I poli di sviluppo per la formazione congiunta Fir/Club

Il 1 luglio partirà ufficialmente il nuovo progetto tecnico congiunto per il rugby d’elite

I poli di sviluppo per la formazione congiunta Fir/Club

I poli di sviluppo per la formazione congiunta Fir/Club ph. Sebastiano Pessina

Il 1 luglio partirà ufficialmente il nuovo progetto tecnico congiunto per il rugby d’elite, con sette poli di sviluppo (più un progetto sperimentale aggiuntivo) ufficializzati dal Consiglio Federale.

I poli di sviluppo per la stagione 2022/23 sono Parabiago, Lumezzane, Rovigo, Parma, Jesi e Pesaro, Livorno, Firenze e Prato. Ad essi si aggiunge, come progettualità speciale, il Polo di Sviluppo del Romagna.

Questi poli rappresenteranno il primo passo del nuovo percorso tecnico della Federazione “che mira a trasferire verso i club e la base le competenze acquisite nel corso degli anni che hanno caratterizzato la progettualità delle Accademie, oltre a perfezionare – attraverso i Centri di Formazione e le Accademie di Benetton e Zebre – il percorso dei migliori talenti verso l’alto livello, completandone la formazione in un contesto adeguato e rispondente alle esigenze di maturazione imposte dal rugby internazionale d’elite” si legge nel comunicato della Federazione Italiana Rugby.

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L’obiettivo è quello di accrescere e aumentare il livello di interazione tra i Club dello stesso territorio, ponendo al centro la formazione dei giocatori, garantendo un monitoraggio più ampio e capillare dei talenti del territorio attraverso un costante e sinergico rapporto tra i tecnici federali e quelli dei Club presso cui i Poli hanno sede: l’attività dei Poli è prodromica a quella dei i Centri di Formazione U18/U19 di Milano e Roma, ed al passo successivo costituito dalle Accademie U20/U23 di Benetton Rugby e Zebre Rugby Club, dove i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio percorso.

Soddisfatto anche il Direttore Tecnico della Fir, Daniele Pacini: “Coinvolgere e contribuire all’evoluzione dei nostri Club sotto il profilo delle competenze formative è un passo cruciale per garantire continuità alla crescita dei nostri migliori giovani da un lato e dell’intero movimento dall’altro”

“I Poli di Sviluppo – continua Pacini – mettono i Club identificati, e tutte le Società partecipanti al massimo campionato Peroni TOP10, nella condizione di lavorare insieme sul territorio e di farlo in sinergia con personale tecnico di FIR per una condivisione delle competenze, ampliando l’area di intervento ed il numero di atleti potenzialmente coinvolti nel percorso di formazione e specializzazione, ampliando la base della selezione e innalzando in prospettiva il livello qualitativo di un più ampio numero di atleti per il movimento”.

“Siamo entusiasti della direzione presa dal progetto, che conterà sulla supervisione di German Fernandez quale Responsabile dell’Alto Livello giovanile e dalla possibilità di consolidare ulteriormente il rapporto tecnico tra la Federazione ed i Club, che costituiscono un asset strategico per il rugby italiano e per la sua crescita”.

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