarne. Si riparte da una mischia ai 5 metri per i Saracens, che però crollano e regalano un penalty agli avversari: Genge decide di giocare alla mano, poi arriva la potente carica di Wiese che marca la seconda meta.
Quando i Saracens tornano in 15, si ritrovano sotto 12-6, ed è con questo punteggio che si va negli spogliatoi. Nella ripresa entra anche Lozowski, ma sono i Tigers a partire forte, anche se Burns grazia i Saracens mancando un piazzato che avrebbe portato i suoi sopra il break.
I primi 20 minuti, con tanto possesso Leicester, non portano risultati, e quando i Saracens vanno dall’altra parte conquistano altri 3 punti. Al 73′ arriva l’occasione che può cambiare la partita: buco di Christie che sorprende la difesa dei Tigers, Steward salva con un bel placcaggio ma l’azione dei Sarries continua. Billy Vunipola sfonda e viene placcato di spalla da Scott, ammonito. Farrell opta per i 3 punti facili e pareggia: 12-12.
Il finale assume i contorni dello psicodramma, perché i Saracens hanno addirittura la possibilità di portare a casa il titolo, dopo aver rincorso per tutta la partita. I punti però non arrivano, e quando i Tigers recuperano palla i tempi supplementari sembrano ormai scontati. L’ultimo possesso è gestito con magistrale oculatezza da Ben Youngs, che quando mancano 20 secondi scarica dietro per il drop di Freddie Burns: la frustata è perfetta, e l’ovale va in mezzo ai pali, con Twickenham che esplode.
C’è tempo ancora per il calcio d’inizio dei Saracens, che però non riescono a riconquistare il possesso. Burns butta fuori il pallone e Barnes fischia la fine. I Leicester Tigers sono campioni d’Inghilterra.
Francesco Palma
Il tabellino di Leicester Tigers-Saracens
Leicester Tigers: 15 Steward; 14 Ashton, 13 Moroni, 12 Porter, 11 Potter; 10 Ford, 9 Wigglesworth; 1 Genge (cap), 2 Montoya, 3 Cole, 4 Chessum, 5 Green, 6 Liebenberg, 7 Reffell, 8 Wiese.
A disposizione: 16 Clare, 17 Leatigaga, 18 Heyes, 19 Wells, 20 Martin, 21 Youngs, 22 Burns, 23 Scott.
Mete: Liebenberg 27′, Wiese 36′
Trasformazioni: Burns 28′
Punizioni:
Drop: Burns 80′
Saracens: 15 Goode; 14 Malins, 13 Daly, 12 Tompkins, 11 Maitland; 10 Farrell (cap), 9 Davies; 1 Mako Vunipola, 2 George, 3 Koch, 4 Itoje, 5 Isiekwe, 6 McFarland, 7 Earl, 8 Billy Vunipola
A disposizione: 16 Pifeleti, 17 Mawi, 18 Clarey, 19 Wray, 20 Christie, 21 Van Zyl, 22 Taylor, 23 Lozowski
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Farrell 4′, 62′, 76′, Daly 31′
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