Un’ingenuità di un nervoso Biggar regala la vittoria agli Sprigboks, ma che partita dei gallesi
Partita incredibile al Loftus Versfeld di Pretoria, dove il Sudafrica l’ha spuntata soltanto a tempo scaduto con un calcio di Damien Willemse, che ha fissato sul 32-29 un match che il Galles – dopo essere stato in 14, in 13 e addirittura in 12 per un minuto – ha rischiato più volte di portare a casa. A decidere tutto è ancora una volta la scelta di calciare a 30 secondi dalla fine, aprendosi alla ripartenza dell’avversario. Il resto lo fa Dan Biggar, che con un avanti volontario consente agli Springboks di vincere la partita.
La cronaca
Come da copione, il Sudafrica la butta subito sul piano fisico, ma il primo squillo è del Galles: touche recuperata e Springboks clamorosamente scoperti al largo. I trequarti gallesi spostano il pallone, Liam Williams serve bene Rees-Zammit che ha le gambe per volare alla bandierina.
I sudafricani rispondono con l’altra specialità della casa: gli up&under, ma un po’ l’imprecisione di Jantjies, un po’ la bravura dei gallesi neutralizzano almeno inizialmente tutti i palloni alti. Ad allungare ulteriormente ci pensa Dan Biggar, che dalla linea dei 10 metri non ci pensa due volte e piazza un drop che entra di pochissimo, tanto che nessuno se ne accorge prima dell’intervento del TMO: 8-0 Galles.
Al 12′ il Sudafrica si aggiudica il primo round in mischia chiusa: Jantjies va per i pali da posizione difficile, e colpisce un clamoroso doppio palo. L’apertura si riscatta 5 minuti dopo con i primi 3 punti del suo match. Biggar risponde da metà campo per il 3-11, mentre Jantjies sbaglia un calcio facile e spreca l’occasione di tornare sotto il break.
Alla mezz’ora, dopo un assalto del Sudafrica, è ancora il Galles a marcare: rimessa gallese lunghissima oltre i 15 metri, Jantjies e Tompkins si scontrano nella contesa, Rees-Zammit ne approfitta, colpisce il pallone col piede e lo porta direttamente in meta.
Al 37′ arriva il primo break del Sudafrica, con il riciclo di Am per la corsa di Willemse che apre la strada e trova il sostegno di De Klerk: Biggar fa un miracolo e riesce a riprenderlo, poi però non rotola via dalla ruck e viene ammonito.
All’intervallo Nienaber cambia: dentro Le Roux come apertura, e fuori Jantjies. Il Sudafrica parte forte e sfrutta ancora l’indisciplina gallese per portarsi in zona rossa. Touche ai 5, e poi la maul fa il resto: drive devastante e Mbonambi marca la meta giusto prima di lasciare il campo a Malcom Marx per la solita staffetta. Willemse trasforma: 10-18.
Nemmeno il tempo di rimettere il pallone in gioco e si riprende con lo stesso copione: palla alta, stavolta di Willemse, e pressione di Am e Mapimpi che provoca un altro tenuto. Si torna nei 22: ancora una maul e il risultato e lo stesso con la meta di Malcom Marx, che si stacca al momento giusto e schiaccia: 15-18, con Willemse che stavolta non trova i punti supplementari.
Il Galles approfitta di un ingenuo sealing off sudafricano per allungare di nuovo sul 15-21. Gli Springboks, nel momento in cui devono completare la rimonta, perdono le redini del match. Il Galles in queste situazioni si esalta, tiene botta e al 63′ allunga oltre il break con un altro penalty di Biggar.
Nel momento più difficile del secondo tempo, gli Springboks trovano la fiammata. De Klerk innesca Louw che buca la difesa gallese e arriva ai 5 metri: tanti uomini assorbiti e al momento giusto Le Roux allarga su De Allende, che con uno splendido calcetto manda Kolbe in meta alla bandierina. Willemse mette dentro un calcio stupendo: 22-24. Dopo la meta, Amashukeli ammonisce Alun Wyn Jones per un fallo precedente.
Al 73′ Willemse trova il buco e il sostegno di Le Roux, che arriva un passo dalla linea di meta ma viene fermato dal gran placcaggio di Rees-Zammit, che però poi non lo lascia mai. Il fallo è evidente e l’ala viene ammonita: Galles in 13. Si va ancora in rimessa laterale, con la solita maul nella quale vanno dentro tutti, anche i trequarti, e alla fine arriva l’inevitabile meta tecnica, con Carre che viene quindi ammonito.
Il Galles, in 12, guadagna un calcio di punizione, per poi ritornare subito in 13 col rientro di Alun Wyn Jones. Dalla successiva rimessa succede l’incredibile, con Dewi Lake che trova la difesa Springboks incredibilmente scoperta dal lato aperto della maul e segna il 29-29. Biggar sfiora il lato esterno del palo e si resta in parità.
Nel finale, il Galles sceglie di non mantenere il possesso ma di calciare lungo. Il Sudafrica riparte dal fondo, ma lo fa bene, sfruttando anche i due uomini in più. Torna nella metà campo gallese e si ritrova tra le mani un regalo clamoroso, grazie all’avanti volontario di un Dan Biggar sempre più nervoso e insofferente. Willemse si carica sulle spalle la responsabilità del calcio, e lo mette dentro. Finisce 32-29 per il Sudafrica, che vince il primo test della serie.
Francesco Palma
Sudafrica: 15 Damian Willemse; 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi; 10 Elton Jantjies, 9 Faf de Klerk; 1 Ox Nche, 2 Bongi Mbonambi, 3 Frans Malherbe, 4 Eben Etzebeth, 5 Lood de Jager, 6 Siya Kolisi (c), 7 Franco Mostert, 8 Jasper Wiese.
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 Salmaan Moerat, 20 Elrigh Louw, 21 Kwagga Smith, 22 Herschel Jantjies, 23 Willie le Roux.
Mete: Mbonambi 47′, Marx 51′, Kolbe 67′, meta tecnica 75′
Trasformazioni: Willemse 48′, 67′
Punizioni: Jantjies 17′, Willemse 80′
Galles: 15 Liam Williams; 14 Louis Rees-Zammit, 13 George North, 12 Nick Tompkins, 11 Josh Adams; 10 Dan Biggar (c), 9 Kieran Hardy; 1 Gareth Thomas, 2 Ryan Elias, 3 Dillon Lewis, 4 Will Rowlands, 5 Adam Beard, 6 Dan Lydiate, 7 Tommy Reffell, 8 Taulupe Faletau.
A disposizione: 16 Dewi Lake, 17 Rhys Carre, 18 Tomas Francis, 19 Alun Wyn Jones, 20 Josh Navidi, 21 Tomos Williams, 22 Gareth Anscombe, 23 Owen Watkin.
Mete: Rees-Zammit 3′, 33′, Lake 78′
Trasformazioni: 33′
Punizioni: Biggar 20′, 55′, 63′
Drop: Biggar 9′
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