Nemer e Zanon i migliori. Gran ritorno di Menoncello, esordio da incorniciare per Alessandro Garbisi
L’Italia esce fuori alla distanza e vince 45-13 contro la Romania, a Bucarest, nel secondo dei tre test match del suo tour estivo. Dopo una prima mezz’ora difficile, gli azzurri fanno la differenza nel finale di primo tempo, e nella ripresa si scatenano. Un bel segnale in vista della Georgia.
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Le pagelle di Romania-Italia:
Ange Capuozzo 6 – Ha qualche pallone giocabile in più rispetto a Lisbona, ma in mezzo ai colossi romeni fa fatica a trovare gli spazi a cui ci ha abituato. Trova un bel guizzo sulla seconda meta di Menoncello. In generale, sembra abbastanza stanco. Forse una giornata di riposo l’avrebbe meritata.
Pierre Bruno 7 – Nel primo tempo non tocca praticamente palla, ma nella ripresa si scatena. Propizia la meta di Garbisi con una finta che lascia di sasso i romeni, e nel finale ne sfiora una personale da cineteca. Bene anche in difesa, ed è un bel segnale. Da migliorare però la ricezione sulle palle alte.
Tommaso Menoncello 7.5 – Due partite, tre mete. Ritorna in azzurro dopo l’infortunio che lo aveva costretto a saltare quasi tutto il Sei Nazioni, e lo fa con una partita di grande qualità.
Marco Zanon 8 – Utilizzato da centro “ariete”, trova sempre l’avanzamento a contatto e non risente della fisicità dei suoi avversari. La meta è la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola.
Edoardo Padovani 6 – La prima da capitano non si scorda mai. Non si vede molto in mezzo al campo, ma come sempre garantisce solidità nel triangolo allargato e nel gioco piede.
Tommaso Allan 7 – Bentornato. Mette ordine in mezzo al campo, soprattutto quando l’Italia va in confusione nella prima mezz’ora, e come sempre il numero di errori palla in mano è prossimo allo zero. Trova la meta con un bel movimento e la solita velocità, gli errori dalla piazzola però gli costano un mezzo voto in meno.
Alessandro Garbisi 7.5 – Esordio da incorniciare per il giovane mediano di mischia: ritmo, piede e lucidità. Bene il sostegno a Bruno per la prima meta di una carriera azzurra che si spera sia lunga e piena di successi.
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Toa Halafihi 6.5 – Non è al meglio, ma fa strada quando serve. Il suo fisico e capacità di avanzamento restano qualità dalle quali l’Italia non può prescindere.
Manuel Zuliani 7.5 – Fa capire subito che aria tira conquistando il primo turnover del match. È tra i migliori nella fase più difficile della partita, quando poi le cose migliorano non cala e fa il suo fino alla fine.
Federico Ruzza 7 – A Lisbona aveva contribuito a rimetterla in piedi, contro la Romania è protagonista con tanto lavoro con e senza palla. Uno dei giocatori più intelligenti rugbisticamente a disposizione di Crowley.
Marco Fuser 6 – Non brillantissimo, ma tira fuori la solita partita onesta.
Niccolò Cannone 6.5 – Qualche ingenuità nella prima mezz’ora, ma quando carica in mezzo al campo fa sempre strada. Ottimo il movimento per la meta targata pilone-tallonatore-seconda linea.
Simone Ferrari 5.5 – Fa meno fatica rispetto al Portogallo, ma non è ancora il Ferrari che conosciamo.
Gianmarco Lucchesi 6 – Parte malissimo al lancio, poi col passare dei minuti rimette a posto la precisione. Partecipa con un ottimo sostegno alla meta di Cannone.
Ivan Nemer 8 – Quest’anno ha fatto il pilone destro, il sinistro, il tallonatore e ora pure il flanker. Balla e fa ballare il tango alla difesa romena in occasione della meta di Cannone, con un break da trequarti consumato. Sempre più sorprendente.
Dalla panchina:
Giacomo Nicotera 7 – Più consistente rispetto a Lucchesi, si toglie anche la soddisfazione della prima meta in azzurro. Bene al lancio e in mezzo al campo.
Cherif Traoré 5.5 – Soffre nel finale la mischia ordinata romena. È forte e ha potenzialità, ma deve trovare la giusta continuità. Un po’ ingenuo nel fallo che consente alla Romania di giocare per la meta finale.
Ion Neculai 6 – In campo fa valere la sua fisicità, e visto l’avversario serviva. Da rivedere in mischia.
David Sisi 6 – Solita prestazione di sostanza.
Michele Lamaro 6 – Manca di poco l’offload per la possibile meta di Nicotera. Per il resto, un buon finale di partita e del meritato riposo dopo un anno in cui ha tirato la carretta a Treviso e in azzurro.
Renato Giammarioli 7.5 – Doveva riscattarsi dopo l’opaca prova di Lisbona, e ci riesce alla grande. Sempre avanzante, non si tira indietro se c’è da fare a sportellate e i romeni non lo fermano mai.
Manfredi Albanese 7 – A Lisbona aveva gestito bene una squadra in difficoltà. Qui ha più spazio per giocare e attaccare, e lo fa molto bene. Va rimesso un po’ a posto il piede dalla base.
Paolo Garbisi 7.5 – Entra e dà una scossa micidiale, e in coppia con Allan funziona.
Le pagelle della Romania: Marius Simionescu 5, Mihai Lamboiu 5, Taylor Gontineac 5.5, Hinckley Vaovasa 6, Adrian Apostol 6, Florin Vlaicu 7, Gabriel Rupanu 6, Mihai Macovei 5.5, Dragos Ser 6, Vlad Neculau 4.5, Marius Antonescu 7, Marius Iftimiciuc 7, Victor Leon 6.5, Tudor Butnariu 6.5, Vasile Balan 6.5
A disposizione: Iulian Hartig 6, Alexandru Savin 7, Alexandru Gordas 6.5, Andrei Toader 5, Kamil Sobota 5.5, Florin Surugiu 6.5, Alexandru Bucur 5, Sioeli Lama 5
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