Gli Azzurri segnano sette mete, doppietta per Tommaso Menoncello
A Bucarest la partita inizia con l’Italia che prova a prendere il comando delle operazioni, ma Padovani e compagni commettono diversi errori di trasmissione in particolare in rimessa laterale. Questo non fa altro che caricare i romeni che, al decimo, passano in vantaggio col piazzato di Vlaicu, che vale il 3-0.
I padroni di casa, trascinati dal pubblico si galvanizzano. Vlaicu, poco prima del quarto d’ora, ci riprova dalla piazzola: il calcio dell’apertura, da lontanissimo, incoccia sulla parte bassa dei pali non portando altri punti ai padroni di casa.
Al quarto d’ora un water break consente alle squadre di riprende fiato. Il restart dell’Italia è perfetto. Halafihi trova il modo di progredire e fare strada, la palla giunge al largo per Allan che assorbe la difesa e ricicla all’esterno per Menoncello: il giovane azzurro accelera andando oltre. E’ meta, Allan non converte prendendo anche lui il palo. Si va sul 3-5.
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Il match si stappa, gli azzurri sprecano una bella azione alla mano, la Romania scampato il pericolo torna in attacco guadagnando un’altra penalità. Vlaicu va per i pali: 6-5 al ventinciquesimo.
Scocca la mezz’ora, il gran caldo fa faticare i giocatori. Non c’è tanta lucidità. Al trentatreesimo altro water break. L’Italia ne esce ancora una volta meglio, Macovei e compagni commettono una serie di ingenuità che portano a un piazzato trasformabile da Allan, il quale però sbaglia da posizione favorevole.
Il numero dieci sa che ha qualcosa da farsi perdonare e allora al trentottesimo dopo aver fatto caricare gli avanti e aver sfruttato il grande ritmo del duo Halafihi-Alessandro Garbisi, raddrizza la corsa per eludere la guardia di un rivale e andare in meta. C’è anche la conversione per il 6-12.
Il primo tempo sembra tramontare, ma non è così. Sul calcio d’inizio della Romania, l’Italia ha ancora energia. Nemer riceve l’ovale, corre e crea il break: il pilone serve Lucchesi per superare il primo avversario, il tallonatore fa lo stesso per risolvere il problema dell’ultimo difensore trovando all’interno Cannone, pronto ad andare in mezzo ai pali. Il TMO dice che è tutto buono. Allan addiziona due punti importanti per il 6-19 che chiude i primi quaranta minuti di gioco.
In apertura di ripresa gli Azzurri colpiscono ancora: una bel pallone in avanzamento a metà campo frutta una superiorità numerica a destra che gli ospiti sfruttano con ottime mani. Pierre Bruno si invola sull’out di destra e, altruisticamente, fissa l’estremo concedendo all’accorrente Alessandro Garbisi l’opportunità di andare in meta al debutto.
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L’Italia non è perfetta. Sciupa qualche opportunità di troppo nei 22 metri avversari e, dopo la girandola dei cambi, perde un po’ di struttura nella propria forma offensiva. Tuttavia la Romania non è più in grado di essere pericolosa e, dopo aver respinto l’offensiva italiana, cede al 56′ ancora sulla fascia laterale destra, dove le belle mani di Capuozzo e Bruno liberano Menoncello per la doppietta personale.
Poco dopo l’Italia recupera il pallone nei propri 22 metri e dopo una serie di percussioni sull’asse della ruck allarga il gioco trovando campo libero: allunga la falcata Marco Zanon per la meta numero 6.
Negli ultimi 20 minuti l’Italia sperimenta il doppio playmaker con Paolo Garbisi al fianco di Tommaso Allan. L’ingresso di Albanese per il più giovane dei Garbisi, autore di un’ottima prova, contribuisce invece a una ulteriore scossa che porta Giacomo Nicotera a segnare da distanza ravvicinata al 68′.
La Romania si costringe a giocare gli ultimi 9 minuti in 14 per un cartellino rosso al numero 6 Vlad Neculau, colpevole di un placcaggio alto in ritardo su Allan, ma nonostante tutto le Querce hanno il cuore per dare la zampata finale alla partita: complice l’indisciplina azzurra, i rumeni si portano fino a 5 metri e l’esperto Florin Surugiu apre lo spazio all’interno per il pilone Alexandru Savin che segna la meta della bandiera.
L’Italia è ostinata e vuole dimostrare qualcosa: non si accontenta del risultato e prova a essere l’ultima squadra a segnare. Ottiene un calcio di punizione, va in rimessa laterale, organizza il drive, Albanese gioca con Bruno che mette a sedere un avversario ma viene portato fuori nel tentativo di schiacciare. Finisce 45-13.
Romania: 15 Marius Simionescu, 14 Mihai Lamboiu, 13 Taylor Gontineac, 12 Hinckley Vaovasa, 11 Adrian Apostol, 10 Florin Vlaicu, 9 Gabriel Rupanu, 8 Mihai Macovei (C), 7 Dragos Ser, 6 Vlad Neculau, 5 Marius Antonescu, 4 Marius Iftimiciuc, 3 Victor Leon, 2 Tudor Butnariu, 1 Vasile Balan
A disposizione: 16 Iulian Hartig, 17 Alexandru Savin, 18 Alexandru Gordas, 19 Andrei Toader, 20 Kamil Sobota, 21 Florin Surugiu, 22 Alexandru Bucur, 23 Sioeli Lama
Marcatori Romania
Mete: Savin (79)
Conversioni: Bucur (79)
Punizioni: Vlaicu (10, 24)
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Edoardo Padovani (C), 10 Tommaso Allan, 9 Alessandro Garbisi, 8 Toa Halafihi, 7 Manuel Zuliani, 6 Federico Ruzza, 5 Marco Fuser, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Cherif Traoré, 18 Ion Neculai, 19 David Sisi, 20 Michele Lamaro, 21 Renato Giammarioli, 22 Manfredi Albanese, 23 Paolo Garbisi
Marcatori Italia
Mete: Menoncello (16, 56), Allan (38), Cannone (40), Garbisi A. (45), Zanon (60), Nicotera (68)
Conversioni: Allan (39, 40, 45, 60)
Punizioni:
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