La vicenda che risale alla fine del 2021 è emersa dopo una sospensione di 30 giorni resa nota solo qualche giorno fa
Una storia che c’entra poco col rugby, e molto con la quotidianità – purtroppo – che comincia tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, quando arriva alla Conferedazione Brasiliana Rugby union (CBRu) una denuncia nei confronti di un arbitro, accusato di aver diffuso foto intime di alcune rugbiste con le quali aveva avuto una relazione.
La CBRu aveva inizialmente optato per una sospensione interna di soli 30 giorni, resa pubblica soltanto il 15 giugno (quindi molto tempo dopo aver scontato la “pena”) con un comunicato stampa, nella quale veniva confermata la condotta del direttore di gara.
Cosa è successo però tra l’inizio del 2022 e l’annuncio ufficiale della Federazione? Una compagna di squadra di una delle vittime, che ha chiesto di rimanere anonima, ha raccontato a OnRugby che la voce di quanto commesso da questo arbitro si era diffusa tramite Instagram.
Infatti, un profilo falso aveva inviato a vari club di rugby brasiliani le stesse informazioni che stiamo pubblicando in questo articolo, insieme ad alcuni screenshot che attestavano la diffusione di queste foto. In una delle quali, addirittura, ci sarebbe l’arbitro intento a scattare un selfie con una ragazza distesa di spalle dietro di lui, che quindi non poteva vedere il partner mentre scattava la foto.
Inoltre, sempre stando a quanto appreso da fonti vicine a OnRugby, il direttore di gara in questione è stato impegnato il 10 e 11 giugno nel campionato sudamericano di rugby, svoltosi a Saquarema, Rio de Janerio. Una competizione durante la quale sarebbe stata presente anche una delle vittime: ciò sarebbe confermato da una foto pubblicata dalla stessa Federazione, nella quale si vede l’intera squadra arbitrale impegnata nell’evento.
Non è dato sapere se effettivamente questo direttore di gara abbia poi arbitrato una delle sue vittime, ma quel che è certo è che dopo la sospensione di 30 giorni è tornato a dirigere dei match femminili, alcuni dei quali nello stesso campionato in cui una di queste ragazze era presente.
Le vittime, che finora sono rimaste anonime, stanno cercando di intraprendere delle azioni sia civili che penali, affinché possa essere fatta giustizia.
Francesco Palma
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