L’Australia in 14 fa il colpaccio: Inghilterra battuta 30-28

Tra cartellini, colpi proibiti e grandi giocate, i Wallabies tornano al successo contro gli inglesi con un grandissimo secondo tempo

L'Australia in 14 fa il colpaccio: Inghilterra battuta 30-28

L’Australia in 14 fa il colpaccio: Inghilterra battuta 30-28 (Ph. Sebastiano Pessina)

L’eterna rivalità tra Australia e Inghilterra ritorna nella serie di tre test match in programma tra le due formazioni. E nonostante l’incontro si fosse messo male già nel primo tempo con l’espulsione di Swain, i Wallabies hanno tirato fuori un secondo tempo eccezionale, portandosi addirittura sul 30-14 sfruttando anche il giallo a Billy Vunipola nella ripresa. Poi, a tempo scaduto, l’Inghilterra ha tirato fuori l’orgoglio e anche grazie allo straripante ingresso di Arundell rendono meno amara la sconfitta: finisce 30-28, ma sono i Wallabies a portare a casa la prima partita della serie.

La cronaca

A Perth subito un colpo di scena, con un infortunio alla caviglia sinistra di Quade Cooper che costringe il 10 Wallabies a rimanere fuori, sostituito da Lolesio. Entra in lista gara James O’Connor, inizialmente fuori dai 23. Questo in un match che non parte certo su ritmi alti, con un’Australia abbastanza fallosa che mette due volte Farrell sulla piazzola nei primi 20 minuti. Lo 0-6 dura poco perché al 23’, alla prima sfuriata australiana, il fallo inglese appena fuori dai 22 permette a Lolesio di accorciare, quindi Farrell poco dopo sbaglia il calcio del nuovo +6.

In mezzo da segnalare il brutto infortunio al braccio per Tom Banks, sostituito da Petaia, e l’uscita di Alaalatoa con l’ingresso di Slipper e il riadattamento della mischia. Al 32’ una bella fuga del pilone Bell mette l’Australia sul piede avanzante, nuovo fallo inglese ma, prima della scelta su come convertire il fallo interviene il TMO per una brutta scena tra Swain e Hill che si prendono per i capelli con anche un abbozzo di testata dell’australiano. Giallo all’inglese ma soprattutto rosso a Swain, con calcio girato.

In 14 contro 14 non succede molto, se non qualche altro errore da una parte e dall’altra, quindi l’indisciplina inglese permette all’Australia di riavvicinarsi ai 22 e pareggiare con il 6-6 di Lolesio dalla piazzola a cronometro rosso.

Nella ripresa i primi punti sono di Lolesio, che porta in vantaggio i Wallabies per la prima volta nel match. I 10 minuti del giallo inglese, però, sono finiti. L’Inghilterra riparte a tutta e costringe più volte al fallo i padroni di casa. Farrell prende il toro per le corna e con un gran calcio manda i suoi in touche ai 5 metri: la maul fa tutto quello che deve fare ed Ellis Genge schiaccia oltre la linea. Farrell non trasforma: 9-11.

Al 56′ l’Inghilterra torna in zona rossa, e a un metro dalla linea di meta Michael Hooper scava tra le gambe inglesi e si porta a casa il pallone, salvando il risultato. All’ora di gioco gli ospiti allungano ancora con il terzo penalty di Farrell per il 9-14.

L’Australia risponde: guadagna una mischia dal calcio di rinvio, mette alle corde l’Inghilterra e sposta il gioco da una parte all’altra del campo. Kellaway allarga su Petaia che si libera di due avversari e marca la meta del pareggio. Lolesio mette dentro la trasformazione da posizione difficilissima e fissa il 16-14 a un quarto d’ora dalla fine.

Subito dopo, Billy Vunipola viene punito con un cartellino giallo per un placcaggio alto su Hooper. I Wallabies, galvanizzati, attaccano ancora e segnano con Folau Fainga’a sugli sviluppi di una maul, dopo che un bel calcio di Lolesio aveva costretto Steward a regalare una touche ai 5 metri. Lolesio trasforma e manda i suoi oltre il break: 23-14 a 9′ dalla fine.

Al 74′ arriva la mazzata finale: mischia ad introduzione inglese, ma la prima linea australiana con Sio, Slipper e Fainga’a demolisce il pacchetto avversario e di fatto chiude la partita, perché i Wallabies vanno dall’altra parte e marcano ancora. Dopo un bel multifase orchestrato da uno splendido Lolesio (e dall’ottimo ingresso di Gordon) è Pete Samu a mettere la parola fine alla partita.

Sul 30-14, un risultato incredibile pensando a come si era messa la partita, arriva la grande giocata di Arundell che appena entrato salta 3 avversari con una facilità impressionante e accorcia le distanze. 30-21, ma non è ancora finita: si gioca col tempo rosso, Lolesio prende un giallo per avanti volontario e l’Inghilterra con l’orgoglio si getta in avanti e segna con van Poortvliet

Australia: Tom Banks, Andrew Kellaway, Len Ikitau, Samu Kerevi, Marika Koroibete, Noah Lolesio, Nic White; Angus Bell, David Porecki, Allan Alaalatoa, Darcy Swain, Cadeyrn Neville, Rob Leota, Michael Hooper, Rob Valetini.

A disposizione: Folau Fainga’a, Scott Sio, James Slipper, Matt Philip, Pete Samu, Jake Gordon, James O’Connor, Jordan Petaia.

Mete: Petaia, Fainga’a, Samu
Trasformazioni: Lolesio (2)
Punizioni: Lolesio (3)

Inghilterra: Freddie Steward, Jack Nowell, Joe Marchant, Owen Farrell, Joe Cokanasiga, Marcus Smith, Danny Care; Ellis Genge, Jamie George, Will Stuart, Mauro Itoje, Jonny Hill, Courtney Lawes, Tom Curry, Billy Vunipola.

A disposizione: Luke Cowan-Dickie, Mako Vunipola, Joe Heyes, Ollie Chessum, Lewis Ludlam, Jack van Poortvliet, Guy Porter, Henry Arundell.

Mete: Genge, Arundell, van Poortvliet
Trasformazioni: Farrell
Punizioni: Farrell (3)

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