Il nazionale francese, a riposo dalle fatiche estive, ha cambiato club a sorpresa
Cambia squadra a sorpresa uno dei giocatori più forti del Top 14, il seconda/terza linea Cameron Woki.
Sebbene non sia stato ancora ufficializzato, l’autorevole Midi Olympique si dice sicuro del trasferimento dell’avanti dal Bordeaux al Racing 92.
Woki è uno dei giocatori chiave della nazionale francese lasciati a riposo da Fabien Galthié per la tournée in Giappone, alla stregua di Antoine Dupont, Romain Ntamack, Greg Alldritt. Ha 23 anni ed ha fatto parte della nazionale under 20 campione del mondo nel 2018 da cui sono usciti tanti talenti della Francia attuale, come lo stesso Ntamack.
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È stato uno dei giocatori più rappresentativi del Bordeaux nelle ultime stagioni, durante le quali i girondini sono diventati una delle squadre regolarmente di alta classifica del rugby francese, semifinalista negli ultimi due anni.
Woki è legato al club fino al 2023, ma verosimilmente il suo contratto verrà risolto consensualmente per consentirgli di passare al Racing 92. A quanto pare il giocatore sarebbe estremamente scontento della propria situazione a Bordeaux e avrebbe più volte confermato alla società di non voler rinnovare il contratto, complice un rapporto oramai conflittuale con il vulcanico head coach Christophe Urios.
Mentre Fabien Galthié ha spesso utilizzato Woki nel ruolo di seconda linea, a Bordeaux il giocatore veste quasi sempre la numero 6, nonostante le sue stesse richieste di poter crescere nella posizione dove sente di avere le migliori possibilità di essere protagonista a livello internazionale.
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La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata la roboante dichiarazione di Urios dopo la sconfitta della squadra a Perpignan che è costata il primo posto in classifica. A caldo, aveva detto ai microfoni di RMC Sport: “Woki? Io non l’ho visto in campo. Jalibert? Io non l’ho visto.” Per poi rilanciare in una conferenza stampa fiume dove ha tenuto la parola per 18 minuti: “Sono molto deluso e non posso dire tutto quello come penso. Campioni? Nadal, quello è un campione (aveva appena vinto il Roland Garros)! Se vuoi essere un campione devi superare dei limiti, e non mi pare che questo accada, qui.”
Lo spogliatoio di Bordeaux ha vissuto di tensione nelle ultime settimane. La vittoria proprio sul Racing 92 ai quarti di finale non aveva rasserenato gli animi, con Matthieu Jalibert che dichiarò: “Non giochiamo per Urios, giochiamo per dare a François Thrin-Duc e a Louis Picamoles l’addio al rugby che meritano”.
Una conflittualità che Cameron Woki non è più disposto a tollerare e che è stata decisiva per fargli cambiare aria. Fra i club al suo inseguimento, il giocatore ha scelto i parigini, lui che è nato a Saint-Denis ed è un prodotto della filiera del Massy. Un ritorno a casa che spera riporti tranquillità, con la voglia di rimanere sempre al massimo livello, prima della prima Rugby World Cup della sua carriera.
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