Italia: con la Romania un’occasione per mandare un messaggio

Serve una reazione per preparare al meglio la gara contro la Georgia

Toa Halafihi sarà in campo dal primo minuti per l’Italia contro la Romania – ph. Sebastiano Pessina

Dopo una prestazione molto deludente all’Estadio do Restelo di Lisbona, l’Italia è chiamata al riscatto a Bucarest contro la Romania.

La temperatura dovrebbe essere superiore ai 30°C, con una buona percentuale d’umidità, a rendere più complicato un incontro che gli Azzurri hanno la necessità di vincere in maniera convincente.

Negli ultimi, sporadici incontri, la nostra nazionale ha sempre teso a sottovalutare i rivali dell’Europa orientale, finendo per portare a casa vittorie stiracchiate di ben poca soddisfazione. Fu così alla Rugby World Cup 2015, quando dopo aver segnato 4 mete in 46 minuti gli Azzurri chiusero subendo 19 punti in 15 minuti. Fu così nel 2007, al mondiale francese, quando strapparono un 24-18 davvero risicato a Marsiglia.

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Oggi fra le due formazioni corrono tre posizioni nel ranking, ma il peso specifico dell’Italia ambisce ad essere ben più alto di quanto la quattordicesima posizione dica. L’ora è giunta per trasformare questa ambizione in realtà.

Kieran Crowley ha ruotato i suoi uomini in maniera robusta, dando a tutti la chance di mettersi in mostra (Pietro Ceccarelli sarà l’unico azzurro a non essere sceso in campo nelle prime due gare, a causa di un acciacco fisico), ma il XV che si presenta ai nastri di partenza per la gara di venerdì sera ha tutte le qualità per imporsi in maniera importante su un avversario che peraltro si presenta non esattamente al massimo delle proprie possibilità.

Due gli aspetti sui quali cambiare marcia immediatamente: l’attitudine per giocare un test di livello internazionale, visto che tutto va ottenuto e dimostrato su ogni campo da rugby; una fase offensiva più paziente e fiduciosa nelle capacità dei propri interpreti, in particolare tra gli avanti.

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Paradossalmente, la sfida contro la Romania può essere più congeniale all’Italia, che a Lisbona ha sofferto la spregiudicatezza e le qualità di saper giocare negli spazi del Portogallo. Una qualità che i padroni di casa a Bucarest non hanno: all’Arcul de Triumf si predilige un rugby fisico, diretto, costruito sul pacchetto di mischia. Il pack azzurro però è di un gradino superiore, servirà dimostrarlo nell’area del contatto, in attacco e in difesa, con la volontà di imporsi nello scontro.

All’Italia serve una prestazione assertiva. Una vittoria che metta in chiaro le cose e che mandi un messaggio a tutti, dentro il gruppo azzurro e verso l’esterno: l’Italia è di un altro livello ed è pronta a dimostrarlo. Indirizzo principale: Ajarabet Arena, Batumi, Georgia.

Lorenzo Calamai

Romania: 15 Marius Simionescu, 14 Mihai Lamboiu, 13 Taylor Gontineac, 12 Hinckley Vaovasa, 11 Adrian Apostol, 10 Florin Vlaicu, 9 Gabriel Rupanu, 8 Mihai Macovei (C), 7 Dragos Ser, 6 Vlad Neculau, 5 Marius Antonescu, 4 Marius Iftimiciuc, 3 Victor Leon, 2 Tudor Butnariu, 1 Vasile Balan
A disposizione: 16 Iulian Hartig, 17 Alexandru Savin, 18 Alexandru Gordas, 19 Andrei Toader, 20 Kamil Sobota, 21 Florin Surugiu, 22 Alexandru Bucur, 23 Sioeli Lama

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani (C), 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Pierre Bruno, 10 Tommaso Allan, 9 Alessandro Garbisi, 8 Toa Halafihi, 7 Manuel Zuliani, 6 Federico Ruzza, 5 Marco Fuser, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Cherif Traoré, 18 Ion Neculai, 19 David Sisi, 20 Michele Lamaro, 21 Renato Giammarioli, 22 Manfredi Albanese, 23 Paolo Garbisi

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