Ruzza e Padovani i migliori, ottimo esordio per Neculai. Mediana da rivedere
L’Italia vince, con grande fatica, la prima partita del suo tour estivo, battendo il Portogallo per 38-31 a Lisbona. Decide una meta tecnica del finale, dopo 80 minuti di altalena. Ecco le pagelle di Portogallo-Italia.
Ange Capuozzo 6 – Di palloni giocabili a disposizione ne ha veramente pochi. Bravo a salvare su Marques dopo che il portoghese aveva ribattuto il calcio di Fusco.
Jacopo Trulla 5 – In difesa i portoghesi lo mandano da una parte all’altra. In attacco è volenteroso, ma non trova sbocchi e a volte si isola.
Ignacio Brex 6.5 – Solita partita di solidità. Nel secondo tempo dà il via alla pressione azzurra, quando dopo il calcio di Padovani costringe i portoghesi ad annullare nella propria area di meta.
Leonardo Marin 5.5 – La combina grossa con un placcaggio da giallo (forse anche “arancione”) su Marta, che costa 7 punti agli azzurri. Si fa perdonare con la marcatura del 10-10, ma perde l’impatto con l’ala portoghese sulla terza meta.
Edoardo Padovani 7.5 – È il migliore degli azzurri per qualità e quantità di lavoro. Tiene in piedi il triangolo allargato ed è tra i più pericolosi in attacco. Inoltre, e forse è la cosa ancora più importante, mette dentro un pallone pesantissimo che vale 2 punti e il pareggio sul 31-31. Edo c’è, anche oggi.
Giacomo Da Re 4.5 – Dispiace sempre quando un esordiente non riesce ad incidere, ma a Lisbona purtroppo è mancato completamente il suo apporto. Nel secondo tempo rimette a posto il piede e sigla punti importanti per la rimonta, ma il cartellino giallo preso in quel momento della partita rischiava di mettere seriamente nei guai gli azzurri.
Alessandro Fusco 5 – Croce e delizia. Ispira e segna la prima meta azzurra, ci mette ritmo e voglia, ma spesso si fa prendere la mano ed esagera, e a inizio secondo tempo rischia il disastro facendosi stoppare da Marques. Se vuole essere il titolare della Nazionale deve trovare continuità di rendimento negli 80 minuti.
Renato Giammarioli 5 – Da uno come lui, contro una squadra fisicamente non eccezionale come il Portogallo, ci si aspettava che facesse sfracelli in mezzo al campo.
Michele Lamaro 5 – Il fatto che nel primo tempo sbagli qualche placcaggio rappresenta di per sé una notizia. Non è sul pezzo come al solito, anche palla in mano, e nella ripresa alcune scelte tattiche (come da lui stesso ammesso) lasciano a desiderare.
Giovanni Pettinelli 6 – Solita prestazione di sostanza. Non sarà appariscente, ma partite così si vincono anche grazie ai giocatori come lui.
Andrea Zambonin 5.5 – Bene in rimessa laterale, specialità della casa. Da rivedere in mezzo al campo, dove soffre i ritmi dei portoghesi.
David Sisi 6 – Mezzi fisici notevoli e buona intelligenza rugbistica. Nell’occasione si affida, giustamente, alle cose semplici, ma può fare molto di più.
Simone Ferrari 5 – Partita di sofferenza in mischia ordinata, dove Fernandes lo mette in grande difficoltà. Si vede poco in mezzo al campo.
Hame Faiva 5.5 – Al lancio non è mai stato un fenomeno, e il vento forte non lo aiuta, ma da uno della sua esperienza ci si aspetta sempre qualcosa di più.
Danilo Fischetti 6.5 – Hasse-Ferreira gli tiene testa nel primo tempo, poi nella ripresa il neo-acquisto dei London Irish fa la differenza e rimette a posto le cose.
Dalla panchina:
Gianmarco Lucchesi 6.5 – Entra molto bene e garantisce lucidità in tutto ciò che fa. Punito – forse ingiustamente – da Hollie Davidson durante l’assalto con la mischia ordinata.
Cherif Traoré 6.5 – Dieci minuti di fisicità, culminati con una meta che vale tantissimo. Da impact player dice sempre la sua.
Ion Neculai 7 – Ci mette un po’ per prendere le misure a un ottimo Fernandes in mischia, ma poi le cose filano per il verso giusto fino all’80’. In mezzo al campo fa esattamente quello che serviva per dare avanzamento agli azzurri, e nel finale e tra i migliori.
Marco Fuser 6 – Più concreto rispetto a Sisi, mette ordine in una partita che i portoghesi hanno volutamente reso disordinata.
Federico Ruzza 7.5 – Impatto devastante sulla partita: entra e dopo un minuto è il protagonista della meta di Padovani. In rimessa laterale è una garanzia nonostante il forte vento. Anche quando parte dalla panchina è un elemento imprescindibile, per leadership e caratura tecnica.
Manuel Zuliani 6 – Buono l’impatto nel secondo tempo, nel momento più difficile dell’Italia. Se gli infortuni lo lasciano finalmente in pace, può fare un bel tour estivo.
Manfredi Albanese 6 – Dà ordine nel momento in cui serve calma e lucidità. Nel finale rischia la frittata col tempo scaduto, ma è vittima del marasma generale, e per fortuna va tutto per il meglio.
Marco Zanon 6 – Entra tardi, quando l’Italia ha già un passo diverso, ma lui fa sempre bene il suo lavoro. Da impact player, come a Cardiff, funziona, ma meriterebbe un po’ di minuti in più.
Le pagelle del Portogallo
Nuno Sousa Guedes 8, Vincent Pinto 6.5, Jose Lima 6, Tomas Appleton 6.5, Rodrigo Marta 7, Jeronimo Portela 7, Samuel Marques 7.5, Rafael Simoes 6.5, Thibault Freitas 6.5, Joao Granate 5.5, Josè Madeira 5, Steevy Cerqueira 5, Diogo Hasse-Ferreira 5.5, Mike Tadjer 6, Francisco Fernandes 7
David Costa s.v., Nuno Mascarenhas s.v., Antonio Prim 5.5, Duarte Torgal 5.5, Rafaelle Storti 6
Francesco Palma
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